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Piancastagnaio. Le parole del Crastatone

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 57 Vocaboli e modi di dire del dialetto pianese

L’Italia è il paese dei campanili, dei dialetti e dei modi dire. Anche tra paesi vicinissimi o confinanti, possono cambiare “calate”, parole e modi dire. E’ anche il frutto di una storia anche recente, condizionato dalla scuola e, soprattutto, dai relativi spostamenti delle persone, da un posto all’altro, se non per andare lontano nel periodo dell’emigrazione

Vi proponiamo una serie di vocaboli, molti, ahinoi ormai in disuso a Piancastagnaio, riprendendoli dal libro curato da Giuseppe Sani, giornalista e storico di Piancastagnaio, dal titolo “Il Crastatone”, edito da C&P Adver, realizzato nel 2006, in occasione della 40esima edizione della Festa.

Torneremo nei prossimi giorni, e anche in futuro, con l’autorizzazione dell’autore, a pubblicare alcuni contenuti, con la speranza di suscitare il vostro interesse e la vostra curiosità, soprattutto stimolando la conoscenza e non l’effimero ricordo per una festa che ha radici molto profonde a Piancastagnaio e che, nella sua essenza originaria, rappresentava uno spaccato realistico di buona parte dei poli amiatini.

Vi lasciamo dunque alla lettura dei vocaboli e dei modi dire usati a Piancastagnaio nel periodo della castagnatura, invitandovi a impararne e, soprattutto, a riflettere su quelli che più vi garbano, magari chiedendo a qualche “esperto nonno” o, se vorrete, anche alla nostra redazione.

Buona lettura.

  1. Sdiliscatura – ripulitura del sottobosco.
  2. Chiozze – zolle.
  3. Ricuperarsi – ripararsi.
  4. Ladra – tasca interna della giacca che sfondata permette di entrare fra la fodera e la stoffa.
  5. Sdilappare – aprire le lappe con il piede per fare uscire le castagne.
  6. Mattaro – bastone che si tira contro i rami per fare uscire le lappe.
  7. Arrazzate – castagne che incominciano a prendere il colore marrone.
  8. Animate – castagne appena nate nell’involucro del guscio.
  9.  Pincello – piccolo riempimento della gobba.
  10. Gobba – lo spazio che c’è fra la fodera e la stoffa della giacca.
  11. Sbuccicate – sbucciate.
  12. Svagate – castagne fuori dalle lappe.
  13. A rocchio – traversare i castagni senza seguire la strada.
  14. Carogna – fannullone.
  15. Andare a fare le castagne – raccogliere le castagne per le strade o rubarle nei castagneti.
  16. Di bonora – di buon mattino.
  17. Diavolini nelle mani – dolore alle dita per il freddo.
  18. Focarone – fuoco grosso.
  19. Rotaiole – donne che fanno la ruota, cioè che girano intorno ai confini per entrare furtivamente negli appezzamenti.
  20. Lilata – Ingresso furtivo dei ragazzi per raccogliere le castagne negli
  21. Arracinate – fitte fitte.
  22. Castagne fatte – Castagne mature.
  23. Al papa – gioco fatto con le castagne.
  24. Focarate – Fuocate.
  25. Braciatelle – Castagne arrostite sotto la brace.
  26. Ghizza – altalena.
  27. Insughillata – insugata.
  28. Smarra – grossa fetta di pane.
  29. Stozza – grosso pezzo di pane.
  30. Scioppico – senza carico.
  31. Guloppata – grande fazzoletto riempito di castagne che si porta in capo.
  32. Curoglia – panno intrecciato a corolla che si mette fra la testa e il peso che si vuole portare.
  33. Zinale – grembiule.
  34. Gobbata – gobba riempita di castagne.
  35. Travaglino – Vento che porta le nuvole da dietro la montagna, foriere di pioggia.
  36. Castagni buchi – castagni con grosso buco nel tronco da poterci entrare dentro.
  37. Papii – fradici, zuppi. Da papiro, pianta acquatica.
  38. Guscioni – gusci senza che vi sia nata dentro la castagna.
  39. Valumi – lappe con guscioni soltanto.
  40. A uguale – passare senza tenere conto dei confini.
  41. Ricaschi – caduta delle castagne tardiole durante la raspatura.
  42. Monna – castagne sgusciate e lessate.
  43. Suggioli – castagne lessate con il guscio che per mangiarle si succhiano.
  44. Brodolose – minestra di castagne senza guscio e senza buccia.
  45. Ruscola – Residui di bucce della castagna secca.
  46. Vecchierelle – minestra di castagne secche.
  47. Lansagnolo – grosso bastone per rimestare la polenda.
  48. Pallotti – pizzichi di farina rimasti nella polenda.
  49. Spianatoia – piano di legno per scodellarci la polenda.
  50. Rocchio di polenda – Ammasso tondo di polenda.
  51. Brusto – buristo.
  52. Treppiedi – attrezzo di ferro per arrostirci la carne sulla brace.
  53. Quadrelle – pezzi di tronchi tagliati con l’accetta.
  54. Capifochi – alari.
  55. Crastata – castagne tagliuzzate e arrostite in padella bucata.
  56. Frizzantino – sapore aspro del vino.
  57. Profacole – novelle.

Fonti “Piancastagnaio – Il Crastatone” a cura di Giuseppe Sani – Edizioni C&P Adver – 2006

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