"Dieci Lettere" per un Buon Natale: "N" come "Natale"

Solamente apprezzando i meravigliosi doni della vita, potremo cooperare al bene dell’intera umanità.

“L’uomo non vive di solo se’, ma del se’ riflesso nel volto di suo fratello”, scriveva così Saul Bellow, scrittore romanziere del novecento, nel suo ”Herzogh”. Cosa augurarvi e cosa vorremmo che trovaste sotto l’albero di Natale? In questi nove giorni di preparazione, oggi il decimo, abbiamo voluto accompagnarvi alla celebrazione di questa grande festa che accumuna tutti, Cristiani e non, per i suoi valori di pace, tolleranza e amore, attraverso riflessioni sui alcuni temi sociali, su domande e aspirazioni che ci accompagnano nel cammino della vita. 

In questo ultimo appuntamento, vorremmo condividere con voi alcuni regali che la vita sempre ci dona, così da gioirne anche con le persone più care che ci sono accanto: l’accoglienza, la condivisione, l’amore, la solidarietà, il dovere, il diritto. Un Natale senza egoismo, piaga del nostro tempo; un Natale riscoperto come novità del cuore e dell’anima; un Natale dove l’essenziale sia il protagonista della nostra festa familiare; un Natale dove tutti abbiano una dignità e un amore particolare da parte nostra, senza barriere, emarginazione, allontanamento; un Natale dove ognuno di voi, possa incontrare quella luce spirituale che brillò duemila anni fa nella povera capanna di Betlemme. Un Natale per tutti, che sia vero e pieno di significato. Solamente apprezzando i meravigliosi doni della vita, potremo cooperare al bene dell’intera umanità.

Buon Natale.

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