Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 12/08/2019
Stasera, nella Piazza del Castello, si rievoca “la codificazione in leggi di precedenti consuetudini con la creazione di magistrature rappresentative che dettero al paese un’organizzazione sociale e amministrativa moderna”.
Attesa per il torneo di abilità tra Contrade con le bandiere e i tamburini. Lo scudo in premio lo scudo ligneo di Francesca Guicciardini
Con la lettura dell’antico atto notarile del 1416, alle 21 del 12 agosto, ai piedi della Rocca, si celebra a Piancastagnaio la Festa degli Statuti; un appuntamento dai molteplici significati, che va a identificare il periodo storico e sociale della festa pianese, che si presenta anche attraverso i costumi di un corteo che riporta al XV^ secolo.
Una manifestazione di recente costituzione, istituita nel 2006, dopo una rilettura generale della Festa da parte del Comune, che ha voluto ricordare, con un’apposita giornata, l’importanza de “la codificazione in leggi di precedenti consuetudini con la creazione di magistrature rappresentative che dettero al paese un’organizzazione sociale e amministrativa moderna”, ovvero gli Statuti di Piancastagnaio, documenti e testimonianze del tempo dall’importantissimo valore, soprattutto sotto l’aspetto di un cambiamento democratico e civile della comunità pianese del XV^ secolo.
“Gli Statuti, pur nella loro severità, sono ispirati ai principi dell’Umanesimo, quindi al rispetto dell’Uomo – si legge tra l’altro nel regolamento della Festa al Capitolo 4 – Sono un codice penale e civile elaborato nel 1416 dal notaio e primo Podestà della Terra di Piano – Ser Santi di Giovanni da Lucignano – inviato dalla Repubblica senese con la collaborazione di alcuni “prudenti uomini” di Piano Castagnaio. Ogni articolo veniva proposto, discusso e approvato dal Maggior Consiglio costituito da tutti i capifamiglia chiamati nella piazza del Comune o in Santa Maria Assunta “a suono di campana e voce di messo”. Furono redatti prima in latino e sono conservati nell’Archivio di Stato di Siena, poi furono trascritti in volgare. In questa versione, di agevole lettura, sono conservati nell’archivio storico del Comune.”
Una rievocazione storica, che, pur diversa nel contesto e nel principio, si può ritenere parte integrante di una Festa che porterà alla corsa del Palio del 18 Agosto; un riferimento importante, ancor più da valorizzare, che fa comprendere, molte delle motivazioni che hanno segnato la comunità di Piancastagnaio, compresa la naturale, intrinseca caratteristica della competitività. Un aspetto, questo, che è insito anche nell’animo dei pianesi, che trova nella Festa degli Statuti il suo più abbondante spazio con il torneo di abilità, “Asta e bacchetta”, disputato tra sbandieratori e tamburini delle quattro Contrade, che indossano i medesimi costumi del corteo storico del Palio.
Come premio del torneo, uno scudo ligneo (circa 55 x 45 cm), quest’anno realizzato dall’artista fiorentina Francesca Guicciardini, presentato lo scorso 10 Agosto assieme al Palio e al Cupello: “Dodici anni fa, legandomi ad un Pianese, ho assistito per la prima volta al palio, e da allora sono stata adottata dalla sua Contrada. È un onore per me poter contribuire in piccola parte con la mia opera a questo evento eccezionale che è il palio di Piancastagnaio – aveva dichiarato la Guicciardini – . Eccezionale nella sua capacità di unire un paese, pur diviso in contrade, nel portare avanti antichi valori e nuove energie, legando le generazioni vecchie e nuove, rendendo il lavoro di tutti un piccolo tassello per uno spettacolo che da anni porta gioia (e dolore), ed esalta valori troppo spesso dimenticati, come condivisione, reciprocità e amore per la propria terra”.
Un torneo, ovvero una competizione di tipo ludico/sportivo, con tanto di punteggio e numeri obbligatori, che, in pochi anni cambiato in competizione sportiva, perdendo così quell’aspetto cercato dalla stessa Festa degli Statuti, alla fine un po’ messa in disparte. Va detto anche che il torneo è molto sentito dai giovani contradaioli, che si impegnano durante l’anno in un allenamento continuo. Per favorire questo tipo di sviluppo del torneo, alcuni anni fa è stato fondato il Gruppo Sbandieratori e Tamburini del Magistrato delle Contrade di Piancastagnaio, iscritto alla Federazione Italiana Sbandieratori (FISB), da cui, i tamburini e sbandieratori di Asta e Bacchetta, prendono riferimento per la scelta e l’esecuzione dei propri esercizi che verranno giudicati in base al regolamento vigente (https://www.magistratocontradepiancastagnaio.it/wp-content/uploads/2018/09/20180731-Allegato-3-statuto-Asta-e-Bacchetta.pdf).
Anche quest’anno, sarà una giuria esterna a giudicare sbandieratori e tamburini di Piancastagnaio; i componenti sono gli stessi della scorsa edizione, provenienti dal territorio astigiano: Giuseppe Mussa ed Edoardo Mussa di Asti giudicheranno gli sbandieratori; Davide Migliasso e Flavio Torchio di San Damiano d’Asti per i tamburini (i due sono rispettivamente Sindaco e assessore).
Queste le vittorie negli anni: Coro (2008, 2017, 2018); Borgo (2006, 2007, 2013, 2014); Castello (2009, 2010, 2015, 2016); Voltaia (2011, 2012).