Piancastagnaio. Il "Bike sharing" è una realtà.

L’iniziativa si aggiunge all’utilizzo delle eco-bike da parte dei dipendenti comunali. Un progetto in fase inziale, ma dalle prospettive più ampie. Successo a Piancastagnaio per il Bike-Sharing (“condivisione della bicicletta”, ma il termine è usato anche come servizio di biciclette pubbliche). Dall’inizio del servizio per residenti e turisti, decine gli utilizzi delle biciclette con pedalata assistita, sicuramente una delle iniziative che hanno caratterizzata parte dell’estate nel comune amiatino. Già a Luglio, l’Amministrazione Comunale, aveva deciso di dotarsi di una decina di biciclette, acquistandone alcune da un rivenditore di zona, per raggiungere nelle ultime settimane un numero di una decina. Piancastagnaio Mostra Borghi 2015_20150731_04L’utilizzo di questi mezzi di trasporto, in una fase iniziale solo da parte dei dipendenti comunali, è stato ben presto esteso anche a tutti coloro che ne fanno richiesta, proprio con la formula del “Bike Sharing”. Inizialmente, infatti, cittadini e turisti, han potuto notare, come, soprattutto i vigili urbani, avessero iniziato ad utilizzare le biciclette a pedalata assistita per i loro spostamenti, in particolar modo nel centro storico, spesso “invaso” da troppe autovetture e camioncini, dando non tanto un esempio, quanto un’indicazione su alcuni comportamenti da adottare (evitare il transito quando non necessario nel centro storico) a coloro che si ostinano a percorrere i circa trecento metri della via più percorsa del centro in macchina od in chiassosi mezzi come Quad e moto, solo per farsi un giro. Un esempio venuto anche dal primo cittadino, il Sindaco Luigi Vagaggini, che non si è tirato indietro ed ha utilizzato, per i suoi spostamenti in paese, la bicicletta a pedalata assistita, rispondendo, a chi chiedeva, dei motivi dell’iniziativa. Una iniziativa che avrà degli sviluppi quantomeno interessanti; le diverse aree di sosta utilizzate per lo scambio e la sosta delle biciclette, sono in numero tale da far pensare ad un progresso concreto del progetto che il Sindaco Vagaggini e la sua Giunta, han deciso di portare avanti nel tempo, anche attraverso accordi con grandi imprese operanti nel territorio.  Indubbio l’apprezzamento della gente ed anche di altri Amministratori pubblici che ce lo hanno confidato. Piazza Castello, proprio sotto la Rocca, è il punto di ritiro delle biciclette. Gli interessati, dopo aver preso visione del regolamento e chieste le informazioni al personale che cura anche l’apertura del monumento (ricordiamo la bellissima mostra di paolo Borghi all’interno – leggi articolo di presentazione –>), possono decidere sull’utilizzo o meno del Bike sharing. Le biciclette sono provviste di caschetto, campanello, portapacchi posteriore, chiavi per la batteria, catarifrangenti; una dotazione che assicura gli standard di sicurezza anche in caso di utilizzo da parte di persone sprovviste, ad esempio, del casco di protezione. Agli utenti (quelli dai 14 ai 18 anni dovranno essere accompagnati da un genitore), è richiesto un comporamento rispettoso del mezzo e, ovviamente, delle regole del Codice della Strada. E’ regolamentato l’orario di utilizzo (che sarà ovviamente giornaliero, tipico del bike sharing) e la responsabilità oggettiva e soggettiva dell’utilizzatore. Non è previsto un pagamento per usufruire del servizio. Necessario un documento identificativo e la compilazione di un breve e semplice modulo. Speriamo, sia anche l’inizio di un nuovo concetto di mobilità che, se richiesto, potrebbe rappresentare quel “ritorno al futuro” che in tante iniziative troviamo negli ultimi anni. Un ritorno ad una tradizione tipicamente italiana, l’utilizzo della “bici” per il trasporto delle persone e delle cose, ma anche uno sguardo al futuro…presente, ovvero alla salute ed all’ambiente, e, di conseguenza, al miglioramento della qualità della Piancastagnaio Biciclette elettriche  2015_20150731_13vita. Un altro passo verso il tener ferme molte delle autovetture che, a centinaia, ogni giorno percorrono le strade di Piancastagnaio ed a migliaia quelle dell’Amiata anche per brevissimi o brevi spostamenti. Anni fa, un simile tentativo da parte del Presidente della Pro Loco (dove erano previste anche l’installazione di colonnine per la ricarica elettrica delle batterie), fu sostanzialmente, non considerato dall’Amministrazione Comunale di allora (!). Anche per questo, speriamo in un sostegno dell’iniziativa da parte di tutti. Tutto potrebbe portare ad un’evoluzione: utilizzo di altri mezzi di trasporto elettrici, parcheggi ad hoc con colonnine di ricarica, aziende dedicate al servizio di vendita ed assistenza, gite turistiche e molto altro ancora in un concetto più consone ad un ambiente sempre più bisognoso di rispetto. La tecnologia mette oggi a disposizione mezzi di trasporto ad impatto zero, garantendo un’attività fisica di base (almeno) che può far solo bene nel cercar di prevenire problemi alla salute e che, oltretutto, diventa certezza di farci star bene psicologicamente, ritrovando quel senso di mobilità naturale, senza troppo correre per poi fermarsi alla ricerca di parcheggi o accendendo nei nostri centri medievali, invidiati dal mondo intero, “quattro frecce” accanto ad un monumento od una chiesa.]]>

Lascia un commento