Piancastagnaio. In Borgo, la Cena della Vittoria. La qualità per una storia rinnovata

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 25/09/2015 La Contrada della Pinetina festeggia il suo Palio a conclusione di un anno all’insegna della qualità.

“La vittoria è sempre la conclusione del buon lavoro svolto tutto l’anno”. Una frase fatta, sembrerebbe, quella della Dirigenza della Contrada di Borgo, vincitrice il 19 d’Agosto di un Palio, quasi senza storia, con Valter Pusceddu ed il suo “imbattibile” purosangue Salvatore.

Il destino ha voluto che in Borgo si festeggiasse la vittoria, domani 26 settembre, il 264° anniversario di quando, proprio il 26 settembre, la Madonna di san Pietro, a cui il Palio è dedicato, fu incoronata solennemente, divenendo “Regina dell’Amiata”, come il canto a Lei dedicato dai contradaioli della Contrada vittoriosa al ringraziamento, subito dopo il Palio.

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Sembrerebbe fatta, scontata, (la frase) si diceva; ma non lo è. Non lo è per nessuna Contrada senza quel lavoro costante, voluto, impegnato, desiderato, concordato, scelto da responsabilità condivise ed aiutate. E’ il senso del Palio, del lavoro di una Dirigenza, in questo caso quella di Borgo, che si è posta nella giusta maniera all’attenzione di Piancastagnaio e, quindi, delle altre Contrade, dell’Amministrazione Comunale e dei rappresentanti della società, in un anno difficile per tutti, visto il rinnovo delle regole e dei nuovi rapporti delle stesse Contrade col Magistrato e le Istituzioni.

Un anno dove il rinnovamento delle cariche dirigenziali, ha avuto motivazioni di positiva continuità nelle cose che contavano e di interruzione in quelle che più nuocevano ad una Contrada che non poteva, non doveva, rimanere ferma su posizioni divenute stantie. Basti pensare alle scelte per le cariche più responsabili: il Priore Bruno Cornacchia (già Capitano pluri vittorioso), Mirco Calvani (Vice Capitano con Cornacchia) ed il Difensore Antonio Angelini (contradaiolo da sempre nelle decisioni della Contrada). Una Dirigenza di qualità e proprio “qualità” è forse la parola che ha contraddistinto questo 2015 vittorioso della Contrada oro-azzurro.

borgo_cornacchia_angelini borgo_calvani Qualità nel rinnovo della Dirigenza, appunto, dove esperienza e rappresentanza, hanno stretto attorno a se un popolo, quello Borghese, troppo “indeciso” negli ultimi anni nei rapporti esterni ed istituzionali, quasi ad isolarsi, a proteggersi, talvolta, dietro dita trasparenti. Quest’anno, tutta la Contrada si è mostrata serenamente unita, ed in questo, molto della vittoria in un Palio dato dai superficiali, troppo scontato, con la verità che non lo fosse affatto. Un cambiamento che non ha voluto cancellare il passato, ma che ne ha sfumato i contorni e tolto angoli troppo acuti, donando nuove prospettive in Borgo ed all’intera Festa Pianese. Qualità nell’atteggiamento all’interno del Magistrato delle Contrade, in un anno di riscrittura del Regolamento e di confronto. Una voce costruttiva e decisa, confortata dal voto e dalla collaborazione per un deciso miglioramento della Festa.

Qualità nel confronto e nella proposta con le Istituzioni, la società civile e religiosa, le imprese e le associazioni. Qualità nelle Feste dove, la ricerca dell’equilibrio tra il territorio e la Contrada, è sicuramente stata una scommessa ben riuscita. Basti pensare dalla Festa titolare, ricca di nuovi Contradaioli al battesimo, alla vigilia del centenario della posa della statua di San Giuseppe, lungo la via che percorre esternamente le antica mura di Piancastagnaio appartenenti alla Contrada. E come non affiancare il termine “qualità” al Procenello, la tradizionale festa enogastronomica estiva, che ha visto, per la prima volta, il coinvolgimento di imprese nazionali del settore accanto a quelle locali, in compagnia della cucina stellata di Angelo Troiani, umile quanto eccelso protagonista. Piancastagnaio_palio_2015--www.gabrieleforti.it__ORT8662_640x427Qualità anche dove si è mostrato tutto assieme, il rinnovo completo negli anni delle monture, dei fazzolettoni, delle bandiere e dei tamburi. Qualità negli investimenti come, ad esempio, quelli relativi alla Sede della Contrada (La Pinetina), che ha visto il rinnovo parte degli spazi esterni, con una valorizzazione immobiliare significativa anche sotto l’aspetto della sicurezza. Qualità delle scelte di una Capitaneria, che ha saputo tessere  la trama di una tela raffigurante un Palio fortemente voluto; una trama senza sbavature, rivolta ad iniziare, costruire, preservare e valorizzare, un rapporto di stima e fiducia con Valter Pusceddu, protagonista assoluto di un 2015 dove il suo splendido purosangue ha dominato i Palii dove ha partecipato (ultima vittoria ad Asti il recente 20 settembre).

La qualità è dunque nella vittoria. Una vittoria celebrata in una Festa che abbraccerà sotto la “stella” di un cielo borgo_maglietta_cena_vittoria_2015toccato con le 1+9 dita di ciascun “borghese”, come stampato su una delle magliette che verranno esibite nella serata. Un intero popolo, un popolo intero, assieme, in un viaggio nel tempo, quello dal 1979 in poi, ovvero da quando il Palio fu ripreso dopo le tante interruzioni nei decenni precedenti. Un viaggio tra l’emozione di chi ha scritto nel tempo, anche questa vittoria; di chi ha raccolto a se, con parsimonia e diligenza, il gusto del gruppo e  dei confini, dell’accordo e della rivalità, della goliardia e della sobrietà.

Una storia che si rinnova in Borgo, ma che si rinnova nelle quattro Contrade Pianesi, perché, in fondo, è di loro che si parla. La vittoria di una, se rispettata ed accettata, è la vittoria di tutte, La vittoria di un popolo che si unisce nei confini della propria tradizione e non in quelli della rivalità.

Ma questo, è anche un augurio ed una speranza, anche per le prossime decisioni di un Palio ancora non finito del tutto, bisognoso di ravvedimenti.
Fonti Foto di copertina e all’interno del Santuario delle Madonna di San Pietro: riprese dalla pagina Facebook “Contrada di Borgo” (se ne ignora l’autore). Altre foto Gabriele Forti ]]>

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