La Contrada ha festeggiato la Vittoria nell’abbraccio immaginario di tutti i contradaioli ed i fantini delle vittorie. Valter Pusceddu emozionato e felice per un anno da incorniciare. Premiato il lavoro umile e di qualità di una Dirigenza preparata.
Al Borgo, ieri sera, hanno costruito un cielo immaginario in cui hanno fatto scorrere le immagini del cuore, quelle dei ricordi più belli, le dieci vittorie conquistate che sono diventate cornice e sfondo naturale dell’ultimo successo. Si attraversava la loro storia, ieri sera, con i volti noti del Palio da Tittia al supremo Canapino, insieme al gioco tenero di riconoscere e riconoscersi nelle foto di un tempo, ricordando momenti e volti che hanno segnato la storia di questa Contrada. Le immagini delle galoppate vittoriose passano sullo schermo, Bighino e Capitan Calvani le guardano assorti, capiscono di essere entrati nella storia di una contrada ricca di ricordi e di averne scritto una pagina coraggiosa. Un giovane Capitano, un fantino fino ad adesso ritenuto non troppo capace in questa pista, hanno scritto una vittoria di forza e di amore, disegnata lucidamente e senza risparmiarsi in niente, un successo che a vedere le immagini del Palio dell’ultimo agosto, sembra essere arrivato con facilità, ma che nasconde un lavoro certosino. Accanto a loro il priore Bruno Cornacchia, uno che si vede che la contrada la conosce in ogni sfumatura, capitano vittorioso in passato, oggi compagno di viaggio di un gruppo di giovani, dal tavolo d’onore guarda orgoglioso Borgo e i suoi i borghesi: Borgo è una realtà , come tutte le 4 contrade di Piano, intensa, dove si vive la contrada tutto l’anno, dove si è vissuta anche quando in un certo periodo del 900 il Palio fu interrotto. Una comunità che si vede e si sente portatrice dei valori dell’antica repubblica senese di cui Piancastagnaio era uno dei baluardi più convinti è che ha fatto dell’essenza della balzana primo fra tutto, il bene contrada, un punto di forza della propria comunità.
Al momento dei discorsi le parole di Mirco, il Capitano, sono rotte dal l’emozione, c’è nella sua commozione tutta la soddisfazione per questa vittoria partita con una scommessa, iniziata con la scelta di Valter Pusceddu e terminata con il fulmine di Salvatore che ha attraversato la pista . Una vittoria voluta, aspettata un giorno in più , un palio lungo, ma che li ha ripagati pienamente . Angelini, difensore della contrada, ha il viso di chi ormai ride da un mese. Perché vincere è’ bello sempre, ma vincere così assume un sapore diverso. Si percepisce dalle loro parole, tutto il lavoro fatto , quello che poi ti porta via il tempo a volte anche alla vita normale, ma che si fa col cuore e con la testa, si fa di forza e d’amore come cantano i ragazzi quando si tratta del Borgo.
La stessa forza e lo stesso amore dei giovani contradaioli del servizio e delle signore della cucina che stasera hanno lavorato sodo, permettendo a tutti di godere di una bella serata davvero.
Il Bighino e’ il solito, poche parole, e’ uno di quelli che non si autocelebrano mai, ma i cori dei ragazzi e delle ragazze che lo accompagnano tutta la cena, sono la prova del fatto che è uno che lascia il segno, che vince portando i colori che ha addosso con grinta e onore. Tra le ultime immagini a scorrere sullo schermo quelle dei battesimi, le più belle, il senso vero di questa serata forse. A questi bambini ieri sera si è’ consegnata una storia bella e ricca , che si ferma stasera sul volto di Bighino, ma il Borgo guarda già avanti, il cielo azzurro di questa Contrada ha già sete di una nuova stella.
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