Amiatanews: Piancastagnaio 26/10/10/2015 Venerdì visita sull’Amiata dell’Assessore Regionale del Partito Democratico A Piancastagnaio arriva Scaramelli per incontrare gli avventizi di Floramiata. Ma il sindaco Vagaggini diserta l’incontro/passerella politica
“A Piancastagnaio insieme ai sindaci dell’Amiata Val d’Orcia per incontrare i lavoratori di Floramiata e condividere aspettative e speranze di una terra che necessita centralità nelle politiche della regione toscana. Serve trasparenza così come chiarezza, ma soprattutto serve metterci la faccia per andare a farsi carico delle speranze di tante donne e uomini che non per colpa vivono una fase di difficoltà”. Stefano Scaramelli, consigliere regionale Pd, accompagna con queste parole le immagini postate sul proprio profilo Fb, che riguardano l’incontro da lui effettuato ieri mattina a Piancastagnaio, presso la sede della unione dei comuni Amiata Val d’Orcia, per raccogliere le istanze dei lavoratori di Floramiata e, in particolare degli avventizi, delusi e preoccupati dagli esiti della riunione di mercoledì 21 a Firenze tra sindacato, istituzioni, azienda e regione toscana. Un appuntamento, quello di ieri mattina, convocato in gran fretta dal presidente della unione dei comuni Amiata Val d’Orcia Fabrizio Tondi, tanto che non tutti i lavoratori interessati hanno potuto prendervi parte. Dalle impressioni dei presenti, invece, Scaramelli si è mostrato sensibile alle richieste degli avventizi e con loro si sarebbe impegnato – così hanno desunto – a richiedere un ammortizzatore sociale, come la cassa integrazione, attivando risorse regionali e a sollecitare la anticipazione della disoccupazione agricola (che per legge spetta loro). Al tavolo erano presenti, oltre al consigliere regionale Pd, il sindaco di Abbadia San Salvatore, nonché presidente della unione comunale Tondi, il sindaco di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti e il sindaco di Radicofani Francesco Fabbrizzi. Ha disertato, invece, l’assemblea il sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini, sia perché la decisione è stata molto affrettata e lui aveva in programma altri appuntamenti, che avrebbe disdetto se si fosse trattato di una riunione istituzionale, sia perché non ha condiviso la iniziativa, alla presenza di un semplice consigliere regionale, di appartenenza politica, che se aveva novità o proposte da fare, avrebbe dovuto condividerle direttamente con la regione. “In regione abbiamo stabilito tutto quanto era possibile fare per legge. La regione si è impegnata e si è comportata bene, agendo attraverso il consigliere del lavoro Simoncini, il quale ha individuato la cassa integrazione in deroga per quei lavoratori che attualmente non sono stati richiamati in azienda e la disoccupazione agricola per quegli avventizi che hanno prestato un tot ore di giornate lavorative. Al momento non c’erano alternative. A dicembre, forse, grazie a una nuova legge regionale”. E, di seguito: “Non mi è sembrata opportuna questa riunione dei sindaci con Scaramelli, dopo che a livello regionale la vicenda è stata conclusa. Mi è sembrata una passerella politica, fuori luogo. Non ho nemmeno condiviso la sua intenzione di recarsi a Floramiata per parlare con il curatore e i dipendenti che sono stati richiamati a lavoro. Sono giù per lavorare e non hanno tempo da perdere. Io mi sono recato presso la sede della comunità montana alle 10, quando era previsto l’appuntamento con il consigliere regionale, l’ho salutato, gli ho spiegato le ragioni del mio dissenso e sono tornato in comune”.Fonti. Mariella Baccheschi – Corriere di Siena Foto ripresa dalla pagina Fcebook di Stefano Scaramelli ]]>