Abbadia San Salvatore. Con il “Natale a Tavola” i piatti tipici del periodo natalizio sulle tavole dei ristoranti aderenti

Ad Abbadia San Salvatore il periodo di Natale è anche tradizione enogastronomica Ad Abbadia San Salvatore dal 5 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 torna Abbadia Città delle Fiaccole, l’evento che ruota attorno alla millenaria tradizione delle Fiaccole della Vigilia di Natale. Qui infatti inizia proprio con i primi giorni di dicembre la costruzione delle Fiaccole, le tradizionali cataste di legna a forma piramidale che si levano al cielo in attesa della mezzanotte del 24 dicembre, quando verranno accese e bruceranno fino all’alba, mentre la gente in festa si ritrova nelle strade del paese e del centro storico e si raduna intorno ai fuochi per intonare canti natalizi. Un rito antichissimo che coinvolge l’intera popolazione e che si tramanda di generazione in generazione. Tra le tantissime iniziative, intrattenimenti e musica per immergersi nell’autentico clima natalizio, a farla da padrone sarà anche l’enogastronomia natalizia tipica del Monte Amiata. Con il “Natale a Tavola”, infatti, si rinnova la tradizione del buon cibo e dei prodotti tipici. Alcuni di essi sono davvero unici ed è possibile gustarli soltanto in questo borgo medievale della montagna toscana che ha saputo tramandarsi saperi e sapori nel corso di decine di anni, di padre in figlio: pima su tutte la “Ricciolina”.  Se si vuole provare il sapore unico della Ricciolina, il dolce tipico di Abbadia San Salvatore, è necessario fare visita ad una delle pasticcerie o dei panifici del paese montano in provincia di Siena. Si tratta di una specialità caratterizzata da una base di pastafrolla ripiena di cioccolato e mandorle (in alcuni casi anche nocciole o noci) e ricoperta da una morbida meringa. O come la Pera Picciòla, un altro prodotto tradizionale riconosciuto dalla Regione Toscana nel 2009, una biodiversità del Monte Amiata che rappresenta un frutto adatto alla cucina in molteplici varianti nelle quali le pere comuni non reggono il confronto, dato che non sono così resistenti alle manipolazioni culinarie e alle temperature elevate del forno. Ma grazie a Natale a Tavola sarà anche possibile riscoprire, nei ristoranti aderenti all’iniziativa, i piatti maggiormente legati alla tradizione amiatina come i tagliolini con i ceci, i “Lumacci” (lumache) in umido, il crostino di cavolo, il baccalà con le patate e naturalmente l’immancabile Ricciolina. “Il valore aggiunto di ogni tradizione – commenta il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi – è dato sempre anche dal legame con la storia culinaria ed enogastronomica di un paese. ‘Siamo quello che mangiamo’ diceva Feuerbach e questo è ancor più vero se consideriamo che il Monte Amiata, quasi fosse un’isola, ha saputo preservare e tramandare specialità autoctone che è impossibile trovare altrove. Natale vuol dire tradizione, vuol dire famiglia, per questo non esiste momento migliore per poter riscoprire i piaceri e i sapori della propria tavola e, al contempo, offrirli e farli conoscere al mondo, trasmettendone tutta l’autenticità.”


Fonti. Comunicato stampa Comune di Abbadia San Salvatore]]>

Lascia un commento