Abbadia San Salvatore. “Carta della Buona Geotermia” 29 e 30 gennaio. Il programma dell'evento

Dalle centrali flash alle medie e basse entalpie La “Carta della Buona Geotermia”, fa tappa ad Abbadia San Salvatore al Cinema Teatro Amiata Da Venerdì 29 gennaio, una due giorni dedicata ad approfondire il tema “Geotermia” a 360 gradi Questo il programma completo:

VENERDÌ 29 GENNAIO 2016:

  • Ore 10 – Introduzione all’evento di Fabio Roggiolani – Vicepresidente Giga.
  • Dalle 10.30 alle 11.30 – “Pennellate d’Amiata” a cura di Fabrizio Tondi, Sindaco di Abbadia San Salvatore – viaggio breve nella storia, nella cultura e nel paesaggio dell’Amiata con il coinvolgimento dell’IIS “Avogadro” di Abbadia San Salvatore.
  • Dalle 11.30 alle 13 – “Foto d’Amiata”: la realtà amiatina tra crisi e futuro a cura delle Associazioni di Categoria, sindacali e di volontariato, portavoce di associazioni agricoltori (Luca Marcucci – Presidente CIA Siena), associazione industriali e artigiani; sindacati; associazioni per la protezione ambientale (Roberto Barocci – SOS Geotermia).
  • Dalle 15 alle 17.30 LE NUOVE ECOTECNOLOGIE GEOTERMICHE
    • Coltivazione geotermica ad impatto zero nel contesto geologico e socio-economico dell’area amiatina (Enrico Padelli – UniFi DST).
    • Sperimentazione di impianti GHP geotermici a ciclo aperto e chiuso in centri urbani storici; impianti, monitoraggio ambientale ed energetico (Alessandra Sbrana – UniPi DST).
    • La geotermia a bassa entalpia (Silvia Monastero – Geotermia srl).
    • Il teleriscaldamento geotermico in Toscana: la storia e le nuove sfide (Loredana Torsello – Direttore Energea e responsabile CoSviG per progetti complessi e strumentali).
    • La microgeotermia elettrica (Sauro Valentini – Presidente Giga, Daniele Rappuoli – Parco Museo Minerario Abbadia San Salvatore).
    • I cicli binari a media entalpia (Giuliano Gabbani – UniFi DST).
    • Nuovi sistemi di estrazione e reiniezione nello stesso foro e best practice di integrazione paesaggistica (Serena Bianchi – Graziella Green Power).
    • L’impatto ambientale della geotermia attuale in Amiata (Andrea Borgia – UniMi).
    • Un’idea di riforma della produzione geotermica (Franco Donatini – Dip. Energetica UniPi).
  • Dalle 18 alle 19.30 – LA NUOVA GEOTERMIA PER RAGGIUNGERE IL 100% DI ENERGIE RINNOVABILI (COP 21):
    • Videointervento di Jacopo Fo. Senatrice Simona Vicari – Sottosegretario Ministero dello Sviluppo Economico. Federica Fratoni – Ass. Ambiente e Difesa del suolo della Regione Toscana. Onorevole Samuele Segoni (AL) – VIII Commissione Amibiente, Territorio e Lavori Pubblici C.d.C. Onorevole Marco Donati (PD) – X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo C.d.C. Senatore Gianni Girotto (M5S) – X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo del Senato. Leonardo Marras (PD) – Capo Gruppo del Consiglio Regionale della Toscana. Stefano Boco (Rete Geotermica). Coordinamento a cura dell’Onorevole Francesco Ferrante, Vicepresidente Kyoto Club.
  • Ore 21.30 – Spettacolo teatrale “Mistero Buffo” di Dario Fo, nell’interpretazione di Mario Pirovano (ingresso libero).
[caption id="attachment_16178" align="aligncenter" width="500"]Fabrizio Tondi, Sindaco di Abbadia S. Salvatore Fabrizio Tondi, Sindaco di Abbadia S. Salvatore[/caption]

SABATO 30 GENNAIO 2016:

  • Dalle 9.30 alle 11 – LE ECOTECNOLOGIE GEOTERMICHE:
    • Le buone pratiche per la realizzazione di pozzi (Fausto Batini – Magma).
    • Le buone pratiche per la reiniezione (Alessandro Marratzu, Simone Fiaschi – Idrogeo; Davide Scrocca, Giordano Montegrossi CNR – IGAG).
    • Le buone pratiche per la sismica (Stefano Carlino – INGV Direttore Osservatorio Vesuviano).
    • Dagli scambiatori di calore agli scambiatori in pozzo (Giorgio Santucci – Politecnico di Milano).
    • Un esempio di buona geotermia: gli impianti geotermoelettrici della Baviera (Aurelio Cupelli – Sorgenia).
    • Altre esperienze virtuose e idee dei giovani (IIS Avogadro e studenti delle Università toscane) con avvio di un concorso di idee per le applicazioni secondarie della geotermia.
  • Dalle 11.30 alle 13 – LE ECONOMIE DELLA ECOGEOTERMIA:
    • L’economia turistica: il modello islandese di Blue Lagoon (Alessandro Ronconi – UniFi DST – Giga).
    • Il turismo nei territori geotermici toscani (Consorzio Turistico Volterra e Valdicecina).
    • La nutraceutica e la produzione di microalghe (Fabio Barbato ENEA Casaccia Dip. Biotecnologie – Algatec).
    • L’agricoltura e le geotermie: l’esperienza della “Comunità del cibo a energie rinnovabili” (Enea Cosentino – Presidente della CCER e responsabile commerciale Parvus Flos).
    • Vivaismo e geotermia: nuove istallazioni serricole geotermiche – opportunità e sfide future (Geo.Serra e Silvana Monastero – Geotermia srl).
    • La coltivazione di gamberi con la geotermia (David Gamberoni – Florida Galzignano – Padova).
Abbadia_Carta_Buona_Geotermia_locandina
La “Carta della Buona Geotermia” o “Carta di Abbadia San Salvatore” fa finalmente tappa nel luogo dal quale prende il nome. La volontà alla base di quest’iniziativa è quella di portare ad un tavolo comune il meglio della ricerca, delle aziende nazionali impegnate a dare un volto nuovo alla geotermia (per renderla davvero rinnovabile ma soprattutto pulita) e i comitati di cittadini che in questi anni si sono organizzati a difesa della salute dell’intera comunità. Da ciò è nata la Carta di Abbadia San Salvatore, una Carta che, dopo l’enunciazione dei primi principi cardine, si va materializzando progressivamente attraverso un partecipato percorso che vedrà la sua terza tappa proprio ad Abbadia San Salvatore a fine gennaio prossimo. Questi i principi fondamentali della Carta di Abbadia:
  1. Predilezione verso i piccoli e micro impianti, quelli compresi tra i 100 KW e i 5 MW, al posto delle centrali di grande taglia, per massimizzare l’uso complessivo dell’energia elettrica e del calore residuo (dalla generazione alla cogenerazione).
  2. Realizzazione di impianti obbligatoriamente a totale re-iniezione sia di fluidi geotermici che dei gas incondensabili, al fine di ottenere impatto zero sull’atmosfera.
  3. Favorire le condizioni che portino, nei prossimi anni, verso la riconversione dell’attuale geotermia inquinante (in particolare nelle aree del Monte Amiata) in una “geotermia sostenibile”, attraverso l’adozione di cicli integrati e/o combinati.
  4. Puntare sull’utilizzo di un unico pozzo sia per l’estrazione del fluido geotermico che per la sua reimmissione nel sottosuolo, minimizzando l’impatto paesaggistico e lo spazio occupato dalle nuove centrali anche nelle taglie maggiori.
  5. Inserimento ambientale dei nuovi impianti sulla base di criteri paesaggisticamente condivisi, evitando l’inquinamento acustico e preferendo ubicazioni parzialmente interrate.
  6. Studio e sperimentazione dello scambio in pozzo, realizzando un modello di micro-impianto replicabile che adotti soluzioni scientificamente ineccepibili.
  7. Obbligo di controllo e validazione delle tecnologie di realizzazione dei pozzi che, seguendo i criteri internazionalmente adottati, devono impedire ogni scambio tra falde diverse preservando così la falda acquifera superficiale da ogni forma di contaminazione, in particolare da parte dei fluidi geotermici contenuti nelle falde profonde.
  8. Implementazione di un “Osservatorio di controllo” che preveda la partecipazione attiva dei cittadini e delle istituzioni locali, attivo sia nella fase di realizzazione che in quella di esercizio.
Un movimento che va nella direzione di quanto stabilito dalla Conferenza di Parigi sui Cambiamenti Climatici conclusasi lo scorso 12 dicembre, grazie alla quale è stato raggiunto un accordo per fissare l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a meno di 2 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali. L’accordo prevede un’emissione antropica di gas serra pari a zero da raggiungere durante la seconda metà del XXI secolo. Nella versione adottata dell’Accordo di Parigi, le parti si impegneranno anche a “Proseguire gli sforzi per” Limitare l’aumento della temperatura di 1,5° C.
Fonti. Comunicato stampa  congiunto Amministrazione Comunale e AVIS di Abbadia San Salvatore]]>

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