Una proposta firmata da Scaramelli e Marras (Pd) e da Stella e Mugnai (Forza Italia). Far slittare dal 31 marzo al 31 dicembre il termine per l’adeguamento alla nuova normativa regionale degli impianti sportivi ad uso natatorio e delle piscine; questo l’obiettivo della proposta, sulla quale concordano il gruppo Pd e quello di Forza Italia in Consiglio regionale, e che sarà all’ordine del giorno della prossima seduta. “Negli ultimi giorni molti Comuni hanno manifestato preoccupazione sul termine per l’adeguamento alla normativa regionale, che ha introdotto soprattutto elementi di semplificazione ma allo stesso tempo rende necessario, per le amministrazioni comunali o i gestori esterni, effettuare lavori d’intervento strutturale. La proposta che abbiamo presentato, insieme ai consiglieri Stella e Mugnai, interviene per spostare la data a fine anno, rispondendo alle aspettative di molte amministrazioni toscane ed è strumento indispensabile per fuggire il rischio della chiusura di impianti che ad oggi non sono in grado di mettere in campo gli stanziamenti necessari” – dichiarano Stefano Scaramelli (Pd), presidente della III commissione di Palazzo Panciatichi e il capogruppo Pd Leonardo Marras – “In Toscana abbiamo oltre 1300 strutture per il nuoto, e non tutte hanno la possibilità di adempiere entro gli attuali termini. L’obiettivo, quindi, è dare una boccata d’ossigeno alle strutture con piscine ad uso sportivo, agonistico e turistico, che oggi hanno delle difficoltà, ma si stanno impegnando ad adeguarsi alla nuova normativa entro la fine di quest’anno”. – concludono Scaramelli e Marras (Pd). “Siamo soddisfatti dell’accordo trovato, che consente di portare a compimento un impegno che ci eravamo presi – commentano Stefano Mugnai e Marco Stella del Gruppo consiliare di Forza Italia -. In un momento di crisi come quello attuale, una mancata proroga avrebbe costituito un aggravio insostenibile dei costi. Adesso, occorre lavorare per una revisione globale delle norme di settore. L’accordo raggiunto, comunque, è una conferma che la buona politica non ha colore, ma guarda al raggiungimento del bene comune”. ]]>