L’inevitabile abbattimento, dovuto a un fugo da carie, deciso dopo mesi di indagine che nell’Aprile passato, hanno portato, con dispiacere, alla decisione. Già in Aprile altri necessari tagli lungo il Viale Gramsci, nell’area del Campo di Fiera e in quella del Parco Penne Sconosciute Come previsto circa due mesi fa, sono stati abbattuti i due grandi alberi caratterizzanti i Giardini Nasini di Piancastagnaio, lo spazio verde che congiunge il centro storico con la parte nuova del centro abitato. Un cedro e un abete bianco, di circa 80 anni, non saranno più a “guardia” dell’area verde pubblica da questa mattina con dispiacere per i cittadini pianesi e di coloro che han preso, con dispiacere, la decisione. Il tutto dopo un periodo di indagini sulle condizioni dei parchi e di alcuni parti boschive del centro abitato, che nel mese di Aprile, avevano confermato una diagnosi negativa sulle condizioni di alcune piante dell’area, dimostrando la presenza di un fungo da carie che, nella sostanza, aveva marcito nel tempo le piante, indebolendole e svuotandole all’interno, rendendole inevitabilmente ammalate e oltremodo pericolose, al punto che sarebbero potute cadere senza preavviso. I due grandi alberi, alti dai 22 e 27 metri circa, erano situati in un’area altamente frequentata dai cittadini, turisti, famiglie e bambini, vista anche la vicinanza delle scuole primarie. Per questo, l’Amministrazione Comunale, ha atteso il momento più propizio per la complessa e ben riuscita operazione di abbattimento affidato a ditta locale, attendendo la fine delle scuole, coincidente con la presenza delle telecamere RAI 2, in occasione della trasmissione Mezzogiorno i Famiglia. Questa mattina dunque, l’inevitabile operazione di abbattimento che, come da aspettative, ha dato maniera di curiosità e discussione, come tipico dei piccoli centri, anche se, una volta a terra gli alti fusti, s’è potuto constatare la loro precaria situazione di salute, con l’interno del tronco in pessime condizioni che, realisticamente, ha confermato la diagnosi della dottoressa Angelini, incaricata dal Comune di Piancastagnaio della relativa consulenza nei mesi passati. Già in Aprile, altri olmi lungo il Viale Gramsci adiacente, erano stati abbattuti, attaccati in maniera irrecuperabile dal fungo da carie, così come alcuni casci nell’area del Campo di Fiera. La scelta del Comune di Piancastagnaio, è quella di recuperare l’area liberata con gli abbattimenti, attraverso la creazione di aiuole verdi con fiori e la posa di vasi in ceramica contenenti petunie. Nel caso dei due alti fusti abbattuti questa mattina, verranno posizionati, in maniera temporanea, dei grandi vasi in ceramica contenenti fiori (petunie), in attesa di scegliere il tipo di albero da piantare. Il nuovo decoro e arredo urbano, sarà visibile a breve tempo anche nella zona del Campo di Fiera e di Piazza Lavagnini (ingresso Stadio Comunale). [gallery columns="5" ids="20265,20268,20266,20276,20270,20271,20272,20273,20274,20275"] Amiatanews, vuole cogliere l’occasione per proporre di sostituire le piante tagliate, con dei castagni, nome e simbolo di Piancastagnaio, presente nello stemma del Comune e in quello del Magistrato delle Contrade. Purtroppo, anche negli ultimi anni, sono stati abbattuti castagni centenari a scambio di asfalto per parcheggi o ampliamenti immobiliari di uffici di pubblica utilità, senza nuovi innesti nell’area limitrofa. Nel 50° del Crastatone, potrebbe essere, a parer di chi scrive, una scelta da valutare, che andrebbe a riportare nel cuore del centro amiatino la pianta che più la rappresenta, o la dovrebbe rappresentare, ricordo di lavoro e sostentamento per le generazioni passate, sostegno economico e sostanziale di molte famiglie, messaggio per quelle presenti e future, vista anche la rinascita di una coltura e cultura, sostegno economico e sostanziale di molte famiglie.]]>