Piancastagnaio. Floramiata: visita del Governatore Rossi ai dipendenti che si accordano per la riduzione dell'orario di lavoro

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 25/07/2016 Nel giorno dell’autoriduzione dell’orario di lavoro, il Presidente della Regione Toscana, ha voluto far visita ai lavoratori dell’azienda e al curatore Sismondi. Rossi era sull’Amiata anche per l’inaugurazione della centrale geotermica “Bagnore 4”

“Sono qui tra voi in una giornata triste, quella in cui avete firmato l’accordo interno per la riduzione dell’orario di lavoro e di conseguenza del vostro stipendio e tutto ciò che ne consegue. Tutto questo vi fa onore e dimostra l’attaccamento non solo al posto di lavoro, ma all’azienda. Il vostro è un gesto importante, che mantiene in vita lo stabilimento con l’intento di conservare i clienti, senza i quali, sarebbe la chiusura.” Enrico Rossi, Presidente della Regione, giunto intorno alle 13:40 in Floramiata accompagnato dal Onsigliere Comunale di Piancastagnaio Enrico Arezzini, dopo aver presieduto l’inaugurazione della centrale geotermica Bagnore 4 a Santa Fiora, esordisce sostanzialmente con queste parole, a bassa voce, quasi sommessa, sapendo di essere dinanzi a uomini e donne in gravi difficoltà lavorative, dove tutti vedono il proprio futuro con tristezza e profonda preoccupazione. Accanto a lui, il dott. Sismondi, curatore fallimentare, attento alle parole del Presidente e, a vedere o forse per il suo fare, emozionato per la scelta dei lavoratori. Presenti anche i rappresentanti delle OO.SS., impegnati, all’arrivo di Rossi, nelle procedure di firma dell’accordo da parte dei lavoratori. Una scelta che vuole, per quanto possibile e ci auguriamo il “tutto”, cercare di non far chiudere l’azienda in attesa di una nuova asta e, soprattutto, di compratori decisi, qualificati e seri, con piani industriali per il concreto rilancio dell’azienda oggi, nel suo complesso, in una situazione di fallimento. Floramiata_Enrico_Rossi_visita_WP_20160725_043 Rossi ha elencato le possibilità, in termini di contributi economici, che in questo momento potrebbe avere chi acquistasse Floramiata. “Come Regione, possiamo mettere a disposizione di un acquirente due bandi comunitari: uno prevede contributi fino a un massimo di 350.000 Euro, già in corso, l’altro fino a un massimo 900.000 Euro, sbloccabile a Ottobre, nei tempi dell’esercizio provvisorio che scadrà il 31 dello stesso mese. C’è anche una terza opportunità, ovvero un bando che si riferisce ad aziende che producono attraverso la “filiera corta”; un bando non regionale, che fa direttamente il Governo, ma più sostanzioso economicamente rispetto agli altri due e che va presentato assieme a un’altra regione. All’imprenditore che dovesse presentarsi – continua Rossi – bisogna mettere a disposizione questo pacchetto di agevolazioni, così da invogliarlo ancor di più a rilevare l’azienda, ricordando le due aste già andate deserte. Queste possibilità esistono, ora, attraverso gli uffici della Regione;troveremo il modo di capire le procedure possibili per l’accesso ai bandi. Ovviamente sono tutti danari da acquisire all’interno di un piano industriale, dedicati e vincolati a investimenti. Possiamo pensare di incontrarci nei prossimi giorni, per studiare ancor meglio le procedure assieme al curatore dott. Sismondi.” “Oggi siamo arrivati al culmine di un’emergenza di quasi un anno fa – ha voluto testimoniare al Presidente Rossi Graziano Piccinetti, rappresentante in Floramiata di FLAI CGIL – I lavoratori che non hanno alcuna responsabilità di questa situazione, oggi hanno dato un segnale di sacrificio e di ulteriore disponibilità. Una riduzione da un orario pieno a sole 4,5 ore giornaliere, a cui chiediamo di valutare, se possibile, un sostegno economico. Ci auguriamo che la Regione possa incoraggiare la vendita, attraverso le possibilità che ha dapprima elencato. Noi crediamo in quest’azienda – continua Piccinetti concordando con Rossi – nelle sue grandi potenzialità; abbiamo bisogno, come ha detto lei, di un imprenditore e di un piano industriale serio e concreto.” Floramiata_Sismondi “Non conoscevo Floramiata e i suoi dipendenti – esordisce il dott. Sismondi – Abbiamo lavorato fianco a fianco, portando da tre, a sei e ora a nove, i mesi di lavoro da quando nell’Ottobre 2015 è stato dichiarato il fallimento. Il tutto con grosse difficoltà finanziarie. Se si chiude anche un giorno è finito tutto: Floramiata è un’azienda, che per il lavoro che fa, non può chiudere neanche 24 ore. Ho riscontrato una grande professionalità, un grande attaccamento oggi ancora una volta dimostrato con questo tipo di accordo fra tutti i lavoratori. Purtroppo, lo sappiamo, la situazione è difficile, ma farò di tutto per mandare avanti e risolvere i problemi nella speranza di un imprenditore che abbia il giusto coraggio di acquistare Floramiata. Non è una scommessa, – conclude con forza Sismondi – è una certezza per un acquirente questa azienda. Però ci vuole coraggio, perché l’azienda è importante per le dimensioni.” —> Tutte le nostizie sullo Speciale Foloramiata —>   ]]>

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