Siena. MPS: Di Battista (M5S) ne ha per tutti, da Mario Draghi al PD. La volontà è la nazionalizzazione della banca

Conferenza stampa dell’esponente del M5S  che dichiara: “”Noi rifiutiamo la scadenza del 31 dicembre imposta da Mario Draghi”. Conferenza stampa del M5S questa sera alla vigilia dela manifestazione, un flash mob” di domani a Siena da parte dei militanti del movimento di Giuseppe Grillo. Solito fiume in piena le dichiarazioni dell’On. Alessandro Di Battista che, tra le tante affermazioni, ha indicato il rifiuto del suo movimento rispetto alla scadenza indicata da Mario Draghi, 31 Dicembre, relativamente alla ricapitalizzazione della banca senese. Di Battista ha fatto nei primi minuti del suo intervento, l’elenco di conosciuti uomini politici o esperti di economia (…da Amato a Draghi e a Prodi fino all’uttuale AD MPS Morelli, giusto per riassumere),  legati a Goldman & Sachs o JP Morgan, banche che, secondo l’esponente M5S, ha di fatto sostenuto il Sì al referendum costituzionale. Di Battista ha indicato in Draghi, attuale Presdiente della BCE, quando Governatore della Banca d’Italia, colui che diede il via libera all’operazione di acquisizione di Antonveneta da parte di Mps, pagata 9 miliardi di euro a fronte di un valore di 3. Di Battista ne ha avute un po’ per tutti, come suo fare, richiamando le responsabilità del PD, ritenute evidenti attraverso il controllo della Fondazione. Il deputato M5S non poteva, in proposito, non citare l’ex Presidente del Consiglio Renzi commentando “Qualche mese fa Renzi si spinse a dire che Mps era una banca risanata e che investire nell’istituto senese era un buon affare. Da allora il titolo Mps ha perso il 60%. Quale differenza tra il Pd e una banca? Nessuna: il Pd, come molte banche, gestisce in maniera torbida i soldi del finanziamento pubblico? Come le banche che vendono titoli spazzatura, il Pd spaccia prodotti tossici come il Jobs act o la riforma costituzionale”. “Al termine della conferenza stampa questa le parole dell’On. Di Battista: “Ci possiamo fidare di queste persone? No… Ci auguriamo di andare a votare il prima possibile per riuscira a nazionalizzare MPS, perché oggi anche i pezzi grossi di MPS, collegati alla JP Morgan, utilizzano la minaccia del decreto e dunque la data del 31 Dicembre magari per spingere dei risparmiatori che hanno acquistato delle obbligazioni subordinate, che non sono soggetti abituati al rischio, magari a trasformarle, volontariamente, in azioni MPS, con il rischio che da qui, considerando i numeri degli ultimi anni, continueranno a perdere il valore delle azioni stesse. Questo è il M5S e io sono fiero di far parte di questa forza politica.” Un discorso dove Di Battista ha ribadito fermamente la volontà del suo movimento di andare subito al voto e che domani, Venerdì 16 Dicembre, i 5 Stelle  saranno a Siena per un flash mod davanti alla sede di Mps, a ricordare che il movimento non si fida di “Renzi e del suo ventriloquo Gentiloni”. Questo il video della conferenza stampa

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