Via libera a maggioranza alle modifiche alle norme regionali: strutture chiederanno accreditamento alla Regione anziché ai Comuni. Approvati sette emendamenti del Presidente Scaramelli (Pd), respinti emendamenti M5s
La commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), ha dato il via libera alla proposta di legge che introduce modifiche all’accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato e alle norme in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie, alle procedure e ai requisiti autorizzativi di esercizio e sistemi di accreditamento. Il testo, approvato nella seduta di ieri, mercoledì 19 aprile, con il voto favorevole della maggioranza (Pd e Articolo 1-Mdp), l’astensione di M5s e Sì-Toscana a sinistra e il voto contrario del gruppo Lega nord, passa ora all’esame dell’Aula.
Con la nuova normativa si prevede che le strutture, sia pubbliche che private, richiedano l’accreditamento alla Regione anziché ai Comuni, con l’obiettivo di uniformare i percorsi di accreditamento sia sanitario che sociale e socio-sanitario, finora nettamente separati, e ricondurli gradualmente ad un unico sistema, a partire dall’offerta dei servizi residenziali e semiresidenziali. Il testo licenziato questa mattina ha visto l’approvazione, a maggioranza, di sette emendamenti presentati dal presidente Scaramelli, che raccolgono sollecitazioni giunte nel corso delle consultazioni e intervengono, tra l’altro, per prevedere un monitoraggio annuale, da parte della commissione consiliare, sull’attuazione dei requisiti specifici e degli indicatori; sulla composizione del gruppo tecnico di valutazione; sopralluoghi del gruppo tecnico regionale di valutazione per il controllo del possesso dei requisiti delle strutture accreditate. Respinti, sempre a maggioranza, alcuni emendamenti presentati dal Movimento 5 stelle.
Fonti. Comunicato Stampa Siena del 20/04/2017]]>