Una coppia di Abbadia, si era introdotta nell’abitazione di Don Giampaolo Riccardi. I due deferiti dai Carabinieri della Tenenza locale A circa sei mesi dagli ultimi compiuti contro le chiese di Abbadia S. Salvatore (ricordiamo quelli dell’Ottobre 2016, a Santa Croce e alla Madonna del Castagno, per giunta avvenuti a pochi giorni di distanza), nella serata del 21 Aprile u.s. un altro atto delinquenziale è stato commesso contro persone o beni ecclesiastici nella cittadina badenga, per fortuna senza particolari conseguenze. Questa volta è stata presa di mira l’abitazione del parroco dell’Abbazia del Santissimo Salvatore, Don Giampaolo Riccardi (Don Amedeo), quando, durante la serata di Venerdì scorso, un uomo e una donna, hanno tentato un furto, non riuscito in quanto i due, accortisi dell’improvvisa presenza del sacerdote, si sono dati alla fuga. I due, lui di 46 anni, lei di 34, sono stati deferiti dai Carabinieri della Tenenza di Abbadia S. Salvatrore, dopo una breve e proficua attività investigativa da parte dei militari. Entrambi residenti ad Abbadia, si erano introdotti nella casa del parroco, dopo aver scassinato il portone di ingresso, in Via del Monastero, proprio accanto all’abbazia. Dunque ancora un atto che si veste sia di connotati delinquenziali che sacrileghi. Tra l’altro, il pur tentato furto, è avvenuto pochi giorni dopo la Santa Pasqua, in un periodo ancora di una festa, che al di là del credo personale, dovrebbe dare nuova luce alle menti e agli atteggiamenti dell’uomo. Non conosciamo le motivazioni che abbiano portato al gesto da parte della coppia di adulti; ci auguriamo che il tutto non sia dovuto a difficoltà economiche dovute alle tante aziende colpite dalla crisi negli ultimi anni nella zona e non a motivazioni ad altro collegabili. ]]>