Piancastagnaio. Geotermia: su PC 6 … c'è chi dice no.

Negli ultimi giorni tante le posizioni sulla nuova centrale che Enel Green Power ha deciso di costruire a valle del comune geotermico amiatino. Il Sindaco Vagaggini: “Non sono contro la geotermia, ma voglio garanzie comprovate sulla salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente attraverso l’utilizzo di centrali di ultimissima generazione.” Mozioni presentate ai Sindaci di Piancastagnaio e Abbadia S. Salvatore. Domani sera assemblea pubblica sul tema dei Consiglieri Regionali Marras, Scaramelli e Bezzini Fabio Landi si è dimesso da coordinatore della Commissione Geotermia di Piancastagnaio Da quando l’informazione ha dato notizia del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), relativo al progetto per la realizzazione della nuova centrale geotermoelettrica (Piancastagnaio 6 (PC6) e delle opere connesse, accessorie e complementari, abbiamo assistito sull’Amiata una serie di reazioni che han visto protagonisti i soggetti principali coinvolti: dal Comune di Piancastagnaio a quello di Abbadia S. Salvatore attraverso i rispettivi sindaci e le liste di opposizione, dai partiti alle commissioni, dai comitati antigeotermici alla regione. Abbiamo voluto affrontare l’argomento, evitando, come nostra abitudine fare, un atteggiamento precipitoso e contrastante, che rischiava di essere coinvolto dalla sua stessa informazione. Un po’ tutti, legittimamente, a dire di questa nuova centrale, dal nome PC 6, che Enel Green Power ha deciso di costruire accanto a quella gia da tempo in esercizio, nella zona chiamata “Asca”, a sud-ovest di Piancastagnaio. Una serie di dichiarazioni su una questione di indubbio interesse e che vede, comunque, alcune unità di intenti, tutti, con i propri distingui, nel nome dell’ambiente, della salute, dell’energia e dell’economia. Cerchiamo di ripercorrere gli ultimi giorni, partendo proprio dal Sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini, “padrone di casa” del territorio comunale dove Enel GP ha intenzione di realizzare l’ennesima centrale geotermoelettrica che sembra avere le idee piuttosto chiare in proposito, esprimendosi favorevole alla geotermia solo dietro garanzia, comprovata da atti e azioni, che testimonino l’utilizzo di tutte le tecnologie necessarie a garantire la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente, considerando anche il fatto delle concessioni esistenti a favore di Enel fino al 2024, dei piani regolatori e delle cosiddette zonizzazioni della Regione Toscana. Posizioni che, a dire il vero, ha sempre sostenuto, sin dalla campagna elettorale del 2014 e, dunque, prima di essere eletto a Sindaco. Il primo cittadino pianese, nei giorni passati, si è visto recapitare nel giro di poche ore, le dimissioni di Fabio Landi (esponente di rilievo di movimenti contrari verso l’attuale geotermia sull’Amiata), da coordinatore della Commissione Geotermia (organismi di partecipazione civile voluti dal Comune) oltre a ricevere dallo stesso Landi, assieme ad altri firmatari, una mozione in cui chiede a Vagaggini “di esprimere parere negativo sulla richiesta di VIA da parte di Enel GP,  di imporre di applicare alla multinazionale le migliori tecnologie di cui afferma potersi dotare per ridurre le emissioni delle centrali già esistenti e di chiedere alla Regione Toscana, che il territorio di Piancastagnaio venga qualificato come zona “non idonea” almeno all’ulteriore sviluppo di sfruttamento geotermico che produca emissioni in atmosfera.” “Relativamente alle richieste nella mozione, pur d’accordo sul fatto di adottare le migliori tecnologie da parte di ENEL GP, ci dice il Sindaco Vagaggini ci sono, su alcuni punti, delle contraddizioni da parte dei firmatari della mozione; ad esempio, gli stessi, dettero mesi fa, parere negativo alla realizzazione di una centrale a Casa del Corto anche se non avrebbe prodotto emissioni. Ogni modo, la mia posizione è molto chiara e l’ho dichiarata più volte, ribadendola anche in queste ore: non sono contrario alla geotermia, convinzione sostenuta sin dalla campagna elettorale, ma solo a condizioni molto chiare, ovvero l’utilizzo di tecnologie che salvaguardino la salute dei cittadini e rispettino l’ambiente. Questo è possibile e non impossibile, almeno stando luigi_vagaggini_448x252alle tecnologie utilizzate in altre aree del mondo, proprio da ENEL, come le centrali geotermiche in Cile o in Nevada; non capisco il motivo per cui non si possano fare anche da noi, anche in virtù di decenni di gestione energetica, ambientale e territoriale di ENEL assolutamente da non condividere e con aspetti altrettanto negativi.” “Negli anni, abbiamo ricevuto gli stessi KW di tutti gli altri, quelli che poi ci spettano di legge e nulla più continua Vagaggini Inoltre, dal 2006 al 2014, i responsabili del governo locale di Piancastagnaio, non sono riusciti a ottenere nulla (leggi teleriscaldamento e opere annesse ndr) se non di far togliere, come del resto previsto dalle normative, la centrale inquinante di PC 2. Non lo dico io, lo dice Matteo Renzi, ex Ministro del Consiglio e Segretario PD, di usare il know how utilizzato da ENEL GP in Cile e in Nevada, ritenute oggi le più avanzate tecnologie al mondo che permettono la sostanziale emissione zero di sostanze inquinanti e nocive. Dunque, non posso essere favorevole a una nuova centrale che utilizzi tecnologie diverse da quelle suddette e che, dunque, producono emissioni.  Ribadisco che a Piancastagnaio la mia posizione è chiara: non si faranno centrali se non di ultima generazione come negli esempi suddetti e quindi, stando a ENEL, per una geotermia che non dia problemi alla salute; una posizione diversa dal dire che non si devono fare in alcun modo centrali, come richiesto dagli atti di Fabio Landi. Non posso privare i miei cittadini, in virtù di tecnologie che garantiscono quel che ho appena detto, di un corretto sfruttamento energetico mettendo un veto, come successo, ad esempio, ad Abbadia San Salvatore dove il Sindaco non può nemmeno partecipare alle riunioni del CoSviG; inoltre non posso mettere un veto a ricevere benefici economici e, soprattutto, imprenditoriali e occupazionali, in un’area che non può permettersi ulteriori crisi.” Bisogna anche dire, che il Comune di Piancastagnaio, tra i comuni geotermici,  è l’unico che ha la zonizzazione per costruire centrali geotermiche, ovvero, nel piano strutturale del Comune, l’area individuata è ritenuta adatta per realizzare una centrale geotermica. Situazione di non facile soluzione. Poi, a ben vedere, anche relativamente l’aspetto ambientale, la nuova centrale si affiancherebbe all’altra già da tempo esistente che ha già di per se, abbondantemente compromesso questo aspetto a favore di una centrale che, pur con tutte le accortezze di ENEL e il fatto sia più evoluta di Bagnore 4, non è certamente di nuova tecnologia. L’impianto cileno a cui Vagaggini fa riferimento è quello da 48 MW di Cerro Pabellón si trova a Ollagüe, nella regione di Antofagasta, a 4.500 metri sopra il livello del mare, nel deserto di Atacama, ed è la prima centrale geotermica ad alta entalpia di taglio industriale a esser costruita a una tale altitudine. La struttura è composta da due unità, ciascuna con una capacità installata di 24 MW (leggi qui articolo completo) e il know how è stato sviluppato in Toscana, nelle Aree Geotermiche di Larderello, Castelnuovo Val di Cecina, dell’Amiata, di Monterotondo e Monteverdi Marittimo, Montieri, Radicondoli, Chiusdino e di tutti i territori geotermici compresi tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. Cerro_Pabellon_impianto_geotermico Riassumendo, per quanto possibile in una situazione così complessa e di ordinario dibattito pubblico tra favorevoli e contrari, Vagaggini dice un chiaro “no” a future centrali geotermiche, a meno che non siano tecnologicamente in grado di evitare emissioni e che sia assolutamente tutelata e comprovata, la salute dei cittadini di Piancastagnaio e non solo. Anche per questo, con l’iniziativa di “Amministrazione Partecipata”, era stata creata una Commissione che affrontava le problematiche relative alla geotermia con coordinatore proprio Fabio Landi che ha scelto di lasciare in virtù di divergenze con Vagaggini, in quanto “ritiene di non poter più condividere il modus operandi del Sindaco e di parte della Giunta, confermando la propria assoluta contrarietà alla costruzione della nuova centrale PC 6.” Nel documento relativo alle sue dimissioni, avvenute rilasciato dall’ex coordinatore, all’indomani di una riunione della Commissione con ENEL, Landi sottolinea come la nuova centrale abbia per oggetto la stessa tecnologia flash applicata a quelle già esistenti, pur se dotata di alcuni miglioramenti tecnologici, e come abbia immediatamente posto ai membri della Commissione dubbi sulla compatibilità ambientale del medesimo progetto. Ma anche altre istituzioni non sono state ferme in questi giorni. Ad Abbadia S. Salvatore, lo scorso 26 Maggio, si è tenuto un Consiglio Comunale straordinario per approvare proprio una mozione unitaria sulla geotermia. La mozione impegnava il Sindaco Fabrizio Tondi e la Giunta a “contrastare la realizzazione della centrale PC 6 di Piancastagnaio, predisponendo le osservazioni nella stesura della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.” Ancora, nella mozione congiunta, si richiede di “far riconoscere alla Regione Toscana, il territorio amiatino come area di alto pregio ambientale , naturale, storico e culturale da tutelare e valorizzare, nonché l’importanza strategica che rivestono il bacino idrico e le acque termali.” Ultimo punto della mozione quello di “promuovere presso la Regione Toscana un piano pluriennale di dismissioni delle attuali centrali flash e la predisposizione di un nuovo piano energetico di zona, che tenga conto e sostenga la vocazione artigianale, agricola, sportiva e turistica del territorio, da costruire con la massima partecipazione degli enti locali e dei cittadini.” Nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale di Abbadia S. Salvatore, la costituzione di un tavolo aperto anche a contributi esterni, dove potrà essere valutata positivamente la possibilità dell’utilizzo della geotermia ai soli fini civili, industriali e domestici e non più ai fini elettrici considerati speculativi. Una mozione che, a prima vista, sembra essere un compromesso tra le posizioni, a dire il vero notoriamente distanti, tra il Sindaco Fabrizio Tondi, precursore di quella che definisce la “Buona Geotermia” (utilizzo della bassa e media entalpia) e quelle delle liste di opposizione. Sarà invece possibile conoscere domani sera a Piancastagnaio, la posizione dei Consiglieri regionali  Marras, Scaramelli e Bezzini (tutti appartenenti al Partito Democratico), protagonisti principali dell’assemblea pubblica sul tema “Una nuova centrale a Piancastagnaio?”, che si terrà a partire dalle 17.30 presso il Centro Anziani in Piazza Castello Ulteriori approfondimenti sulla procedura di VIA: http://www.amiatanews.it/piancastagnaio-geotermia-nuova-centrale-pc6-corso-procedimento-valutazione/]]>

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