Tappa amiatina per la IV^ edizione del festival internazionale che, attraverso la musica, unisce la Toscana alla Russia, con uno scambio tra culture nel nome della bellezza e della gioventù Una serata dal sapore quasi di altri tempi, quella di venerdì 16 Giugno a Piancastagnaio, dove, finalmente, l’ascolto ha preso il posto del vedere, neanche dell’osservare, finanche del chiasso delle parole e delle frettolose immagini sui social dove il nulla è tutto e il tutto è nulla, compresi tutti. Ci voleva proprio, ancora finalmente scriviamo, senza togliere nulla al prima, che nel Teatro Comunale si assistesse a una serata di musica da ascoltare con attenzione e con ammirazione, suonata con innocenza, delicatezza e tecnica accompagnate dall’estro e dalla bravura, da una trentina di “giovani musicisti russi” protagonisti della tappa amiatina del IV° Festival Internazionale “Recondite Armonie” che, in questa edizione, prevede ben 12 concerti distribuiti tra la Maremma, l’Amiata e il capoluogo Firenze (leggi articolo di presentazione su www.amiatanews.it/piancastagnaio-torna-la-musica-classica-qualita-protagonisti-giovani-musicisti-russi/). Giovani musicisti, dai 5 ai 20 anni, che si sono esibiti al Teatro Comunale, dinanzi a un teatro di appassionati presenti in buon numero considerando lo spazio al chiuso e la serata contraddistinta da un caldo eccessivo per le abitudini. Le musiche di Khodosh, Chopin, Slominsky, Maykapar, Tchaikovsky, Schumann, Grieg, Rachmaninov, Blok, Yakushenko, Arensky, Chabod, Verdi, Shalov, Monti hanno comunque preso forma in un ambiente attento e sospeso tra le note di classica intramontabile, quasi impressionato dalla bravura di artisti giovanissimi, a sembrare ormai abituati al suono e all’applauso altrui, pur in un inchino di ringraziamento ricco di giovanile imbarazzo. Come dunque non rendere merito a Biriukov Nikolai, Malakhova Kristina, David Nikolai, Voronina Anna, Melnichenko Kira, Stepanyan Alina, Dymov Danil, Malyshko Svetlana, Tukfiev Dmitry Popova Anastasia, Popova Anna, Semerikova Alena, Berlinskiy Valentin, Natesh Mudaliar Valensiia, Kaznacheeva Maria, Kiga Kirill, Beliaeva Vasilissa, Krasovskaya Anna, Saakian Mariia, Rybalova Anna, Lapshin Robert, Vergeles Maria, Memoto Masumi, Aleksandr Lukashevich, Anatolii Rechkin e Anna Bulkina che, dopo una selezione tra due delle scuole di musica più riconosciute a livello internazionale, come il Conservatorio Tchaikovsky e l’Accademia Gnessin di Mosca, sono stati tra i protagonisti di progetto portato avanti con caparbietà da Diego Benocci, Direttore Artistico di “Recondite Armonie”, da Gala Chistiakova (rapporti con l’estero) e dal Presidente Danilo Speroni. Progetto sposato anche da molte amministrazioni dei comuni sede dei concerti, tra cui quella di Piancastagnaio che, attraverso le due Assessore Bensi (Eventi e Manifestazioni) e Sancasciani (Cultura), in collaborazione con la Proloco e l’Associazione Piano Scenico, ha proposto l’iniziativa, come a unire la recente conclusione della stagione teatrale e la programmazione della nuova, ma, soprattutto, dando valore a un programma estivo ufficializzato in queste ore, che mette la musica tra le proposte più significative, dopo che quella di ogni genere si è esibita attraverso i saggi di fine anno e i concerti invernali. [gallery link="file" size="medium" ids="31491,31488,31490,31489,31492,31493"] Non solo musica in Recondite Armonie, ma anche la volontà di promuovere il territorio e, per la prima volta, anche realtà musicali locali, che il Direttore Benocci vuol ben ampliare nelle prossime edizioni. Unire dunque due elementi essenziali dell’animo umano, musica e terra, per una proposta probabilmente non innovativa ma di certo più che da valorizzare per la qualità e l’internazionalità dei protagonisti. In fondo, più circa 2400 anni fa il grande Platone, scriveva: “La musica è una legge morale. Essa dà un’anima all’universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza, e la vita a tutte le cose” oppure ““Chi possiede una sufficiente educazione musicale può accorgersi con grande acutezza di ciò che è brutto o imperfetto nelle opere d’arte o in natura, mentre sa approvare e accogliere con gioia nel suo animo ciò che è bello, e nutrirsene e diventare un uomo onesto.” Cortese credito fotografico Giovanni Rossetti, che ringraziamo per la collaborazione Nella playlist interviste e momenti del concerto
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