Nei pronto soccorso di Nottola, Campostaggia e del policlinico Santa Maria alle Scotte parte in via sperimentale il progetto denominato “Las Mariposas”
Prenderà avvio a Luglio, per il momento in via sperimentale nei pronto soccorso di Nottola, Campostaggia e del policlinico Santa Maria alle Scotte, il progetto “Las Mariposas” che prevede l’inserimento di un “tutor” che, già in pronto soccorso, faciliti il successivo percorso di follow up, supporto e sostegno psicologico della donna vittima di violenza sessuale.
I fondi per l’avvio del progetto furono raccolti in un evento organizzato il 24 settembre scorso, presso il castello de La Poderina della famiglia Pesucci, con la collaborazione dei Rotary Club Alta Valdelsa, Chianciano-Chiusi-Montepulciano e Valdelsa, dell’Inner Wheel, del Soroptimist e dell’Interact, coordinati dal R.C. Siena Est.
“In questi mesi – spiega Vittoria Doretti, Responsabile della Rete regionale del Codice Rosa – è stato individuato il personale (infermieri, medici, psicologi, assistenti sociali), per realizzare la figura del “tutor”, facendo seguire loro una formazione specifica. Con questo supporto la donna potrà già in Pronto Soccorso essere accompagnata e, su sua esplicita richiesta, avviare un percorso di follow up sanitario e con gli psicologi del Consultorio Familiare, armonizzandosi anche con tutta la Rete territoriale di contrasto alla violenza di genere in cui i Centri antiviolenza hanno un ruolo fondamentale”.
“Vi sono numerosi psicologi, medici, infermieri, ostetriche e assistenti sociali sia dell’Azienda Usl Toscana Sud Est che dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese – spiega Simona Dei direttore sanitario della Usl Toscana Sud Est – che hanno assunto l’impegno di recarsi presso i Pronto Soccorso nei tempi più brevi possibili, 24 ore su 24 in ogni giorno dell’anno, per svolgere la funzione di tutor sopra descritta. E’ un impegno che dimostra passione e consapevolezza rispetto all’aiuto che può essere dato alle donne che hanno subito violenza, al di là del ruolo che ogni professionista ha sul posto di lavoro e ciò rappresenta un valore etico e sociale molto alto per la comunità e per i territori.”
“Unire le forze, le risorse e le professionalità – aggiunge Anna Grasso, medico responsabile del percorso per l’AOU Senese – e collaborare fianco a fianco è il punto di forza del progetto, a sostegno delle donne e contro ogni forma di violenza”.
Il progetto, costola del servizio Codice Rosa, sotto l’attenta supervisione della Responsabile della Rete regionale del Codice Rosa, dottoressa Vittoria Doretti, del Direttore del Dipartimento Interaziendale di Salute Mentale, professor Andrea Fagiolini, del referente dell’AOU Senese, dottoressa Anna Grasso, e del Direttore della Psicologia dell’azienda USL Toscana Sudest, dottor Stefano Milano, sarà monitorato con l’intenzione di stabilizzarlo ed estenderlo anche alle Province di Arezzo e Grosseto.
Fonti.
Comunicato Stampa “Stampa Siena” – USL Sud Est Toscana del 28/06/2017
]]>