Al Parco dei cigni, dal 5 al 6 di agosto, tanta musica e succulenti specialità di street food, mercatini di artigianato e momenti di approfondimento storico e cultura della tradizione mineraria di questa terra. Tutto pronto a Castel del Piano, per la prima edizione del Gora Summer Festival. Una due giorni musicale, dal 5 al 6 di agosto, farcita con succulenti specialità di street food, mercatini di artigianato e momenti di approfondimento storico e culturale. Sembrerebbe un comune festival musicale come tanti altri, ma in realtà la location scelta per questo Festival, mette all’intera kermesse musicale un significato in più. La verde cornice del Parco dei Cigni che ospiterà il festival infatti, oltre a prestarsi perfettamente per l’evento, ha un valore storico unico per questo paese. Un luogo che tramanda una lunga tradizione mineraria per Castel del Piano che appartiene al secolo scorso e spesso ricordata nei racconti dei vecchi e nei libri di storia locale. Si tratta delle cave di farina fossile, che dal 1913 a Castel del Piano veniva estratta e poi lavorata, per raggiungere i 4 angoli del mondo. Fino al 1978 le due cave di Castel del Piano e lo stabilimento di Campo Grande, dettero lavoro a migliaia di persone, uomini e donne, molti dei quali ripagarono con la vita lo sforzo di una vita. In memoria di questa tradizione è stato recentemente posizionato proprio nel Parco dei Cigni, ex porzione di una cava, un monumento in pietra dedicato ai minatori di quella cava. In Amiata la farina fossile è nota come Latte di Luna, ma dietro questo innocuo e a tratti romantico nomignolo, per il colore e la finissima polvere ottenuta, si nascondeva il pericoloso biossido di silicio, causa della silicosi. Molti furono gli operai di quelle cave che morirono subito dopo la pensione, mentre tanti altri non la raggiunsero nemmeno. Nico Raffi, uno dei due organizzatori (l’altro è Marco Bertini) del Festival conosce bene quel triste capitolo di storia. “Mio nonno era un minatore dell’Amiata che morì proprio di silicosi. Un destino beffardo che ha accomunato molti lavoratori di quelle miniere a Castel del Piano, per questa ragione ho pensato di tenere vivo il ricordo di quell’esperienza attraverso il linguaggio della musica. Da qui è nata l’idea di organizzare il Gora Summer Festival, patrocinato dal Comune, che si ponga come occasione di riflessione e di divertimento allo stesso tempo.” Tenere viva la memoria collettiva di un territorio, sfruttando metodi innovativi e conviviali. E’ questo in sintesi lo spirito della prima edizione del Gora Summer Festival, dove sarà la musica a fare da protagonista. Ricco ed eterogeneo il calendario musicale infatti, che spazia tra originali band come i Gaudatas Junk Band (sabato 22,30), formazione toscana che suona esclusivamente con strumenti ottenuti da materiale riciclato, agli Exciter’s(domenica 22,30) affermata Band tributo ai Depeche Mode. Anche dj set a base di musica elettronica, con Alberto Marioli, già dj resident del “Localino” a Castel del Piano, ma anche il poliedrico artista tedesco ArYstan che propone sound dove mescola Jazz, Hip-Hop, Electro e Funk. A chiudere il Festival la domenica, dopo i grossetani Desertion che presenteranno il loro primo album autoprodotto e gli Exciter’s, i Beatsound (ore 23,30), con trombe e percussioni cubane che si fondono con la musica disco, creando sempre stravaganti dj set. Due gli appuntamenti culturali e di approfondimento previsti(ore 17,30), con testimonianze storiche sulla vita di miniera e sul Latte di Luna. All’interno del Parco ad ingresso libero, si potranno anche trovare: una birreria, una pizzeria, una panineria, una braceria, una lumacheria ed una pasticceria. Per informazioni aggiuntive visitare la pagina facebook Gora Summer Festival. Nella foto di copertina, Nico Raffi, uno degli organizzatori del festival]]>