Piancastagnaio. Voltaia chiude le cene di presentazione del fantino

Dopo le prime prove, i Capitani delle quattro Contrade hanno presentato le loro monte, ma c’è tempo fino al 18 agosto per cambiare… Con un ordine al contrario rispetto l’arrivo del Palio 2016, sarà Voltaia a chiudere il ciclo di cene di presentazione del fantino, ovvero la serata in cui Capitano e Dirigenza, annunciano l’ufficialità delle proprie scelte, ovvero “la monta” per il Palio del 18 Agosto. Negli ultimi dieci giorni, tra una prova libera e l’altra (tutte hanno provato almeno una volta), dapprima Castello, poi Coro, Borgo hanno presentato i propri fantini, nell’ordine Giuseppe Zedde, Francesco Caria e Valter Pusceddu (il primo e l’ultimo già vincitori a Piancastagnaio), mentre stasera Giosuè Carboni verrà presentato in Voltaia, dopo la vittoria del Palio di anno. Presenteranno più che ufficializzeranno, anche perché la conferma ci sarà la mattina del 18 Agosto (alle 10), con la firma in Comune dinanzi al Sindaco e al Rettore del Magistrato delle Contrade che sancirà il fantino scelto che indosserà casacca, zuccotto e nerbo alle 18 della sera. Ci saranno sorprese? Non sappiamo sinceramente ma allo stesso tempo, chissà, in fondo… “Il Palio è Palio” e non sarebbe la prima o l’ultima volta che qualcuno ci ripensi per motivo di strategie o di infortuni dell’ultim’ora. Vedremo… Nel frattempo, abbiamo visto le prove libere delle Contrade con i fantini su nominati in groppa a mezzosangue o quel che sono… Prove relativamente interessanti dove, comunque, si possono trarre alcune considerazioni generali su una buona qualità dei soggetti portati sin quassù, che si son trovati piuttosto bene su una pista preparata in maniera attenta, con grande attenzione anche alla sicurezza, pur in un periodo difficile per Piancastagnaio e la novità dei mezzosangue. Solo la Contrada di Borgo ha provato per due volte l’accoppiata Pusceddu-Unico de Aiguenta, mentre Castello con Giuseppe Zedde e Bomario da Clodia (e non solo quello), Coro con Francesco Caria e Bonantonio da Clodia e Voltaia con Giosuè Carboni e Pressing de Mores, una sola volta anche se, la prossima settimana, non sono escluse altre prove almeno per Voltaia. Un Palio ancora da capire, condizionato sicuramente dalla definitiva scelta “obbligata” sui mezzi (Martini) ma, soprattutto, da un’atmosfera ancora da decifrare, enigmatica e apparentemente sopita dietro molti, troppi silenzi. Che sia solo una questione di caldo o c’è dell’altro che deve ancora uscire? Noi crediamo di si, sperando di non arrivare al Palio in uno stato sopito e scontato, dove la passione dei pianesi sappia emergere e togliere un’apatia inusuale e controproducente, magari iniziando a conoscere almeno il nome del mossiere. Buon Palio a tutti

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