Piancastagnaio. La Filarmonica dell'Amiata unisce le bande della Cavallucci e della Puccini

Dopo l’omaggio ad Abbadia San Salvatore, le due filarmoniche insieme domenica per i festeggiamenti di Santa Cecilia.

Si è festeggiata a Piancastagnaio Domenica 26 Novembre, Santa Cecilia, patrona dei musicisti, strumentisti e cantanti di cui, fortunatamente, l’Amiata è ricca e appassionata. Come già ad Abbadia S. Salvatore, proprio nel giorno della ricorrenza del 22 Novembre, la protettrice è stata omaggiata dalle note della Filarmonica dell’Amiata, costituita dagli elementi della Filarmonica Egisto Cavallucci di Piancastagnaio e della Filarmonica Giacomo Puccini di Abbadia San Salvatore. Dapprima il giro del paese con musica a festa, poi la Santa Messa con suggestive esecuzioni, hanno preceduto  una breve esibizione nella infreddolita Piazza de’ l’Orologio,  con tanto di belle e giovani majorette, preludio del pranzo in montagna, al Quaranta presso il Piccolo Mondo.
Molte le emozioni, in particolar modo durante la Santa Messa dove la musica eseguita con bravura dai venticinque musicisti della Filarmonica, diretti dal Maestro Vanio Romagnoli, ha indubbiamente segnato il cuore e le anime dei presenti, con momenti di forte suggestione. Una commozione ben visibile anche negli occhi e negli atteggiamenti di Nazzareno Gessani, alla guida per oltre un ventennio della Filarmonica Cavallucci, quando al termine della messa, il neo Presidente Gian Luca Fe’, lo ha voluto ringraziare donandogli una targa ricordo a nome di tutti i componenti della Filarmonica; un gesto di riconoscenza importante apprezzato anche da tutti i presenti. Tra questi le Assessore del Comune di Piancastagnaio, Roberta Sancasciani ed Elisabetta Bensi, l’Assessore del Comune di Abbadia, Luca Ventresca, il Presidente di Arcadia Daniele Belloni e la Presidenza della Pro Loco con Melania Piccini e Barbara Nucciotti.
Due filarmoniche, due bande insieme e non per la prima volta, in un progetto che aveva recentemente attraversato un periodo di stasi ma che è sembrato riprendere con forza proprio per Santa Cecilia, con due concerti e con momenti di convivialità nei rispettivi paesi, così vicini e così lontani, con le due Filarmoniche unite che han dato eccelsa prova di se, apparentemente normale vista la comune preparazione, l’esperienza e la bravura della tecnica. Due bande che pur conservando ad oggi la propria identità, saranno unite in momenti per così dire “istituzionali”, ovvero quelli rappresentativi per le comunità amiatine. Chissà, forse le rivedremo assieme proprio per Santa Barbara o magari in un concerto natalizio. Forse proprio di progetti futuri si è parlato durante il pranzo, che ha visto la partecipazione di circa sessanta persone, tra cui anche il Parroco  Don Gianluca Emidi. Chissà, si vedrà in futuro se la musica sarà motivo di unione o altro. Noi di Amiatanews, gli auguri li facciamo, fiduciosi della “complicità” della musica.
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