Presso il Palazzo Comunale, è attivo lo sportello al pubblico “Funzione Sociale – Servizio di Prima Infanzia” dove ricevere informazioni e il supporto nella compilazione della domanda Presso il Comune di Piancastagnaio, è disponibile l’apposito sportello al pubblico “Funzione Sociale – Servizio di Prima Infanzia” dov’è possibile ricevere informazioni relativamente a una serie di opportunità legate alla complessa quanto mai importante materia del welfare, ovvero quella serie di iniziative pubbliche garantire la sicurezza e il benessere dei cittadin, messe a disposizione dai Comuni, dalle Unioni dei Comuni, dalla Regione e dallo Stato italiano, così come previsto dalle varie normative e regolamenti. Lo sportello, che si trova al piano rialzato del Palazzo Comunale, il cui Responsabile è il Dr. Pietro Basta, ha come punto di riferimento al pubblico il Coordinatore Amministrativo, Maria Cristina Niccolini, presente durante la settimana dal Lunedì al Venerdì (ore 9.00 – 13.00) con presenza pomeridiana anche nei giorni di Martedì e Giovedì (15.00 – 17.00) – Telefono: 0577 786024 – mc.niccolini@comune.piancastagnaio.si.it Tra i ruoli dell’Istruttore Amministrativo Niccolini, quello di aiutare i cittadini nell’iter burocratico relativo ad avvisi welfare comunali e quello di dare comunque informazioni allo sportello, quando l’istruttoria non è di competenza dell’Amministrazione Comunale. Tra gli avvisi e le opportunità in essere, quello relativo al “Bonus Asilo Nido”, confermato anche per il 2018. Dal 29 gennaio al 31 dicembre di quest’anno è già possibile richiedere il contributo per il pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati autorizzati e per forme di assistenza domiciliare. Vediamo i punti essenziali dell’avviso, invitando gli interessati a rivolgersi per gli approfondimenti e la presa in esame completa della normativa, negli orari indicati allo sportello “Funzione Sociale – Servizio di Prima Infanzia” del Comune
Bonus Asilo Nido 2018
Il bonus, dell’importo massimo di 1.000 euro, è destinato ai figli nati o adottati dal 1° gennaio 2016 ed è corrisposto dall’INPS su domanda del genitore.Come funziona il contributo
L’agevolazione per gli asili nido è stanziata in 11 rate mensili da 90,91 euro per ogni retta pagata e documentata. Per quanto riguarda le forme di assistenza presso la propria abitazione, invece, il bonus è riconosciuto in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. La somma di 1.000 euro, in questo caso, è erogata in un’unica soluzione direttamente al genitore richiedente. Può accedere al bonus il genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 che sia residente in Italia, con cittadinanza italiana o comunitaria. Il beneficio è valido anche per gli extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo o di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari e per i cittadini stranieri con status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.Quando e come inoltrare la domanda
La circolare INPS 29 gennaio 2018, n. 14 fornisce le istruzioni operative relative alla presentazione delle domande per usufruire delle agevolazioni. Il termine per la presentazione delle domande del bonus asilo nido e quelle per l’assistenza domiciliare scade il 31 dicembre 2018, se la dotazione finanziaria di 250 milioni di euro dovesse esaurirsi prima di questa scadenza, non sarà più possibile richiedere il bonus. Per maggiori informazioni è disponibile la Scheda Prestazione dedicata. La domanda può essere presentata online attraverso l’apposito servizio. In alternativa, si può fare la domanda tramite:- Contact center INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Vediamo ancor più nello specifico i requisiti e le cose da fare, attraverso la documentazione presente negli Uffici Comunali di Piancastagnaio
Bonus nido dal 29 gennaio
Nell’ambito degli interventi normativi a sostegno del reddito delle famiglie, l’articolo 1, comma 355, legge 11 dicembre 2016, n. 232 ha disposto che ai figli nati dal 1° gennaio 2016 spetta un contributo di massimo 1.000 euro, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. Il premio è corrisposto direttamente dall’INPS su domanda del genitore.A chi è rivolto
La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in possesso dei requisiti richiesti.Quanto spetta
Il bonus asilo nido viene erogato con cadenza mensile, parametrando l’importo massimo di 1.000 euro su 11 mensilità, per un importo massimo di 90,91 euro direttamente al beneficiario che ha sostenuto il pagamento, per ogni retta mensile pagata e documentata. Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta. Il premio asilo nido non è cumulabile con la detrazione prevista dall’art. 2, comma 6, legge 22 dicembre 2008 (detrazioni fiscali frequenza asili nido), a prescindere dal numero di mensilità percepite. Il bonus asilo nido non può essere fruito, inoltre, in mensilità coincidenti con quelle di fruizione dei benefici di cui all’art.1, commi 356 e 357, legge n. 232 del 11 dicembre 2016 (cosiddetto bonus infanzia). Il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione viene erogato dall’Istituto a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”. Nell’ambito di tale fattispecie l’Istituto eroga il bonus di 1.000 euro in un’unica soluzione direttamente al genitore richiedente. Il bonus richiesto, sia asilo nido che per forme di supporto presso la propria abitazione, può essere erogato, nel limite di spesa indicato (per il 2018 è di 250 milioni di euro), secondo l’ordine di presentazione della domanda online. Nel caso in cui, a seguito del numero delle domande presentate venga raggiunto il limite di spesa, l’INPS non prenderà in considerazione ulteriori domande. L’INPS provvede alla corresponsione del bonus nelle modalità di pagamento indicate dal richiedente nella domanda (bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN). L’utente che opta per l’accredito su un conto con IBAN è tenuto a presentare anche il modello SR163, a meno che tale modello non sia stato già presentato all’INPS in occasione di altre domande.Decadenza
Il richiedente deve confermare, all’atto dell’allegazione della documentazione a ogni mensilità l l’invarianza dei requisiti rispetto a quanto dichiarato nella domanda. L’erogazione del bonus decade in caso di perdita di uno dei requisiti di legge o di provvedimento negativo del giudice che determina il venir meno dell’affidamento preadottivo. L’INPS interrompe l’erogazione dell’assegno a partire dal mese successivo all’effettiva conoscenza di uno dei seguenti eventi che determinano decadenza:- perdita della cittadinanza;
- decesso del genitore richiedente;
- decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale;
- affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la domanda (affidamento del minore a terzi).
Requisiti
La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in possesso dei seguenti requisiti (circolare INPS 22 maggio 2017, n. 88):- cittadinanza italiana;
- cittadinanza UE;
- permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea; (art. 10, decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30);
- carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea (art. 17, d.lgs. 30/2007);
- status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
- residenza in Italia;
- relativamente al contributo asilo nido, il richiedente è il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta;
- relativamente al contributo per forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve coabitare con il figlio e avere dimora abituale nello stesso comune.
Quando fare domanda
A partire dalle 10 del 29 gennaio 2018 e fino alle 23,59 del 31 dicembre 2018 è possibile presentare domanda online attraverso il servizio dedicato.Come fare domanda
In sede di presentazione della domanda è necessario specificare l’evento per il quale si richiede il beneficio e precisamente:- pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (“Contributo asilo nido”). Va evidenziato che per “asili nido privati autorizzati” si intendono le strutture che abbiano ottenuto l’autorizzazione all’apertura e al funzionamento da parte dell’ente locale competente, a seguito della verifica del rispetto di tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionale e locale, ai fini dello svolgimento del servizio educativo di asilo nido. Sono, pertanto, escluse dal rimborso le spese sostenute per i servizi educativi integrativi all’asilo nido (ad esempio ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, ecc.);
- introduzione di forme assistenza domiciliare a favore dei bambini, di età inferiore a tre anni, affetti da gravi patologie croniche (“Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”).
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
- la denominazione e la partita iva dell’asilo nido;
- il codice fiscale del minore;
- il mese di riferimento;
- gli estremi del pagamento o la quietanza di pagamento;
- il nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.