Sovicille. Bimbo di tre anni si perde nel freddo a Rosia soccorso da una donna e dai Carabinieri

L’episodio nel pomeriggio di ieri. Il bimbo si era allontanato in abbigliamento leggero, a poche centinaia di metri dalla propria abitazione.  Tutto è bene quel che finisce bene e qui di bene ce n’è molto, perché poteva essere veramente una situazione veramente difficili e dai possibili risvolti drammatici. Nel pomeriggio di ieri, a Rosia (frazione di Sovicille vicino Siena), una donna che transitava  al volante della propria auto, ha notato la presenza di un bimbo di  tre anni, solo, intirizzito, vestito solo con una maglietta e una piccola felpa leggera, nonostante la giornata piuttosto fredda. La donna ha fermato l’auto e ha chiamato immediatamente i Carabinieri della Stazione di Sovicille che immediatamente hanno provveduto a inviare sul posto una pattuglia. Nel frattempo, faceva accomodare il piccolino nella propria auto per scaldarlo e, per tranquillizzarlo, lo ha fatto giocare coi balocchi della figlia che in quel momento era a scuola. Il bambino infreddolito non aveva un giubbotto e parlava appena in spagnolo, riuscendo però a comunicare solo il proprio nome, nonostante fosse molto sveglio e vivace. I Carabinieri, giunti velocemente sul posto, mentre cercavano di trarre qualche informazione dal bimbo per capire da dove provenisse, attratti dai lampeggianti delle auto di servizio dei militari, giungevano anche la madre e uno zio (fratello di lei) del bambino (sudamericani), che erano in casa nel momento in cui il piccolo era uscito e che non si erano inizialmente accorti di nulla e a cui è stato affidato il bimbo. Il piccolino, che sie era allontanato di poche centinaia di metri da casa, aveva rischiato però di poter essere investito da un’auto in transito oppure di finire in uno dei canali che delimitano i campi circostanti. In quel caso avrebbe davvero rischiato di morire dal freddo. Ulteriori accertamenti sono a cura della Stazione CC di Rosia.]]>

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