Cinigiano. Migranti: il vicesindaco Francesca Bianchi risponde al gruppo consiliare "Gente Comune"

“Barbagli strumentalizza la gestione dei migranti piegandola ai propri fini politici e autoreferenziali.”

“La gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo e protezione internazionale è stata fin dall’inizio improntata alla collaborazione e al dialogo con il territorio, soprattutto in riferimento alla dimensione lavorativa”. Così Francesca Bianchi, vicesindaco di Cinigiano e assessore alle politiche sociali risponde al quesito posto dal gruppo consiliare di opposizione “Gente Comune”. “Come molti hanno avuto modo di osservare – dichiara il vicesindaco Francesca Bianchi –  in tutti questi anni gestori e  attori pubblici e privati del territorio, hanno creato insieme le condizioni per una effettiva integrazione delle persone ospitate a Monticello. Oggi molti di questi migranti sono impiegati nel settore agricolo e forestale. Il Comune ha aderito allo Sprar perché fermamente convinto della necessità di lavorare su servizi di accoglienza, in modo trasparente ed efficace con l’obiettivo di favorire l’integrazione. L’avvio dello Sprar è previsto per i mesi prossimi e in questa fase saranno fatte e comunicate alla Prefettura tutte le dovute valutazioni”.

“Barbagli strumentalizza la gestione dei migranti piegandola ai propri fini politici e autoreferenziali – prosegue Francesca Bianchi – parla di un caos che non esiste, parla di cose che non conosce senza aver fatto prima le opportune verifiche, costringendo l’amministrazione comunale ad una replica punto per punto:

  • I requisisti strutturali per l’accoglienza degli anziani e dei richiedenti asilo sono differenti e fanno riferimento a norme diverse; ciò determina una diversa capacità ricettiva massima della struttura Casa Sollievo.
  • Nella struttura di Monticello non sono mai stati accolti 30 migranti come sostiene  il gruppo consiliare: attualmente sono presenti 20 ospiti come da accordo formale con la Prefettura; dall’avvio della gestione si sono avuti solo due casi in cui sono stati collocati nella struttura  22 ospiti, questo è avvenuto per emergenza, per un breve periodo e su richiesta della Prefettura.
  • Le comunicazioni relative alla presenza di ospiti in struttura sono costantemente e tempestivamente inviate alla stazione dei Carabinieri di Cinigiano;
  • nel caso in cui un ospite della struttura si allontani dal territorio o sia trasferito, la cooperativa provvede alla richiesta di cancellazione dalla convivenza anagrafica. Ed è nostra cura verificare la situazione presso gli uffici competenti per poi darne conto al Consiglio comunale;
  • il numero che riporta Barbagli  (2,5 ogni abitante) non è veritiero, perché lo Sprar indica un rapporto di 6 ogni 1000 abitanti. Questo significa che a Cinigiano toccherebbero 12 migranti, ma ne teniamo 20 autorizzati dalla Prefettura, perchè non creano problemi e perchè è previsto dallo stesso sistema di solidarietà tra Comuni dentro lo Sprar, che si basa sull’accoglienza diffusa ed equilibrata con i  territori di riferimento.

I migranti accolti a Cinigiano sono impegnati in lavori socialmente utili come volontari, e ad oggi, non ci sono segnalazioni da parte degli abitanti su problemi di convivenza”.


Fonti. Comunicato stampa – Comune di Cinigiano del 23/02/2018

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