Amiata. Richiesta di trasferimento da parte di quattro medici dall'Ospedale di Abbadia, Vagaggini: "Intervenire immediatamente a salvaguardia dei cittadini"

Il sindaco di Piancastagnaio e Presidente dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia fortemente preoccupato per la situazione: “Quali sono i referenti che dovranno  prendere e mettere mano a una situazione di questo tipo? Dov’è il Presidente della Commissione Sanità in Regione Stefano Scaramelli? Dove sono gli altri interlocutori?” “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur” (Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata), ovvero meglio agire che discutere.” E’ con questa famosa locuzione latina ripresa da Tito Livio aggiunta al motivo della citazione, che il Sindaco di Piancastagnaio, nonché Presidente dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, Luigi Vagaggini, commenta, con forte spirito di preoccupazione, la notizia che quattro medici del Presidio Ospedaliero di Abbadia San Salvatore abbiano chiesto il trasferimento verso altre sedi. “Come Sindaco di Piancastagnaio e Presidente dell’Unione, ho saputo con certezza che quattro storici medici dell’Ospedale di Abbadia San Salvatore abbiano chiesto un trasferimento.  Mi domando: “Cosa succederà al presidio ospedaliero?”; “Mancherà la funzionalità con il trasferimento di questi quattro medici?” Sono domande che con grande preoccupazione sia da Sindaco, che da cittadino e paziente, mi pongo e me lo domando anche per tutta la cittadinanza dell’Amiata e il territorio limitrofo.” “Cosa si sta facendo per capire le ragioni – continua a domandarsi Vagaggini – e per ovviare a un problema che in qualche maniera eclatante sta esplodendo? Quali sono i referenti che dovranno  prendere e mettere mano a una situazione di questo tipo? Dov’è il Presidente della Commissione Sanità in Regione Stefano Scaramelli? Dove sono gli altri interlocutori?” Il sindaco di Piancastagnaio con forte voce dichiara queste cose e denuncia uno stato di fatto. “Bisogna intervenire immediatamente per cercare di salvaguardare il presidio ospedaliero che è una garanzia per l’Amiata e l’intero territorio.”