Abbadia S. Salvatore. "L’ampliamento della discarica Poggio alla Billa non va fatto, un’altra politica per i rifiuti è possibile."

Amiatanews (Marco Conti): Abbadia S. Salvatore 01/06/2018 Dopo il “no” di alcuni giorni fa da parte della Regione circa l’ampliamento della discarica, Movimento di Cittadinanza e Lista civica Abbadia Futura, chiedono al Sindaco Tondi un cambiamento radicale di rotta

Dopo la scelta della Regione dello scorso 25 Maggio che, con decreto di adozione n° 8105 ha sostanzialmente fatto decadere la procedura di VIA presentata da Siena Ambiente relativamente l’ampliamento dell’attuale discarica di Poggio alla Billa (definito dalla stessa società un rinvio di natura tecnica), Movimento di Cittadinanza e Lista civica Abbadia Futura, chiedono al Sindaco Tondi un cambiamento radicale di rotta anche in virtù delle ultime dichiarazioni del Presidente Enrico Rossi circa il raggiungimento del 75% di raccolta differenziata entro il 2023

«Il giorno 25 maggio u.s. la Regione Toscana, con decreto di adozione n° 8105 ha disposto l’archiviazione, nonché il “non rilascio del provvedimento autorizzativo” per il progetto di ampliamento della discarica esistente in località Poggio alla Billa nel comune di Abbadia San Salvatore, facendo decadere la procedura della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dello stesso progetto – si legge in una comunicazione a firma Movimento di Cittadinanza e Lista civica Abbadia Futura – . Ciò a seguito della non presentazione da parte di Siena Ambiente delle integrazioni richieste dagli organi competenti della procedura VIA, in particolare dalla Soprintendenza Archeologica e delle Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo e dalla Unione dei Comuni dell’Amiata e Val d’Orcia. In sostanza il progetto di ampliamento è stato archiviato e non è a oggi più operante. È vero che Siena Ambiente si è affrettata a dichiarare che è solo un “rinvio tecnico” e che ripresenterà, forse a breve, una nuova richiesta di autorizzazione alla Regione Toscana, con l’avvio di una nuova VIA, ma crediamo che non sfugga a nessuno l’importanza che oggi tale procedura sia archiviata e ferma, lasciando quindi spazio e tempo a una riflessione più attenta sulla utilità dell’ampliamento (da 350.000 metri cubi attuali a ben 750.000) della nostra discarica comunale.» «Ai forti dubbi e contrarietà che noi comitati ambientalisti e lista civica avevamo espresso anche nella assemblea pubblica dell’11 aprile us al Centro Giovani di Abbadia – continua la nota diramata questa sera – , si sono aggiunte in questi giorni le dichiarazioni che il Presidente Rossi ha fatto ufficialmente al Consiglio Regionale (a seguito della bocciatura del Consiglio di Stato del progetto per l’inceneritore fiorentino di “Case Passerini”), il quale ha affermato che “occorre fare un nuovo piano regionale dei rifiuti, che punti all’obiettivo di una raccolta differenziata in Toscana al 75% entro il 2023”. Un nuovo piano regionale mirato alla riduzione al minimo dell’utilizzo non solo degli inceneritori, ma anche delle discariche. Nuove politiche sui Rifiuti, che avevano sempre sostenuto i comitati ambientalisti di tutta la Toscana e anche noi, contrariamente al nostro Sindaco e ai suoi ubbidienti assessori e consiglieri di maggioranza, i quali avevano tout court sposato in pieno il Progetto di Siena Ambiente, senza porsi minimamente il problema di una diversa strategia che evitasse tale ampliamento «Alla luce della svolta radicale, che punta alla economia circolare sul tema Rifiuti, proposta dal Presidente Rossi, occorre bloccare da subito ogni autorizzazione non solo tecnica, ma anche politica sull’eventuale nuovo progetto di Siena Ambiente, con una richiesta precisa alla Regione e aprendo con Rossi un confronto di merito sul nuovo Piano regionale dei Rifiuti, che ha annunciato per la fine dell’estate, al fine di prevedere la eliminazione  dell’ampliamento della discarica di Poggio alla Billa, poiché  non più necessaria al nuovo modello  che ha, come obiettivo primario, l’innalzamento della raccolta differenziata (75%) e progetti di riciclo e riuso dei rifiuti,  che oltre a migliorare la qualità dell’ambiente, creeranno maggiore nuova occupazione. » «È d’accordo il Sindaco Tondi  – ci si domanda nel documento – di operare verso la Regione in questo senso o intende ancora sposare in toto l’ampliamento della discarica, purché giungano nelle casse comunali un po’ di soldi? Resta comunque la nostra richiesta che prima di ogni decisione definitiva la questione venga sottoposta a referendum popolare consultivo.]]>

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