Pitigliano. I 500 anni della Fiera del 29 Settembre

La fiera si terrà Sabato 29 settembre e sarà preceduta venerdì 28 settembre, ore 17 e 30, dalla presentazione del libro di Angelo Biondi “Cinquecento anni (1518-2018). Della fiera del 29 a Pitigliano e la Chiesa di San Michele Arcangelo.

Sabato 29 settembre appuntamento a Pitigliano, dalla mattina al tardo pomeriggio, con la tradizionale “Fiera del 29”, che quest’anno celebra un anniversario importante: i suoi 500 anni di vita. Per l’occasione è prevista la sfilata del corteo storico. La fiera sarà preceduta venerdì 28 settembre, alle 17 e 30, dalla presentazione del libro  scritto dal professor Angelo Biondi “Cinquecento anni (1518-2018) della fiera a Pitigliano e la Chiesa di San Michele Arcangelo”.

Aperta dal sabato mattina fino al tardo pomeriggio, la fiera si terrà nella zona del mercato, e nelle vie limitrofe. Alle ore 10 e 30, dalla chiesa di San Michele partirà il corteo storico rinascimentale dell’associazione Rinascimento di Pitigliano, preceduto dai tamburini. Il corteo percorrerà tutta l’area fieristica con un banditore che a intervalli leggerà l’antico bando di istituzione della fiera nel 1518. Seguiranno nel pomeriggio altri interventi a cura del corteo. Tra i banchi della fiera presenti anche prodotti tipici locali e l’artigianato. L’evento è organizzato dal Comune di Pitigliano. “A Pitigliano e nel suo circondario – spiega il professor Angelo Biondi –  è ben nota la fiera annuale che si svolge il 29 settembre, conosciuta da tutti come la Fiera del 29.  Questa fiera ha radici molto antiche e quest’anno celebra i suoi 500 anni: infatti, fu istituita dal conte Ludovico Orsini nel 1518. Così si qualifica tra le fiere tradizionali più antiche in Toscana e come la più antica in Maremma”. “Agli inizi la fiera di Pitigliano, che era di merci e bestiame, si teneva intorno alla ricorrenza dell’Assunta (15 agosto) – prosegue Angelo Biondi – ma verso la fine del ‘600 si fissò al 29 settembre grazie alla Confraternita dei Faccendieri, piccoli imprenditori di campagna. Essi restaurarono la chiesetta abbandonata di S.Rocco fuori dell’abitato e la intitolarono al loro protettore S.Michele Arcangelo, la cui festa era il 29 settembre, data di inizio della vendemmia. Così vennero a  coincidere la fiera e la festa di S.Michele con indubbio beneficio per ambedue; i Faccendieri organizzavano varie manifestazioni con divertimenti tipici dell’epoca e dopo una Santa Messa solenne, effettuavano una processione con la bella statua dell’Arcangelo fino alla Chiesa Collegiata di S.Pietro.Pitigliano_Chiesa_di_San_Michele_01Sebbene le riforme illuministiche di Pietro Leopoldo di Lorena abbiano soppresso nel 1785 le confraternite, compresa quella dei Faccendieri, la Fiera del 29 mantenne la sua esistenza anche nell’Ottocento e nel Novecento, continuando ad attirare a Pitigliano molta gente dai paesi dalla Maremma e dall’Amiata, dal Senese e dallo Stato Pontificio. Essa si svolgeva nel centro storico finché di recente è stata spostata nella parte nuova di Pitigliano. La chiesetta di S.Michele invece ha attraversato varie vicissitudini: fu usata come luogo di sepoltura, diventando il cimitero di Pitigliano fino al 1840; ebbe vari interventi di restauro e più recentemente è stata adibita ad usi profani; dopo il suo recupero, l’Amministrazione Comunale l’ha destinata ad iniziative culturali e sociali. E’ dunque ragionevole che la chiesetta di San Michele sia il punto di riferimento della celebrazione del 500° Anniversario della Fiera. La presentazione del libro venerdì 28 è organizzata con la collaborazione del Rotary Club di Pitigliano-Sorano-Manciano e della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC) ONLUS”.


Fonti. Comunicato Stampa Comune 26/09/2018]]>

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