Nell’ambito del 20° anniversario del concorso Penne Sconosciute. La mostra dal 22 al 5 Novembre alla Rocca Senese-Aldobrandesca, è anche un’opportunità per chi giungerà nel centro amiatino nei giorni del Crastatone (31 Ottobre – 4 Novembre) Nell’ambito della 20° anniversario di Penne Sconosciute, il concorso nazionale di giornalismo scolastico organizzato dall’Associazione OSA (Operatori Scolastici Amiata) in collaborazione con il Comune di Piancastagnaio (SI) e la rivista per la scuola “Okay!”, si terrà, presso la Rocca di Piancastagnaio, dal 22 al 5 Novembre p.v. (ingresso gratuito), la mostra “Gianni e Pierino – La Scuola di lettera a una professoressa”. Si tratta di un percorso di ben 32 pannelli, una raccolta di foto, documenti e testimonianze che illustrano lo stile pedagogico e le battaglie civili e sociali di don Lorenzo e della sua scuola. Sarà possibile prendere visione e comprendere immagini originali provenienti dagli archivi della Fondazione Don Lorenzo Milani e da privati, oltre a stralci del libro corredato da riflessioni sull’attualità del testo. La mostra prende in prestito in parte del titolo, il famoso libro “Lettera a una professoressa”, scritto nel 1967 da Don Lorenzo Milani (già malato) e i ragazzi della sua famosa scuola di Birbiana, canonica del Mugello. Un luogo di sole 40 anime, sperduto nella parte toscana dell’Appennino Tosco Emiliano, senza strada, luce e acqua dove l’esiliato don Milani, giunse nel dicembre del 1954 in un percorso interiore e sociale rivoluzionario ben noto che vi lasciamo nel racconto del Prof Lauro Seriacopi Fondazione Don Lorenzo Milani e Presidente di OSA (anno 2016). “Lettera a una professoressa” ha lasciato segni profondi nella cultura e nella società, nonostante travisamenti e strumentalizzazioni. Frutto di una scrittura collettiva sostenuta da un imponente lavoro preparatorio e di cesello linguistico, questo libro-icona rivendica il diritto allo studio di fronte a una realtà scolastica che riproduceva ferocemente le diseguaglianze sociali. E ancora oggi rivolge alla classe docente il suo appassionato appello morale e civile, il rivoluzionario messaggio di un sacerdote convinto che un maestro amante del vero e del giusto può cambiare il mondo. (fonte ibs.it) “Gianni e Pierino”, anche loro nel titolo della mostra, figure quasi simboli dell’impegno e la lotta del sacerdote: il primo, Gianni, scartato; il secondo Pierino, di famiglia benestante. L’amiatino santafiorese Padre Ernesto Balducci ebbe a dire: “Pierino è il ragazzo integrato. È quello che sa tutto, perché a scuola, dopo che a casa… vive di una cultura omogenea e quindi ha ottimi voti, successo e carriera. Gianni è un reietto, è un bocciato, però non è che non ha una sua cultura. Ha una sua cultura, solo che essa non è omologata. Il pericolo della scuola è di far sì che Gianni diventi Pierino. E noi non facciamo che questo, praticamente. Di un ragazzo discolo, riottoso, caratteriale noi, con grande sapienza, sappiamo fare un ragazzo normale. Non so se questo è un esito auspicabile” La mostra sarà aperta dal 22 Ottobre al 4 Novembre, in concomitanza dei giorni della 20^ edizione di Penne Sconosciute (25 -26-27-28 Ottobre) e della 52^ edizione del “Crastatone”, la festa dedicata alla castagna più attesa dell’Amiata (dal 31 Ottobre al 4 Novembre)
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