Amiata. Geotermia: le imprese amiatine si mobilitano contro la bozza di decreto del Governo

“La geotermia è energia rinnovabile”.  Gli imprenditori alla manifestazione del 1° Dicembre, pronti a organizzarne una sull’Amiata e far arrivare la protesta sino a Roma “per lo sviluppo e la difesa delle comunità.” Imprenditori dell’Amiata aderiscono alla manifestazione pubblica che si terrà Sabato 1° Dicembre p.v.  Larderello, promossa dai Comuni e dai cittadini per esprimere il proprio dissenso e preoccupazione riguardo l’esclusione della geotermia dagli incentivi pubblici per le energie rinnovabili. Attraverso una nota stampa diffusa pochi minuti fa, gli imprenditori denunciano con forza la loro contrarietà a quanto previsto dal Decreto FER  e si dichiarano pronti a organizzarne una manifestazione simile anche sull’Amiata e a mobilitarsi per portare la protesta sino a Roma. Di seguito la nota stampa firmata in calce *

La vita è una cosa seria, la sua difesa non può essere delegata ad analisi superficiali, affermazioni ideologiche preconcette, modelli di sviluppo improvvisati. Le comunità dell’Amiata hanno un legame profondo con questo territorio, non è un rapporto superficiale, per molti di noi vivere quassù è una scelta di appartenenza. Nei nostri paesi hanno vissuto generazioni lavorando duramente e sostenendo un’economia difficile legata alle risorse naturali di superficie e del sottosuolo. La geotermia è importante per l’Amiata perché può offrire un futuro ai nostri figli. E’ una risorsa e un’opportunità insostituibile anche per il buon funzionamento dei servizi montani perché è parte del tessuto economico, produttivo, sociale e culturale dei nostri territori, e anche se le prime attività risalgono alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso rappresenta uno dei motori per decine di imprese locali. Proprio perché pensiamo al futuro e alle giovani generazioni abbiamo, da sempre, richiesto più ambiente e più lavoro. L’insediamento dell’industria geotermica è stato vigilato costantemente, chiedendo il monitoraggio costante delle emissioni e la costruzione di centrali sempre più sicure. Noi vogliamo vivere bene sull’Amiata e siamo al fianco della Regione Toscana negli studi effettuati per l’individuazione delle aree non vocate e per il controllo sul conferimento di nuovi permessi di ricerca. Lo sviluppo sostenibile della coltivazione geotermica, che attualmente vede in Toscana l’unica avanguardia nazionale per la produzione di energia elettrica, è possibile  ed è proprio l’Amiata a dimostrarlo. Non si può pensare, infatti, all’Amiata come un’isola senza geotermia e senza imprese, un giardino ideale dell’Eden che tragga le sue risorse soltanto dal turismo e dall’agricoltura. Non è un modello di vita che regge. Lo schema di Decreto Ministeriale varato dal Governo esclude l’energia geotermica dalle risorse rinnovabili. Non è una regolamentazione è un taglio. Gli effetti sarebbero disastrosi e, in parte, si stanno già vedendo con un rallentamento degli investimenti causato da questa incertezza che già nei primi 9 mesi del 2018 hanno provocato un -8%. Una decisione di questo tipo penalizzerebbe fortemente il territorio toscano, che, attraverso l’energia geotermica, rinnovabile e inesauribile, copre oltre il 30% della produzione elettrica regionale e occupa circa 1700 addetti tra diretti e indotto. Per l’Amiata sarebbe una vera sciagura che determinerebbe un rapido declino della nostra area e, soprattutto, il collasso del sistema d’imprese locali che oggi sono insediate nella montagna e vivono, danno lavoro,  nonostante le gravi carenze infrastrutturali. Noi vogliamo sviluppo non recessione, uno sviluppo che si prevede, tra l’altro, negli anni 2020-2030 porterebbe a 800 milioni di euro di investimenti in geotermia, accompagnati da 700 unità di lavoro in più e 200 milioni di euro in valore aggiunto, oltre a guadagni netti per le casse pubbliche: 30 milioni di euro aggiuntivi di gettito fiscale. Gli imprenditori dell’Amiata richiedono che il Governo riveda le sue posizioni prendendo esempio anche dal lavoro fatto dalla Regione Toscana e da quanto stabilito nella proposta di Legge regionale in elaborazione. *Geo Amiata, Silva, Dondolini F., Edilmonte, Bramerini F., CR, Termoaccadueo, CTM, CAS, Rossi Marcello,  Genius, Boscaglia, Rosati G., Amiata Clim, Vichi A., Elettrica Cappelletti, Ciaffarafà T., Monte Cetona, Alfa Impianti, Vichi Marcello

Fonti. Comunicato stampa del 27/11/2018]]>

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