Castiglione d’Orcia. Una nuova petizione per uno sportello bancario

Amiatanews (Daniele Palmieri): Castiglione d’Orcia 21/02/2019
Gli abitanti sono costretti a percorrere almeno dieci chilometri di strada non agevole per recarsi a San Quirico d’Orcia o al Vivo

I Castiglionesi non si rassegnano all’idea di non avere più un loro sportello bancario, dovendo percorrere almeno dieci chilometri per recarsi a quello più vicino di San Quirico d’Orcia o, in alternativa, a Vivo d’Orcia.
Il circolo culturale “Il Vecchietta”, del quale è principale animatore il dottor Arturo Dinetti, supportato da altri concittadini, si è fatto nuovamente promotore di una petizione popolare, che, al termine della raccolta firme, sarà consegnata o inviata rispettivamente al Presidente della Regione Toscana, al Prefetto e al Presidente della Provincia di Siena, ai parlamentari del Partito Democratico eletti nel territorio, onorevoli Pier Carlo Padoan e Susanna Cenni, oltre, naturalmente, al sindaco castiglionese, Claudio Galletti.
Nelle premesse del documento, viene ricordato che “per giochi puramente politici nel 2013 fu chiusa la filiale della banca CRAS-Credito Cooperativo che pure, per ammissione degli stessi dirigenti di quell’istituto di credito, registrava chiusure economiche in attivo” e che successivamente anche lo sportello del Monte dei Paschi di Siena è stato chiuso, lasciando il capoluogo comunale sprovvisto di questo importante servizio. Proseguendo, viene ricordato come una parte consistente della popolazione sia costituita da persone anziane che hanno per un verso difficoltà a spostarsi fisicamente per svolgere le operazioni bancarie e, dall’altro, comprensibili problemi a usufruire dei servizi tramite sistemi informatici. A ciò deve aggiungersi che il servizio pubblico verso San Quirico, garantisce una sola corsa in andata, al mattino, e una, al ritorno, di pomeriggio.
I firmatari ricordano alle Autorità in indirizzo che Castiglione d’Orcia è stato riconosciuto sito patrimonio dell’Unesco, ha conosciuto e sta conoscendo, un minimo risveglio in tema di attività commerciali e turistiche, che dovrebbero essere incoraggiate e sostenute anche con la presenza di servizi come quelli bancari, la cui chiusura, al contrario, è “lesiva dello sviluppo e della stessa fruibilità di un territorio, già di per se periferico e penalizzato”.
Con amarezza viene osservato come sia ben diverso il disagio provocato dalla chiusura di uno sportello bancario in una città, dove quello stesso Istituto ne ha altri, rispetto ad una realtà minore, dove quello chiuso era l’unico esistente. Con amarezza, rabbia e più di una punta d’orgoglio i sottoscrittori – a nome dell’intera popolazione locale – chiedono a quanti ricoprono ruoli e ne hanno, responsabilità politiche e istituzionali, di adoperarsi affinché sia posto rimedio “rispetto ad un atto arbitrario ed irragionevole, incurante dei disagi causati ad un territorio ed ai suoi abitanti”.
Infine, c’è la disponibilità a essere ricevuti per “esporre la situazione creatasi a cui – per non scomparire – non vogliamo e non possiamo arrenderci”.
Il testo per la petizione è disponibile in forma cartacea presso due attività commerciali (“La bottega di Marione” e “Alimentari Bonucci”), ma si trova anche sulla pagina Facebook “Sei di Castiglioni se…” dove può avvenire una sorta di sottoscrizione virtuale indicando cognome, nome e luogo di attuale residenza dei firmatari.

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