Amiatanews (Marco Conti): Amiata 22/03/2019
Domani la partenza del corteo è prevista alle 15.30 da Piazza della Repubblica (Esedra)
Dopo la partecipazione alla manifestazione “Friday for future”, SOS Geotermia – Rete NoGESI, sarà nuovamente a Roma domani, Sabato 23 Marzo, per partecipare alla “Marcia per il clima contro le grandi opere inutili e la devastazione ambientale” e contro la geotermia speculativa e inquinante (concentrazione alle 14 e partenza alle 15.30 – Piazza della Repubblica detta anche Pazza Esedra – zona Stazione Termini).
Una presenza, quella dei comitati schierati da anni sostanzialmente contro la geotermia ad alta e media entalpia, con qualche spiraglio verso la bassa, che anticipa di pochi giorni quella del 27 Marzo, quando è previsto l’incontro da parte di una delegazione dei Sindaci dei Comuni geotermici presso la sede del Mise a Roma per discutere degli incentivi esclusi dal DM FER1 e del DM FER2, ancora “dubbioso” in tal senso.
“Numerosi passi in avanti sono stati compiuti contro la geotermia elettrica speculativa e inquinante – scrivono SOS Geotermia – Rete NoGESI ripercorrendo le proprie attività a contrasto dell’attuale sviluippo energetico – Nell’Umbria, a Castel Giorgio, dopo 8 anni di resistenza dei comitati sostenuti da 45 sindaci del territorio umbro-laziale la vicenda della geotermia è da alcuni mesi all’esame del Consiglio dei Ministri. Nel Lazio per la seconda volta il Consiglio Regionale ha deliberato la “moratoria geotermica” in attesa della elaborazione- a cura della Università di Roma 3- delle carte idro-geo-termiche per la geotermia a bassa, media ed alta entalpia. Tale carta è stata consegnata alla fine dell’anno, ma non è stata ancora approvata dalla Giunta Regionale. Comunque la “moratoria” scadrà i primi di aprile 2019 e quindi è necessario riprendere la mobilitazione.”
“In Toscana il Consiglio Regionale ha varato il 30 gennaio 2019 una nuova legge sulla geotermia, finalizzata possibilmente a prendere gli “incentivi”, ancora in discussione da parte del MISE – prosegue la nota – . In preparazione di ciò il Consiglio Regionale – su richiesta della Rete Nazionale e dei gruppi di opposizione ha audito i maggiori esperti in tema di geotermia che hanno sostenuto come le norme contenute nella legge sono limitate e inadeguate per la mancanza dei limiti alle emissioni di molti inquinanti, mancanti dell’obbligo della misurazione in continuo degli inquinanti in uscita dagli impianti e superate nelle tecnologie ammesse, che sono le più inquinanti oggi esistenti. Ma ben 30 sindaci su 51 interpellati dalla Regione Toscana in occasione delle “aree non idonee alla geotermia (cosiddette ANI) hanno dichiarato che i territori amministrati da loro sono da considerare anti-geotermici. Nonostante i lucrosi incentivi forniti alla amministrazioni comunali si fa strada anche in Toscana, l’unica regione allo stato che sfrutta la geotermia, che la geotermia non comporta ricchezza, ma solo inquinamento e problemi di salute tra i cittadini. Con questi sindaci è iniziato un lavoro di coinvolgimento, tenendo conto delle prossime elezioni amministrative.”
“Se questa è la situazione nei territori la Manifestazione di Roma del 23 marzo è una occasione per mostrare la vitalità del movimento anti-geotermico, all’interno del più generale movimento contro le grandi opere, la distruzione del Pianeta.” – concludono SOS Geotermia – Rete No GeSI
Foto di copertina: Veronica di Benedetto Montaccini