Abbadia S. Salvatore. Riportare le scuole in centro: mozione di “Abbadia in Comune”

Amiatanews (Marco Conti): Abbadia S. Salvatore 10/07/2019
Il problema continua ad animare da un decennio il dibattito pubblico

Divise durante la campagna elettore, le liste di opposizione all’interno del Consiglio Comunale di Abbadia S. Salvatore, si ritrovano in qualche modo unite, entrambe contrarie e fortemente dubbiose verso il trasferimento definitivo delle scuole primarie e secondarie, sede della Direzione Didattica (foto di copertina), da Via della Pace all’area ex INDENI, deciso nel tempo dalle Amministrazioni Comunali, ove, quella di oggi, vede Fabrizio Tondi Sindaco per il secondo mandato consecutivo (lista Obiettivo Abbadia).    

Dopo quelli di “Abbadia Futura”, infatti, anche rappresentanti in Consiglio Comunale della lista “Abbadia in Comune”, Francesca Bruna Baiocchi e Francesca Romani, hanno espresso la propria contrarietà alla realizzazione definitiva di un polo scolastico per le scuole primarie e secondarie di primo grado, in un’area periferica rispetto alla precedente, situata nel centro del paese amiatino. Un’operazione, come indicato dalle due esponenti, dal costo complessivo di 6.400.000 Euro per una prospettiva prospettiva che comporterebbe, sempre secondo le due consigliere comunali, anche problematiche in termini logistici legate a viabilità, ai collegamenti e ai servizi.
Per questo e altro, le due esponenti di opposizione, hanno presentato, lo scorso 6 luglio, una mozione ove si richiede di inserire la questione all’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale, chiedendo una serie di impegni al Sindaco Tondi.
Baiocchi e Romani, “pur consapevoli dei problemi reali di riutilizzo della vecchia struttura”, ribadiscono “che la collocazione ai margini del centro abitato, qual è quella ad oggi individuata, non sia quella ottimale”. Da qui l’idea di indire, a norma del Codice degli appalti, “un concorso di idee che prospetti anche soluzioni diverse”. Le due rappresentanti di Abbadia in Comune chiedono di indire “un dibattito pubblico, secondo legge, sulla scelta” e, se questa 
cadesse comunque su via Hamman, di dotare l’area, prima dello spostamento, dei servizi necessari, dalla viabilità alla palestra. Inoltre, si ritiene che affrontare  “il problema ‘scuole’ non può essere disgiunto dalla pianificazione sul destino dell’area di via della Pace”.

Ricordiamo brevemente, che, il trasferimento delle scuole, parte da lontano, dal 2009 (Amministrazione Avanzati 2009-2014), quando il Comune, aderendo al programma regionale di riduzione del rischio sismico, svolse indagini sull’edificio di Via della Pace, che ospitava la Scuola Media, la Scuola Elementare, la Mensa e il Refettorio. I risultati diedero esito negativo e da lì il trasferimento nell’ex Centro di Formazione Professionale, situato nella zona prospiciente l’area mineraria, lungo la SP 81 – Vetta Amiata, divenuta sede delle scuole attraverso il recupero di edifici esistenti e la costruzione di nuovi spazi (foto in calce all’articolo). Scelta confermata anche dall’ultima Amministrazione (2014-2019) con, appunto, Sindaco Fabrizio Tondi. 

La posizione assunta dalle due consigliere, è quella resa nota durante la recente campagna elettorale, con la proposta di intervenire sul vecchio stabile di Via della Pace, rendendolo di nuovo in grado di ospitare le scuole medie ed elementari, anche in virtù di un calcolo costi-benefici che, stando a quelli indicati nei documenti consultati da Abbadia in Comune, vedono per la realizzazione completa del nuovo polo formativo una spesa totale di 6.400.000 Euro (tre stralci con interventi di demolizione, ristrutturazione, adeguamento, servizi e parcheggi pari a 5.365.000 Euro e la costruzione ex novo di una palestra pari a 1.035.000 Euro)  mentre, stando a un calcolo del 2010 (da attualizzare), sarebbero necessari 3.500.000 Euro per il consolidamento statico dell’edificio di Via della Pace per gli esistenti 4000 mq, così come previsto dalla normativa. 

Nella mozione, Abbadia in Comune, impegna il Sindaco su quattro punti:
1) attualizzare il costo di un eventuale riutilizzo, anche parziale, dell’edificio delle ex-scuole di Via della Pace;
2) a indire una procedura di concorso di idee, ai sensi del Codice degli appalti vigente, che valuti dai punti di vista tecnico e finanziario diverse opzioni per la realizzazione della scuola primaria e secondaria di primo grado, anche per localizzazioni diverse dalle attuali;
3) laddove l’esito del concorso confermasse la localizzazione di Via Hamman:
   (a) rivedere la prevista Cronologia degli stralci indicati nel Progetto preliminare esistente, posponendo la realizzazione delle aule al completamento dei servizi (viabilità, parcheggi, autobus a servizio non dei soli alunni, strutture di servizio, a cominciare dalla palestra);
   (b) proporre al Consiglio comunale una nuova destinazione d’uso dell’area delle ex-scuole di Via della Pace, corredata di un progetto di fattibilità tecnica e finanziaria
4) a indire, qualunque sia la scelta, su iniziativa dell’Amministrazione, l’istituto di partecipazione c.d. “dibattito pubblico”

 

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