Amiatanews: Piancastagnaio 18/07/2019
Il primo cittadino commenta la scelta di affidare al grande fumettista e vignettista il Palio del 40ennio
Come già pubblicato questa mattina, sarà Sergio Staino a realizzare il Palio di Piancastagnaio che andrà alla Contrada che vincerà la corsa del 18 Agosto p.v., momento culmine dei festeggiamenti dedicati alla Madonna di San Pietro (leggi qui articolo –>)
Un Palio del resto molto atteso, che cade nel quarantesimo anno da quando la sentita festa pianese venne ripresa nel 1979, dopo una forzata interruzione avvenuta nei primi anni ’60.
Un Palio del resto molto atteso, che cade nel quarantesimo anno da quando la sentita festa pianese venne ripresa nel 1979, dopo una forzata interruzione avvenuta nei primi anni ’60.
Il Sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini, ha voluto ricordare con convinzione e soddisfazione le origini della scelta, che, ancora una volta, è ricaduta su un artista di alto spessore, toscano, legato alla terra di Piancastagnaio. Sergio Staino, infatti, nacque proprio qui, nel paese amiatino nel giugno 1940, quando il babbo Giovanni era aggregato alla locale stazione dei Carabinieri; a Piancastagnaio passò i primi quattro anni, prima di trasferirsi in quel di Firenze dove iniziò la sua importante carriera di grande fumettista, vignettista e regista.
“Sin dal mio insediamento come Sindaco di Piancastagnaio nel 2014 ho sempre voluto affidare la realizzazione del cencio ad artisti di grande spessore che fossero in grado di dare ulteriore risalto alla bellissima festa che è il Palio pianese – ha dichiarato oggi Luigi Vagaggini – . L’idea di chiedere a Sergio Staino di dipingere il Palio del quarantennale è nata durante una cena in occasione dell’ultimo Crastatone; un’idea che subito mi ha convinto per l’innegabile “valore” dell’artista in questione e che, grazie anche all’aiuto dell’amico Ugo Quattrini, si è potuta facilmente realizzare”.
“Certo, affidare un’opera di carattere religioso ad un ateo convinto come Staino mi è subito sembrata una scommessa, ma l’estrema disponibilità e l’attaccamento alla terra natale manifestata da Sergio mi hanno fatto accettare questa ulteriore sfida che, sono sicuro, regalerà alle Contrade pianesi un’opera di grande valore religioso, artistico ed umano, visto il contenuto intimo che rispecchia”, ha concluso il primo cittadino di Piancastagnaio.
“Sin dal mio insediamento come Sindaco di Piancastagnaio nel 2014 ho sempre voluto affidare la realizzazione del cencio ad artisti di grande spessore che fossero in grado di dare ulteriore risalto alla bellissima festa che è il Palio pianese – ha dichiarato oggi Luigi Vagaggini – . L’idea di chiedere a Sergio Staino di dipingere il Palio del quarantennale è nata durante una cena in occasione dell’ultimo Crastatone; un’idea che subito mi ha convinto per l’innegabile “valore” dell’artista in questione e che, grazie anche all’aiuto dell’amico Ugo Quattrini, si è potuta facilmente realizzare”.
“Certo, affidare un’opera di carattere religioso ad un ateo convinto come Staino mi è subito sembrata una scommessa, ma l’estrema disponibilità e l’attaccamento alla terra natale manifestata da Sergio mi hanno fatto accettare questa ulteriore sfida che, sono sicuro, regalerà alle Contrade pianesi un’opera di grande valore religioso, artistico ed umano, visto il contenuto intimo che rispecchia”, ha concluso il primo cittadino di Piancastagnaio.
Staino è sicuramente una sintesi di molti valori intrinsechi nella festa pianese dove credo, devozione, laicità e ateismo vanno ad incontrarsi, come a dipingere l’anima cruda ma allo stesso nobile della gente di queste parti.
Proprio le parole di Sergio Staino, crediamo ci dicono molto su questo aspetto: «Oggi alle soglie degli ottant’anni sono grato al mio paese che offrendomi di disegnare il palio di quest’anno mi dà la possibilità di ritornare a quei giorni e rivivere quelle emozioni. Mi diverte l’idea di un vecchio comunista pieno di errori e di dubbi ma sempre fortemente laico da esser persino nominato presidente onorario dell’Unione Atei italiani, che si mette a disegnare una madonna, la Madonna di San Pietro, dolce, sorridente, e con un bimbo felice e gioioso che agita (oddìo, no!) una matita».
Proprio le parole di Sergio Staino, crediamo ci dicono molto su questo aspetto: «Oggi alle soglie degli ottant’anni sono grato al mio paese che offrendomi di disegnare il palio di quest’anno mi dà la possibilità di ritornare a quei giorni e rivivere quelle emozioni. Mi diverte l’idea di un vecchio comunista pieno di errori e di dubbi ma sempre fortemente laico da esser persino nominato presidente onorario dell’Unione Atei italiani, che si mette a disegnare una madonna, la Madonna di San Pietro, dolce, sorridente, e con un bimbo felice e gioioso che agita (oddìo, no!) una matita».
Si attende ora la sua opera che verrà svelata, come da cerimoniale, nel tardo pomeriggio del prossimo 10 Agosto; sarà comunque l’ennesimo regalo per la Contrada vincitrice, per tutta la comunità e per lo stesso Staino che continua ad avere Piancastagnaio nel cuore.