Amiatanews: Acquapendente 24/08/2019
Una mostra al Chiostro di San Francesco, presenta l’iniziativa portata avanti dall’Istituto Omnicomprensivo Leonardo da Vinci di Acquapendente, in collaborazione con la Riserva Naturale di Monte Rufeno e il Comune di Acquapendente
Di Giordano Sugaroni
Un territorio fortunatamente lontano da criticità ambientali di spessore, ma che comunque deve essere continuamente monitorato.
Questo il messaggio che invia l’Istituto Omnicomprensivo Leonardo Da Vinci di Acquapendente a Comune di Acquapendente e Riserva Naturale Monte Rufeno, attraverso una mostra inaugurata nel Chiostro di San Francesco. Pannelli semplici ma precisi guidano turisti ed aquesiani alla scoperta dei risultati del progetto biennale “Stem: Scienza nome comune di cosa, femminile, singolare”.
Rivolto in particolare alla popolazione femminile della Scuola Secondaria di Primo Grado (circa una trentina gli studenti partecipanti), è stato in grado di aiutare a consolidare la loro autopercezione e sicurezza personale nelle discipline scientifiche. Davvero significativo quanto raggiunto nell’orientamento adeguato alle carriere scolastiche e professionali dell´area tecnico-scientifica.
Il Progetto, articolato in 20 giornate (10 annualità 2018 e 10 2019) , si è svolto presso i Laboratori dell´ITT Chimico / Biotecnologie ambientali dell’Istituto e della Riserva Naturale di Monte Rufeno.
Hanno operato come formatori Docenti di Microbiologia e Scienze naturali dell’Istituto e gli operatori della Riserva.
Le due annualità sono state dedicate allo studio approfondito sul Fiume Paglia, parte integrante della Riserva Naturale Monte Rufeno, come SIC (Sito Interesse Comunitario) e allo studio del territorio, in continuità con i Percorsi di alternanza scuola-lavoro promossi dall´ITT Chimico e risponde alla profonda vocazione ambientalistica del territorio.
Nell’anno 2018 le lezioni sono state dedicate a IBE e macroinvertebrati, analisi chimico-fisiche delle acqua, calcolo della portata, inquadramento territoriale del bacino imbrifero del fiume (affluenti di destra e di sinistra, dalla Toscana all´Umbria passando per il Lazio), ricerca sui toponomi (con interviste anziani), studio delle legende del territorio legate al Fiume.
Le lezioni si sono articolate nella presentazione del percorso e primi elementi teorici, con particolare attenzione alla tematica trattata (1^ e 2^); 5 giornate di rilevazioni sul campo (3^, 4^, 5^, 6^, 7^), di analisi laboratoriali del materiale raccolto, di osservazione, di catalogazione, di classificazione, di estrapolazione dati, di definizione dell´indice IBE; 2 lezioni dedicate alla ricerca di toponimi, studio delle legende legate al Fiume (8^, 9^); preparazione con supporto informatico del materiale di pubblicizzazione e di disseminazione (10^). Uscite sul campo e analisi laboratoriale, organizzate nelle medesime giornate, saranno svolte presso la Riserva e nei relativi Laboratori. Le lezioni 1^, 2^, 8^, 9^ e 10^ si sono svolte presso i Laboratori dell´Istituto Superiore.
Quest’anno le lezioni sono state dedicate a rilievi fotografici del territorio con drone e con fotocamere tradizionali, approfondimento sulle specie vegetali legate al fiume (arboree, arbustive, erbacee) e all’approfondimento sulle specie animali legati al fiume: pesci, uccelli e mammiferi, i mulini del fiume Paglia (censimento e studio dei tanti mulini presenti nel fiume Paglia e lungo la Quintaluna), il Paglia come confine fra il suolo di origine vulcanica del Lazio e quello argilloso della Toscana.
Le lezioni si sono articolate in:
• presentazione del percorso e primi elementi teorici, con particolare attenzione alla tematica trattata (1^ e 2^);
• 5 giornate di rilevazioni sul campo (3^, 4^, 5^, 6^, 7^), articolate in uscite e attività laboratoriali; 2 lezioni dedicate ai punti d) e e) (8^, 9^);
• preparazione con supporto informatico del materiale di pubblicizzazione e di disseminazione (10^).
In occasione delle uscite sono stati utilizzati i Laboratori della Riserva. Per lo svolgimento delle attività sono state privilegiate metodologie attive: flipped classroom, peer to peer education, projet based learning, cooperative learning.
Sia nella fase di ricerca sul campo che nelle successive attività di rielaborazione dei dati, gli studenti hanno utilizzato strumenti e materiali tecnologicamente innovativi (es. videocamera wifi per microscopio, miscroscopio binoculare, set minilaboratorio di chimica e fisica, drone programmabile per lo studio del territorio).