Amiatanews: Siena 23/09/2019
Domani 15 novembre la mobilitazione dei sindacati Domani 15 novembre FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL, con iniziative in 100 piazze italiane, presidi, volantinaggi, incontri con le Istituzioni, si mobiliteranno ancora una volta per ribadire al Governo l’urgenza di intervenire con scelte chiare e misure concrete per riportare il settore delle costruzioni al centro della politica, rilanciando così la competitività e la produttività di tutto il Paese: rilancio delle infrastrutture, riqualificazione e messa in sicurezza del territorio, riforma delle pensioni e del fisco, un impegno più forte sulla legalità con il rafforzamento del Durc e della congruità, l’attuazione della patente a punti, un inasprimento delle pene, una reale riforma del Codice degli Appalti che riduca il ricorso al subappalto e il numero delle stazioni appaltanti e favorisca il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
I sindacati del settore di Siena, insieme a quelli di Arezzo e Grosseto, saranno in presidio di fronte alla Prefettura di Arezzo dalle 10 alle 12 per poi incontrare i Prefetti delle tre Provincie con una richiesta centrale: il completamento della E78, infrastruttura simbolo del territorio senese fondamentale per evitare che questo rimanga isolato dalle grandi arterie di comunicazione.
Ad oggi tutti i tratti della Grosseto-Fano in provincia di Grosseto sono stati completati o cantierizzati; i lotti mancanti nella provincia senese sono invece il lotto 9, che è stato approvato dal CIPE a luglio di quest’anno quindi cantierabile, e il lotto 0, ad oggi ancora sprovvisto di progetto; quelli nel territorio aretino sono addirittura fermi ed oggetto di una profonda revisione. Inoltre le logiche del risparmio prevedono che l’A1, nel tratto da Bettolle ad Arezzo, farà da stampella con un aggravio di costi anche per gli utenti.
“Infrastrutture e sviluppo vanno di pari passo” – sottolineano FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL – “sia per l’effetto sull’economia del territorio dell’infrastruttura stessa, sia perché gli investimenti, i commerci e la produzione industriale necessitano di reti viarie adeguate, senza le quali le imprese scelgono di investire altrove. Pensiamo per esempio al sud della provincia senese e di quanto sia fondamentale anche la revisione e il completamento della ‘ex strada Cassia’, da novembre 2018 in mano ad Anas, che prevede l’immissione proprio sulla E78 alla periferia della città di Siena, un’arteria decisiva per il rilancio del tessuto industriale e artigianale della zona, dove molte imprese ed aziende soffrono per la difficoltà di collegamenti”.
“Consideriamo poi quanto sia importante una rete ferroviaria adeguata, ad esempio elettrificata” – proseguono le organizzazioni sindacali – “che colleghi in breve tempo i cittadini del capoluogo con Chiusi da una parte e Poggibonsi dall’altra, un collegamento per Roma e l’altro per Firenze, e come quanto siano decisivi gli interventi di prevenzione al dissesto idrogeologico e di salvaguardia del nostro patrimonio culturale”.
“Sollecitiamo la politica e il Governo” – concludono FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL – “per capire i tempi e le modalità con cui si vuole intervenire per affrontare quella che è una vera e propria ‘emergenza costruzioni’, che in 11 anni di crisi, la più drammatica dal dopoguerra, ed in assenza di un’idea di politica industriale ha registrato a livello nazionale 120mila imprese chiuse ed 800mila operai senza lavoro, nel senese si tratta di circa il 50% di addetti in meno”.
Fonti.
Comunicato Stampa 23/09/2019