Amiatanews: Abbadia S. Salvatore 05/12/2019
Il Direttore di Rete Geotermica smentisce le dichiarazioni dell’ambientalista Cinzia Mammolotti, attualmente consigliere comunale di Abbadia Futura
Aurelio Cupelli, Direttore della Rete Geotermica, interviene nel dibattito sul progetto che prevede la realizzazione di una centrale geotermoelettrica a zero emissioni, localizzato nella zona industriale della Val di Paglia, nel comune di Abbadia San Salvatore, la quale è in questi giorni in fase di Valutazione di Impatto Ambientale dalla Regione Toscana.
Con una nota appena giunta ad Amiatanews, il Direttore Cupelli risponde circa alcune affermazioni rilasciateci nella giornata di ieri dalla consigliera comunale Cinzia Mammolotti per la lista Abbadia Futura e nota ecologista amiatina, durante un’intervista con oggetto la centrale suddetta e gli incontri che si stanno tenendo tra l’Amiata e la Val d’Orcia, organizzati da comitati e coordinamenti contrari alla realizzazione del progetto Sorgenia.
«Ritengo opportuno che i cittadini sappiano che alcune affermazioni fatte dalla signora Cinzia Mammolotti, contenute nella sua intervista di ieri non rispondono al vero – Aurelio Cupelli, Direttore Rete Geotermica – Tra queste mi preme sottolineare quella riferita al fatto che “in Germania è stata chiusa una centrale geotermica per aver provocato terremoti, forse la stessa che ha visto il sindaco Tondi”. La Rete, negli anni passati, ha organizzato tre diverse visite agli impianti geotermoelettrici della Baviera, alle quali hanno partecipato complessivamente più di 60 persone, tra amministratori locali e regionali, imprenditori, cittadini, docenti universitari ed altri. Sono stati più volte invitati anche i rappresentanti di alcuni comitati, i quali non hanno mai voluto partecipare, rinunciando così a voler conoscere questo tipo di impianti che continuano ad affermare come irrealizzabili».
«Possiamo assicurare che le centrali allora visitate sono ad oggi pienamente funzionanti e che non sono mai state fermate in relazione ad eventi sismici – prosegue Cupelli – L’impianto a cui presumibilmente ha fatto riferimento la signora Mammolotti è un impianto costituito da un doppio pozzo a servizio di una rete di teleriscaldamento, quindi non una centrale per la produzione di energia elettrica, situata nel comune di Poing (Baviera). In quell’area si sono avuti 3 episodi sismici inferiori a magnitudo 2,5, due nel dicembre 2015 e uno nel settembre del 2017. Successivamente a questo evento l’impianto è stato momentaneamente fermato e sono state condotte delle indagini scientifiche. Dopo 3 mesi, nel dicembre dello stesso 2017 l’impianto è stato comunque rimesso in funzione. Successivamente all’evento sono stati condotti 3 diversi studi, da organismi indipendenti, commissionati dal comune, dal Land e dalle compagnie di assicurazione in rappresentanza dei cittadini».
«Nel giugno dello scorso anno c’è stata una seduta pubblica in cui sono stati presentati i risultati degli studi eseguiti. Vi invito a ricercare notizie sulla rete in proposito. Le parole chiave da usare sono: “Poing erdbeben”. Scoprirete che gli studi non hanno trovato nessuna relazione tra il funzionamento di quel pozzo geotermico e gli eventi sismici avvenuti», ha concluso Aurelio Cupelli, Direttore Rete Geotermica
In basso: Il sindaco Fabrizio Tondi, durante il convegno “La carta della buona geotermia” tenutosi ad Abbadia S. Salvatore nel Gennaio 2019.