Amiatanews: Grosseto 27/03/2020
Il neolaureato, 70 anni, appassionato di storia, ha presentato una tesi su “La disfatta di Caporetto e le sue conseguenze in Italia”.
In questo momento così problematico e preoccupante alla Fondazione Polo universitario grossetano c’è motivo di contentezza: ieri mattina è stata discussa una tesi di laurea nella sede di via Ginori, utilizzando la teledidattica. Normalmente gli esami di laurea si tengono a Siena e la teledidattica in diretta sincrona viene utilizzata a Grosseto per seguire le lezioni, ma in tempi di Covid-19 le segreterie delle rispettive città si sono adoperate per permettere al Dipartimento di Scienze Politiche ed Internazionali di svolgere la prova in stretta ottemperanza al D.p.c.m. 17/3/20 in tema di contenimento del Corona virus.
Il nuovo dottore è Fabrizio Fabbrini, 70 anni, che è stato dipendente del Monte dei Paschi ed ora si dedica con profitto alla sua passione: la storia. “La disfatta di Caporetto e le sue conseguenze in Italia” è il titolo della tesi che ha discusso con il professor Stefano Maggi, ordinario di Storia dell’Economia e dei Trasporti.
Il professor Maggi è stato il principale promotore dell’istituzione del corso di laurea in Scienze Politiche a Grosseto; inoltre è uno dei componenti dell’ Osservatorio per lo Sviluppo Sostenibile della Maremma per il quale sta lavorando per costituire un laboratorio ed un corso di alta formazione, di intesa con il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Tecnico Scientifico della Fondazione Polo Universitario.
“Ringrazio il prof. Maggi per la disponibilità ed in particolare la Segreteria di Scienze Politiche di Grosseto, che mi ha sostenuto nei tre anni in cui ho frequentato le lezioni e soprattutto perché in una situazione così particolare mi ha dato l’opportunità di raggiungere questo ambìto traguardo. Penso che la presenza di un presidio culturale come il Polo Universitario sia un elemento strategico di grande forza e valenza sociale per l’intera provincia di Grosseto; auspico che questa ottima realtà, la cui presenza in città mi ha invogliato a riprendere gli studi interrotti in gioventù ed in cui mi sono trovato molto bene, possa rappresentare per molti l’opportunità di elevare il proprio livello culturale“, ha detto l’emozionato neo laureato, che ora intende ottenere la Laurea Magistrale iscrivendosi al biennio di specializzazione.
“Questo traguardo è ricco di significati e di valore – dicono il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il vice sindaco e assessore alla Cultura, Luca Agresti – ; conseguire un titolo così prestigioso grazie alla teledidattica, farlo in un momento di emergenza assoluta in Italia e nel resto del mondo e arrivare a un obiettivo così importante non più da giovanissimi è un qualcosa che merita il plauso di tutti noi. Il neo dottore grossetano, al quale vanno i nostri più sentiti complimenti, non solo è un esempio di dedizione e impegno, ma anche di passione e di forza di volontà. Tutto questo è stato possibile grazie alla impeccabile organizzazione della didattica messa in piedi dall’università di Siena e dalla Fondazione Polo universitario grossetano fiore all’occhiello nel campo scientifico locale e non solo. Una presenza che permette a molti giovani, e non solo, e al territorio di crescere nella conoscenza e nella cultura”.
“La laurea in Scienze politiche conseguita da un nostro concittadino con la teledidattica grazie all’impegno dei professori, del personale amministrativo e grazie al supporto tecnologico messo a disposizione dall’università di Siena in perfetta sinergia con la Fondazione Polo universitario grossetano è motivo di orgoglio e uno sprone a proseguire su questa strada – dice il presidente del Comitato tecnico scientifico, Claudio Cosimo Pacella -. La scelta di potenziare l’offerta del Polo universitario oggi più che mai risulta vincente e ben augurante; come investimento per la formazione di tutti i nostri cittadini, tra cui tanti giovani le cui famiglie non sempre hanno la possibilità di sostenere i figli in percorsi universitari fuori sede. Ma l’investimento è anche e soprattutto per il territorio che attraverso questo presidio può sviluppare percorsi di conoscenza qualificanti a vantaggio della ricerca e della cultura della città e del territorio”.
Fonti
Comunicato Stampa Fabiola Favilli Fondazione Polo Universitario Grossetano