Nasce il progetto “PianoSicura”, la sicurezza partecipata. All’uscita sui quotidiani locali della notizia, abbiamo voluto approfondire questa nuova iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio, mirata al miglioramento della sicurezza all’interno del territorio di pertinenza diretta. Un’idea già inserita nel programma elettorale della lista E’ l’Ora di Piano al governo del Comune di Piancastagnaio che, attraverso il progetto “PianoSicura“, vuole concretamente contribuire alla sicurezza dei cittadini. Abbiamo incontrato il Capogruppo di maggioranza Samuele Bechini ed il cittadino Francesco Romagnoli con cui abbiamo realizzata un’intervista, che riportiamo.Riprendiamo dalla pagina web del Comune di Piancastagnaio, le motivazioni del progetto, gli obiettivi che si pone ed il ruolo dei cittadini. [divider] Nasce a Piancastagnaio il progetto “PianoSicura”, una iniziativa promossa da cittadini convinti che uniti si puo’ aumentare il grado di sicurezza nel proprio paese. Il progetto e’ ai primi passi ma ha fondamenti per diventare una realtà ed un modello anche per altri comunità, l’ambizione del progetto risiede nei sentimenti che lo muovono: •la paura •il disagio •l’orgoglio La paura e’ facile da spiegare, i fatti occorsi nei mesi precedenti danno purtroppo ragione a questo sentimento. Pensare che mentre stai dormendo in casa tua con tua moglie e i tuoi figlio vicino a te o magari in altre stanze, uno sconosciuto entra nella tua abitazione, può’ fare solo paura, perché in un furto non esiste mai un esito scontato. Il disagio si identifica nel fatto che qualcuno ti stia controllando per capire i tuoi movimenti e controlla anche quelli di tua moglie e dei tuoi figli, per “conoscerti” meglio prima di agire. L’orgoglio e’ la voglia di reagire, di rifiutarsi di dover difendere l’intimità della propria abitazione da bande organizzate da poche persone, che decidono quando e come sia giusto entrare a casa tua. Questa miscela di sentimenti ha dato voce al problema sollevandolo varie volte tra di noi, e sopratutto in un incontro pubblico con il Sindaco, da dove e’ partito questo progetto. Sicurezza partecipata significa essere attivi sul territorio e contribuire a formare la propria sicurezza e quella degli altri. Dare voce ai propri sentimenti senza recluderli. Questo progetto portato avanti da tre persone ha già prodotto come risultato quello di avere un contatto diretto con il comune di Lucca, dove la Sicurezza Partecipata e’ già una realtà, e sopratutto un incontro richiesto dal prefetto di Siena per avere maggiori informazioni. Stiamo quindi portando il problema oltre i confini. Ma il miglior risultato che possiamo ottenere e’ quello di divulgare il progetto, parlarne e partecipare, coinvolgere i propri vicini. Far arrivare a tutti notizia che a Piancastagnaio i cittadini sono unti per controllare il proprio territorio attivamente, osservando con attenzione quello che fino a ieri sembrava normale. Scaricare il proprio disagio su chi lede alla nostra sicurezza agendo nell’indifferenza, rendere dubbi i loro movimenti, perché non sapranno chi realmente li controlla. La Sicurezza partecipata non ha la pretesa di essere la soluzione al problema ma sicuramente l’ambizione di essere un ottimo deterrente. Sotto i nostri occhi si sviluppano centinaia di azioni ogni giorno, rendere i nostri sguardi attenti può complicare quelli che fino ad oggi sono stati movimenti semplici per alcuni tipi di persone. Un soggetto sospetto diventa piu’ sospetto se viene segnalato da più persone. Dare voce al progetto significa vincere le proprie paure, essere vivi!..lasciare che le cose accadano significa rassegnarsi, al fatto che altri schiaccino il nostro orgoglio.
Piancastagnaio. Nasce il progetto "PianoSicura".
- Autore dell'articolo:Marco Conti
- Articolo pubblicato:16/02/2015
- Categoria dell'articolo:Piancastagnaio
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