Amiata. FdI: “Per l’economia montana occorre maggiore attenzione”

Amiatanews: Arcidosso 16/08/2020
La candidata alle regionali per Fratelli d’Italia, Guendalina Amati: “La montagna Toscana e l’Amiata hanno bisogno di una spinta progettuale diversa, che attragga imprenditori e turisti, che dia lavoro a chi abita su questi territori e che non li costringa ad abbandonarli”.

“L’economia montana, – dice Guendalina Amati, candidata per Fratelli d’Italia al consiglio regionale della Toscana –  non è mai stata al centro delle grandi decisioni nella politica regionale. Molte aree montane, compresa quella del Monte Amiata, sono state oggetto negli ultimi anni di vere e proprie emorragie demografiche.  Un impoverimento complessivo del territorio che ha innescato una spirale a cui si sono aggiunti effetti collaterali come carenza di servizi e disoccupazione cronica”.

“Soprattutto per il Monte Amiata, – spiega Guendalina Amati – al di là di alcuni singoli progetti che hanno visto portare solo pochi spiccioli nelle singole zone, non è mai stato previsto un vero e proprio piano di rilancio economico e di riqualificazione dell’area (montana e pedemontana). Ovvero investimenti a medio e lungo termine, capaci di far emergere l’Amiata come unicum per le sue caratteristiche morfologiche, naturalistiche e culturali a livello nazionale. L’idea, alla base di un ripensamento in senso programmatico è quella di creare le condizioni affinché il territorio possa inserirsi all’interno del Tuscany Life come destinazione turistica, da promuovere all’estero”.

“Ovviamente, – prosegue la candidata di Fratelli d’Italia – per far sì che il Monte Amiata divenga meta turistica conosciuta fuori dai confini domestici, debbono essere fatti interventi programmatici organici e non estemporanei a livello regionale. Non si può e non si deve più pensare alla montagna solo come meta invernale, visti anche i cambiamenti climatici, ma partendo dalle peculiari identità territoriali e investire su di esse. Sarà importante che la nuova giunta regionale sostenga la programmazione e la realizzazione di infrastrutture  dedicate allo sviluppo turistico, promuovendo l’ammodernamento degli impianti sciistici (oramai obsoleti) attraverso interventi strutturali ed infrastrutturali pubblici per il Sistema Neve Toscano; proceda con la realizzazione di un Piano Strutturale per la montagna Toscana, dia forma ad un circuito montano che colleghi tutte le montagne della regione con circuiti esperienziali, a partire dalla revisione della ormai vecchia legge regionale 93/ 93”.

“La montagna Toscana e l’Amiata, – conclude Guendalina Amati – hanno bisogno di una spinta progettuale diversa, che attragga imprenditori e turisti, che dia lavoro a chi abita su questi territori e che non li costringa ad abbandonarli, vista la mancanza di tanti altri servizi quali strade facilmente percorribili, mobilità, rete internet ed ospedali che la politica regionale fino ad oggi ha ridotto all’osso, se non cancellato del tutto”.

“Innanzitutto, – scrive Guendalina Amati, candidata per Fratelli d’Italia alle regionali nel collegio di Grosseto –  dopo quanto avvenuto nei giorni scorsi nel borgo di Cana  con il crollo di un tratto dell’antica cinta muraria e gli ingenti danni subiti da alcune abitazioni circostanti, rivolgo la mia personale vicinanza a tutti i cittadini del paese e al sindaco Massimo Galli.”
“Cana e i suoi abitanti, – prosegue Amati – si ritrovano per la seconda volta nel giro di pochissimi anni, ad affrontare un evento di questo genere, che poteva finire in tragedia”.
“Purtroppo, – commenta la candidata di FDI – devo ancora una volta constatare che quest’ultimo episodio poteva essere evitato, se la politica portata avanti in Regione  Toscana, fosse intervenuta per tempo con progetti e  investimenti mirati anche in favore dei piccoli borghi, invece di pensare solo esclusivamente alle cittadine più importanti”. “Sicuramente, – tuona Guendalina Amati – è più facile per il Pd e la sinistra pensare solo alle città, dove il bacino di voti è sicuramente più ampio, dimenticando puntualmente i piccoli centri abitati, e Cana ne è l’esempio, forse perché di scarso bacino di voti”.
“Questi scrigni di bellezze architettoniche e naturali della nostra Maremma, – spiega Amati – andrebbero sempre curati e valorizzati durante tutto l’arco temporale di una legislatura, e non solo adesso che è successo il crollo, e per di più con l’aggravante dell’imminente tornata  elettorale”.
“Infatti, – denuncia l’esponente di Fratelli d’Italia – ad un mese dalle elezioni regionali, il Pd con Marras e compagni si ricordano e si interessano dell’entroterra maremmano e dei vari centri abitati minori, facendo promesse e correndo in soccorso delle amministrazioni locali a danno già  avvenuto, come in questo caso”.
“Caro Marras e vari candidati del Pd grossetano, – continua Amati – il degrado architettonico in cui versano molti dei nostri piccoli borghi, e le situazioni che ne conseguono, sono le figlie di una sciagurata gestione e programmazione da parte di una regione, da voi amministrata da 50 anni, che in tutti quest’anni non ha fatto nulla o poco per porvi rimedio”.
“I Cittadini, – conclude Guendalina Amati – sono stufi delle solite lacrime di coccodrillo versate dagli esponenti del Pd. La cura, la manutenzione, i progetti di riqualificazione e gli investimenti regionali devono essere costanti per i piccoli paesi e centri storici, non solo quando il danno oramai è stato fatto”.

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