ASL Toscana SE. Covid-19: le risposte alle domande delle famiglie

Amiatanews (Marco Conti): 16/10/2020
Aggiornate al 15 Ottobre 2020

⇒ COME POSSO CAPIRE SE IL BAMBINO HA IL COVID-19?
I sintomi del Covid-19, soprattutto nel bambino, sono molto simili ad una comune infezione respiratoria o gastrointestinale virale o batterica. E’ necessario pertanto rivolgersi al pediatra che, valutato il caso, stabilirà se è necessario o meno provvedere alla richiesta di tampone. I dati finora disponibili indicano che in genere i sintomi di COVID 19 nei bambini sono modesti. I più frequenti sono febbre, tosse o malessere generalizzato, più raramente si possono avere raffreddore, vomito o diarrea.
 
⇒ E’ NECESSARIO CHE I BAMBINI E I RAGAZZI INDOSSINO LE MASCHERINE A SCUOLA?
Ad oggi, le indicazioni del Ministero della Salute per la riapertura della scuola prevedono l’uso della mascherina per gli studenti dai 6 anni in poi, che può essere tolta al banco se è garantita la distanza di almeno un metro dagli altri compagni. Anche se indossare la mascherina è un’abitudine utile e da mantenere soprattutto in contesti in cui non sia possibile mantenere il distanziamento tra le persone, occorre considerare che i bambini della primaria tendono a non tollerarla e/o a indossarla ed utilizzarla in modo scorretto. E’ molto importante quindi che, indipendentemente dall’uso della mascherina, essi seguano scrupolosamente abitudini quali lavarsi o disinfettarsi frequentemente le mani, starnutire o tossire nell’incavo del gomito ed evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. In ambito scolastico, sarà anche importante evitare il più possibile occasioni di possibile contatto diretto, come la condivisione di cibo o bevande durante l’intervallo.
Invece gli adulti (docenti, personale non docente, genitori) che accedono o operano nella scuola, e gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado dovrebbero indossare sempre la mascherina.
 
COME SONO GESTITI I FOCOLAI NELLE SCUOLE?
⇒  Bambino che si ammala a scuola
Nel caso in cui un alunno, mentre è a scuola, presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19
• il referente scolastico per COVID-19 deve telefonare immediatamente ai genitori/tutore legale e ospitare l’alunno (facendogli indossare la mascherina chirurgica se ha più di 6 anni) in una stanza dedicata o in un’area di isolamento, in compagnia di un adulto dotato di mascherina chirurgica, fino all’arrivo del genitore/tutore legale;
• i genitori devono contattare il pediatra telefonicamente per la valutazione clinica del caso. Il Pediatra, in caso di sospetto Covid, richiede l’esecuzione del tampone.
• L’equipe infermieristica provvede all’esecuzione del tampone.
   – Se il tampone risulta NEGATIVO il bambino potrà essere riammesso a scuola solo quando tutti i sintomi sono regrediti, con certificazione da parte del pediatra.
   – Se il tampone è POSITIVO il Dipartimento si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti, tra cui l’isolamento del bambino e dei contatti stretti al domicilio. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi) e la conferma di avvenuta guarigione. Il bambino *positivo asintomatico* farà 10 giorni di isolamento + *tampone molecolare unico alla fine*.
Il *positivo sintomatico* farà almeno 10 giorni di isolamento dei quali obbligatoriamente gli ultimi 3 in completa assenza di sintomi + tampone molecolare unico alla fine. *Se un soggetto è positivo asintomatico e non si negativizza dopo 21 giorni* con riscontro di positività effettuato al 10° e 17° giorno, se il soggetto persiste nell’essere asintomatico, *l’isolamento si interrompe comunque al 21° giorno*.
BAMBINO CHE FREQUENTA LA SCUOLA E SI AMMALA A CASA
Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, presso il proprio domicilio
• l’alunno deve restare a casa e i genitori devono informare il pediatra e comunicare l’assenza scolastica per motivi di salute;
• il Pediatra, in caso di sospetto COVID-19, richiede il tampone.
• Il Dipartimento di prevenzione contatta il
• L’equipe infermieristica provvede all’esecuzione del test diagnostico e, in caso di positività il Dipartimento di prevenzione si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti, compreso l’isolamento del bambino e dei contatti stretti.
Se il tampone risulta negativo il bambino potrà essere riammesso a scuola solo quando tutti i sintomi sono regrediti, con certificazione da parte del pediatra.
 
⇒ COSA ACCADE AI CONTATTI DI UN ALUNNO POSITIVO?
Quando un alunno risulta positivo al test per SARS-CoV-2, il Dipartimento di Prevenzione avvia la ricerca dei contatti e la scuola provvede alle azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata.
Il referente scolastico Covid-19 deve fornire al Dipartimento di Prevenzione l’elenco dei compagni di classe nonché degli insegnanti del caso confermato che vi sono stati a contatto nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi.
– I *contatti stretti* individuati dal Dipartimento di Prevenzione con le consuete attività di contact tracing saranno posti in *isolamento* per 10 giorni, con tampone da effettuare al decimo giorno, o 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato. Il tampone sarà richiesto dal Dipartimento di prevenzione e i genitori saranno contattati dai flussisti per concordare data/luogo di esecuzione.
 
⇒ COSA DEVONO FARE I GENITORI?
I genitori hanno la responsabilità di vegliare sulla salute del bambino a casa, e in particolare di misurare quotidianamente la temperatura corporea del bambino prima di inviarlo a scuola.
Se il bambino ha febbre, o sviluppa sintomi compatibili con Covid-19, sia a casa che a scuola, i genitori devono quindi contattare tempestivamente il pediatra e tenere il bambino a casa da scuola fino a che i sintomi non sono completamente regrediti.
La collaborazione dei genitori è importante anche nel rispettare le norme di isolamento del bambino e dei familiari eventualmente prescritte in attesa del risultato del tampone, anche se ciò comporta dei disagi sul piano logistico e lavorativo.
 
⇒ PERCHÉ L’ALUNNO DEVE MISURARE A CASA LA TEMPERATURA PRIMA DI ANDARE A SCUOLA?
Misurare a casa la temperatura corporea prima di recarsi a scuola è una regola importante per tutelare la propria salute e quella degli altri. Consente di prevenire la possibile diffusione del contagio nel tragitto casa-scuola, sui mezzi di trasporto utilizzati, quando si attende di entrare a scuola, o in classe.
 
⇒ COME FACCIO A SAPERE SE IL MIO BAMBINO È STATO IN CONTATTO CON UNA PERSONA INFETTA?
• Se è stato faccia a faccia entro due metri e per almeno 15 minuti con un caso sospetto o confermato di Covid-19;
• se vive nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di Covid-19;
• se ha viaggiato in aereo o in treno o in qualsiasi mezzo di trasporto entro 2 posti da quello di un caso sospetto o confermato di Covid-19;
• se è stato a contatto diretto con una persona affetta da Covid-19 (ad esempio in braccio, o preso per mano, ecc.)
• se ha avuto un contatto diretto con secrezioni di una persona affetta da Covid-19 (esempio fazzoletto);
• se si è trovato in un ambiente chiuso (ad esempio sala d’attesa dell’ospedale, aula, ) con un caso di COVID-19 senza adeguati dispositivi di protezione (mascherina)
 
⇒ SE SONO GENITORE DI UN BAMBINO NEGATIVO IN ISOLAMENTO COSA DEVO FARE?
• Posso andare a lavoro?
*Sì, il genitore può andare a lavoro. Non è prevista alcuna restrizione per i contatti scolastici e per conviventi*, ad eccezione dei fratelli/sorelle dell’alunno o figli dell’operatore scolastico che frequentano il nido o la scuola materna e che non possono frequentare fino al risultato negativo del tampone )il bambino deve rispettare la quarantena anche con i genitori); se uno dei bambini è in quarantena ma è negativo, il fratello può andare a scuola? Sì, il fratello può andare a scuola ad ECCEZIONE di fratelli/sorelle dell’alunno o figli dell’operatore scolastico che frequentano il nido o la scuola materna che non possono frequentare fino al risultato negativo del tampone DEL FRATELLO IN QUARANTENA
CASO DI BAMBINO IN QUARANTENA O IN ATTESA DI TAMPONE
Come sopra riportato: “Come faccio a sapere se il mio bambino ha avuto un contatto stretto con una persona infetta?
• Se vive nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di Covid-19;” Contatto stretto (esposizione ad alto rischio)*
– una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19
– una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (es. la stretta di mano)
– una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (es. toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
– una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti
– una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (es. aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19, in assenza di DPI idonei
– un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
– una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
⇒ Se il bambino è in attesa dell’esito del tampone, posso andare a lavoro?
Sì. Il fratello e i conviventi non hanno nessuna restrizione tranne i fratelli/sorelle dell’alunno o figli dell’operatore scolastico che frequentano il nido o la scuola materna e che non possono frequentare fino al risultato negativo del tampone
⇒ Se il bambino è in attesa dell’esito del tampone, il fratello può andare a scuola?
Il fratello e i conviventi non hanno nessuna restrizione tranne i fratelli/sorelle dell’alunno o figli dell’operatore scolastico che frequentano il nido o la scuola materna e che non possono frequentare fino al risultato negativo del tampone
 
⇒ PERCHÉ E QUANTI TAMPONI VANNO FATTI IN CASO DI POSITIVITÀ O DI CONTATTO?
Dopo il primo tampone, in caso di esito positivo, quanti tamponi devono essere fatti in seguito e prima di essere dichiarati Guariti per bambini e/o adulti?
In caso di positività in seguito alla remissione dei sintomi e Il positivo asintomatico farà 10 giorni di isolamento e tampone molecolare unico a fine quarantena.
Il positivo sintomatico farà almeno 10 giorni dei quali obbligatoriamente gli ultimi 3 in completa assenza di sintomi + tampone molecolare unico a fine quarantena. Se un soggetto è positivo asintomatico e non si negativizza dopo 21 giorni con riscontro di positività effettuato al 10° e 17° giorno, se il soggetto persiste nell’essere asintomatico, l’isolamento si interrompe comunque al 21° giorno.
Dopo il primo tampone, in caso di esito negativo, quanti tamponi devono essere fatti in seguito e prima di essere dichiarati non contagiati per bambini e/o adulti?
Se il test antigenico è negativo non sono previsti ulteriori accertamenti diagnostici. Il ritorno a scuola/servizio educativo avviene sempre, e indipendentemente dai giorni di assenza, dopo guarigione clinica e con attestazione del PdF/MMG/Medico curante che è stato effettuato il percorso previsto e il test antigenico è risultato negativo, sulla base del seguente modello: Fac Simile di Attestato: 6 Si attesta che ……..… nato a………il ……… può essere riammesso in comunità, in quanto, come verificato sulla base della documentazione acquisita, è stato seguito il percorso diagnostico terapeutico e di prevenzione per COVID-19 come disposto da documenti nazionali e regionali con test antigenico negativo.
I GG DI QUARANTENA SONO OBBLIGO DI LEGGE, NON UNA FACOLTA’, E SE ANCHE I TAMPONI HANNO DATO ESITO NEGATIVO TRASGREDIRE SIGNIFICA INCORRERE IN CONSEGUENZE PENALI
 
⇒ COSA SIGNIFICA RESTARE IN QUARANTENA?
La quarantena si riferisce alla restrizione dei movimenti e separazione di persone che non sono ammalate ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa
• Non uscire a meno che non sia strettamente necessario (es. per cercare assistenza medica).
• Non andare a scuola, al lavoro o in altre aree pubbliche.
• Non utilizzare i mezzi pubblici (es. autobus, metropolitane, taxi). 
• Non consentire a chi ti fa visita di entrare in casa.
• Chiedi ad amici o familiari che non sono in isolamento/quarantena, di andare a fare la spesa o di svolgere per te altre commissioni.
• Se devi uscire da casa, per avere assistenza medica, indossa una mascherina chirurgica.
• Se convivi con altre persone, osserva sempre il distanziamento fisico (mantenendo una distanza di almeno 2 metri), in particolare da persone a più alto rischio di complicanze.
 
⇒ ESISTONO FARMACI INTEGRATORI E VITAMINE CHE FAVORISCANO L’IMMUNITA’?
No. Non c’è alcuna evidenza scientifica che consigli l’uso di questi prodotti. Le uniche misure di prevenzione sono quelle che riguardano l’igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie.
 
⇒ È OPPORTUNO INTERROMPERE LE VACCINAZIONI PROGRAMMATE?
No. Non c’è alcun motivo per rimandare le sedute vaccinali previste. I servizi di vaccinazione adottano misure di sicurezza e di prevenzione idonee alla situazione attuale.

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