Amiatanews: Grosseto 26/10/2020
Appello per la revisione del DPCM per le chiusure di bar e ristoranti alle ore 18 e delle altre misure nei piccoli Comuni. Tra i Comuni anche quelli dell’Amiata grossetana
Di seguito il testo completo dell’appello
La situazione gravissima determinata dalla pandemia da virus covid 19 deve essere fronteggiata dalla nostra comunità con responsabilità, attenzione e equilibrio. La gestione di una crisi complessa e difficile come questa ha la necessità di essere sostenuta oltreché dal supporto medico scientifico da una visione realistica del nostro paese. Il Governo anche nei recenti provvedimenti ha sottolineato l’importanza in questa fase del ruolo dei Comuni.
L’Italia è una nazione complessa e diversificata, la tipologia e qualità delle relazioni sociali è conseguente a un territorio fatto di aree urbane, ma in prevalenza da piccoli Comuni con borghi e centri scarsamente abitati.
Il distanziamento fisico è in questi luoghi una condizione normale dettata dalla bassa a volte bassissima presenza umana.
I nostri paesi rappresentano l’ossatura dell’Italia con la loro ricchezza culturale e umana che resiste garantendo le caratteristiche della nostra nazione.
La vita dei nostri Comuni è basata su tante piccole cose e sono i bar e i ristoranti a rappresentare il tessuto fragile, ma socialmente importante che mantiene anche un’economia basata su turismo, prodotti di qualità e servizi.
Le norme, per essere buone norme, devono basarsi su una corretta analisi di dove e come verranno applicate. Quelle del recente DPCM, in cui viene fissata ad esempio una generalizzata chiusura degli esercizi pubblici alle ore 18, sono in questo senso regole che non rispettano la realtà ed in particolare quella delle popolazione dei Comuni più piccoli. Una norma, se non viene compresa dai cittadini e recepita come norma giusta, rischia di determinare una frattura grave tra governanti e governati.
Il nostro è un appello alla riflessione del Presidente del Consiglio. La crisi legata alla pandemia è e sarà lunga, non vogliamo che sia caratterizzata da una superficiale applicazione delle iniziative di contrasto.
Riteniamo dunque che:
– fissare nelle ore 18 l’orario di chiusura di bar e ristoranti, così come la chiusura di altre attività non sia compatibile con la realtà presente nei nostri centri abitati;
– sia giusto diversificare le limitazioni in base alle realtà dei territori e al diverso andamento epidemiologico, rapportando il numero dei contagiati a quello degli abitanti, considerando anche la densità demografica e la situazione dei territori limitrofi;
– ogni volta che si decidono iniziative come quelle contenute nel DPCM che incidono con le attività commerciali ed economiche si debba contestualmente prevedere corretti e congrui sistemi di indennizzo.
I sindaci di: Pitigliano; Santa Fiora; Grosseto; Scarlino; Capalbio; Castel del Piano; Isola del Giglio; Civitella Paganico; Semproniano; Magliano in Toscana; Campagnatico; Orbetello; Monterotondo Marittimo; Castiglione della Pescaia; Cinigiano; Roccastrada; Castell’Azzara; Manciano; Gavorrano; Seggiano; Roccalbegna; Arcidosso; Sorano; Massa Marittima; Montieri
Fonti
Comunicato Stampa del 26/10/2020