Castel del Piano. Un caffè con Fiora

Amiatanews: Castel del Piano 29/10/2020

Improvviso, come un sussulto. Mi sveglio stamani mattina dopo l’ennesima notte lontana dal sonno e vicina ai tormenti del virus, assieme al suono della notifica da un cellulare rimasto acceso.
Leggo. È Renzo che ha scritto poco fa. Mi bastano le prime parole… poi le altre fino alle ultime: “Addio Fiora, Sorella mia cara”.
Parole di commozione, mancanza, sentimento, amore.
Un po’ come a scorrere quelle che tu Fiora, hai scritto, parlato, insegnato e donato a tutti noi che abbiamo letto, imparato, ascoltato. Che ci hanno ispirato e fatto comprendere e che abbiamo riscritto. Cronache, racconti, ricerche, riflessioni dagli accenti educati e veritieri. Talvolta scritte con inchiostro deciso, talvolta dai colori tenui come fossero dipinte sul foglio come affreschi di vita e di storia. Sempre senza confini, sempre libere. 
Scrigno di anima, di appartenenza,  di amore e di rispetto per la terra amiatina e di questo mondo, impreziosito dal sacrificio e dal valore di una vita non semplice e  facile. Da conservare e far conoscere oggi e domani. Nulla se ne va, tutto rimane per chi vuole. Ed io lo voglio, nella colpa e nel pentimento per averti solo pensato e non scritto in questi ultimi giorni dopo una breve telefonata, quando avevo voglia e avrei dovuto più del timore di non sentire risposta.
Metterò un fiore, come il nome, a segnare la pagina 29 di un tuo libro.
Quel caffè promesso, non s’è fatto in tempo a prenderlo. Avevi ragione Renzo… Lo farò oggi, stretto nel ricordo del presente e del domani.
Ti abbraccioFiora,  come fosse vero. Grazie. 

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