Siena. Festival della Salute 2020, il prof. Pier Antonio Bacci: “Salute e bellezza sono un lusso necessario”

Amiatanews: Siena 11/11/2020

Fare cultura medica nell’ambito di una rubrica di “Salute e bellezza”, classico nome stereotipo di una qualunque offerta a comprare, è una sfida che il professor Pier Antonio Bacci accetta con coraggio. L’insegnamento che dà arriva alla testa, all’animo e, se potesse, più in profondo ancora.

Discendenze aretine, il professor Bacci si è formato soprattutto all’Università di Siena dove ha collaborato nel Centro di Flebologia e nella Scuola di Chirurgia per quasi venti anni, prima come contrattista e poi con un insegnamento in Flebologia e Chirurgia Estetica che gli ha permesso scambi scientifici e presenze in tanti congressi internazionali. Oggi comunica con entusiasmo anche la sua docenza all’Università Cattolica di Roma nel Master di Medicina Rigenerativa, una nuova ricerca in grande evoluzione. Carismatico, intellettuale, sempre prodigo di massime di uomini illustri. Nei quattro giorni del Festival della Salute 2020 sarà presente in altrettante occasioni a conferma della fiducia e del rispetto che riscuote nei confronti degli organizzatori Eventi Diversi e Good Event. 

Comprendiamo subito che la strada della bellezza passa per la testa, per la comprensione e la volontà. E arriva subito la citazione di Ivo Hélcio Jardim de Campos Pitanguy, da molti ritenuto padre della chirurgia plastica ed estetica moderna: “La bellezza è creazione, è provocazione, è sogno. Per l’umanità è un lusso necessario, utile per dare agli altri il meglio di sé”.

Le rubriche del professor Bacci al Festival cominceranno proprio con chirurgia plastica e bellezza, assieme al prof. Luca Grimaldi, direttore della Chirurgia Plastica dell’ateneo senese (“Qui non si parla solo di tette da ingrossare, ma anche di protesi ossee e di interventi salvavita su neoplasie”), per passare al pericoloso grasso (“attenzione alle dismorfofobie, ma il tessuto adiposo non riguarda solo le curve armoniose; l’obesità può rivelare sindromi metaboliche e conseguenti pericoli di ictus e infarti”), alla medicina estetica (“oltre le rughe c’è molto di più , anche in percorsi clinici odontoiatrici, per esempio nel ringiovanimento delle labbra che rappresentano sempre un campanello d’allarme da non trascurare”) e concludere con bellezza fra sogni e diritti, coinvolgendo il prof. Lenzerini, docente di diritto internazionale nell’Università di Siena. Senza perdere il pensiero di alcune pugnaci calciatrici dell’Acf Arezzo, oggi leader nel loro girone di serie C (“per chiarire cos’è la bellezza, la ricerca del sé, del miglioramento. Diritto alla Bellezza è il sogno che lasciamo ai nostri giovani”).

Ci ha parlato anche di Covid, professore. L’obesità lo faciliterebbe? Qual è il suo pensiero su quanto ci sta succedendo?
“Il grasso viscerale in eccesso favorisce il coronavirus. Lo hanno dimostrato alcuni studi e lo hanno scritto i ricercatori de La Sapienza e del Bufalini di Cesena a proposito di reazioni immunizzanti riguardanti le citochine. Per il resto, la mia considerazione è che sto vivendo per la prima volta uno stato di guerra e che per me bisognerebbe chiudere tutto tre settimane facendo contemporaneamente screening di massa, con sorridenti e disarmati militari nelle strade e limitazioni della libertà che discendono da una scelta necessaria. Sono convinto che questo sia anche il volere della maggioranza silenziosa del Paese, ma non affiora perché le nostre cronache descrivono solo gli eccessi”.

Davvero, professore, viviamo un periodo storico così estremo?
“Questa è la tredicesima pandemia che il mondo affronta in tremila anni: le precedenti hanno causato un miliardo di morti e ogni volta il mondo è cambiato, come ha pubblicato il Corriere della Sera. Dopo il doveroso pensiero a chi sopporta una perdita, la penso come Einstein quando affermava che “non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi”. Oggi la nostra società globalista è liquida, orizzontale, non più verticale perché sono pochi gli uomini liberi e colti, e quelli hanno una grande responsabilità.  In pochi gestiscono economia e potere, gli altri seguono la massa dietro le pubblicità e i social, con le stesse emozioni, le stesse abitudini e gli stessi acquisti. Mi piace l’analisi del Santo Padre nella sua “Fratelli Tutti” quando dice che oggi serve realizzare una fratellanza universale, che occorre ben decifrare. Questa crisi ci ha messo in condizione di riapprezzare il profumo dei fiori, lo stare in famiglia, il rallentamento del tempo, il fare il pane in casa. Su questi valori bisogna rifondare il futuro. Il piccolo virus ci ha detto che non è l’avere due soldi che ci fa crescere:, il virus è democratico ma spietato, però molte colpe le abbiamo anche noi. Occorre guardare avanti, perché in ogni pandemia il virus non è mai stato più forte dell’essere umano, ma dopo il mondo è sempre stato diverso. Sono la rivalutazione della bellezza, il senso di noi stessi, i valori da dare ai nostri giovani e con cui ricominciare”.

Lei è tanto ineluttabile quanto ottimista. Come personaggio che fa divulgazione spinge molto a pensare sulle cose che dice…
“Mi ritengo un visionario e anche una persona che predilige piantare un seme nella coscienza di chi ascolta, è lo stesso seme che cerco di piantare contemporaneamente nella mia coscienza. Se chi lo fa, ha la propensione a essere curioso, come io sono, presto o tardi maturerà il concetto che la salute si mantiene attraverso il senso della bellezza e con la capacità di imparare a prevenire le malattie. Purtroppo oggi ci si confronta con le certezze del Dottor Google, dell’informazione pronta all’uso, di soli rimedi alla sintomatologia anziché alla malattia. E’ un fast food mediatico e commerciale, molto diverso dalla cultura di un libro che va individuato, acquistato e studiato. Nella vita – parafrasando Oscar Wilde – si può essere o protagonisti o complici. Non si può essere spettatori, perché il brutto è essere complici con l’inazione. Essere protagonisti ha un costo, ma è il più bell’esempio che si può lasciare ai giovani. E qui finiamola, seguitemi dal 12 al 15 in tv sul Festival della Salute. Vi aspetto assieme a tanti ospiti”.

Il Festival della Salute sarà trasmesso da:
– Canale 3 su frequenze canali digitali 12 e 95 della Toscana e in streaming su https://canale3.tv/category/diretta-streaming/ o https://www.youtube.com/channel/UCWdgz-7bIYSYXHEAqC7ME5w

– Lepida Tv su frequenze canale 118 dell’Emilia Romagna e in streaming su https://www.tvdream.net/web-tv/lepida-tv/ o https://www.youtube.com/channel/UC9q4ktgObvz5nzyyZx9YrLA

– E sui social del Festival: https://festivaldellasalute.it/ e https://it-it.facebook.com/FestivaldellaSalute/

PROGRAMMA ED EVENTI


Fonti
Comunicato Ufficio stampa Festivaldellasalute.it 11/11/2020

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