I lavori in Piazza della Repubblica e le problematiche per viabilità e commercio
Pubblichiamo una rassegna stampa di articoli pubblicati, all’inizio di questa settimana, sul Corriere di Siena a firma di Mariella Baccheschi
Respinte al mittente da sindaco e giunta le proposte dei commercianti sulla viabilità nel centro di Abbadia San Salvatore
Sono ancora in pieno svolgimento a Abbadia San Salvatore i lavori di realizzazione del bypass idraulico del laghetto Muraglione. Lavori, per la cui esecuzione è stato necessario rivoluzionare la viabilità del centro cittadino, per consentire quell’attraversamento dell’abitato che normalmente avviene da via Gorizia (strada provinciale), oggi interessata nel suo tratto finale da un grande
cantiere. L’opera è di forte impatto e il disagio è notevole per tutti i cittadini. Ma a soffrirne maggiormente sono le attività commerciali e terziarie che si trovano in questa parte del paese, pesantemente danneggiate “da una viabilità stravolta e dalla drastica riduzione delle aree disponibili per il parcheggio”. Il passeggio davanti ai negozi è ridotto ai minimi termini, le auto sfrecciano e non hanno alcuna possibilità di sostare. In risposta alla amministrazione comunale, che invitava a avanzare proposte e a collaborare, il CCN “La Badia”, la delegazione Confcommercio e la delegazione Confesercenti locali, il 14 aprile u.s. hanno fatto pervenire un pacchetto di soluzioni, elaborato in base alle esigenze e alla esperienza di molti commercianti. A fine aprile è giunta loro la risposta del sindaco, che in estrema sintesi, dopo aver valutato attentamente le osservazioni, respingeva quasi tutti i
suggerimenti, volti a rimuovere i maggiori disagi. Il primo punto riguardava la massima attenzione ai “tempi di realizzazione delle opere”. E venivano chiesti turni di lavoro continuativi, festivi e anche notturni, trattandosi di esigenze connesse a una più rapida esecuzione dei lavori. “Per le caratteristiche tecniche dei lavori da eseguire e per le peculiarità del cantiere, questo non si presta a una gestione sulle 24 ore”, è stata la risposta. Anzi, “la sera di mercoledì 22 aprile, alle 21,30, erano ancora in corso lavorazioni nel cantiere e ci sono state diverse lamentele da parte dei cittadini, residenti in via Gorizia”. Per ovviare al grave disagio sia economico, sia di approvvigionamento, commercianti e artigiani sollecitavano inoltre “un indennizzo economico, anche sotto forma di sgravi fiscali”, da valutare in base ai vari gradi di disagio arrecato alle varie attività. Il comune, però, anche in questo caso ha risposto “picche”. Il disagio è generalizzato, spiega il sindaco , e “questo non può comportare il riconoscimento di indennizzi economici generalizzati, sgravi fiscali a alcune categorie o altre forme di sussidio”. L’area di via Matteotti e di piazza della Repubblica “resta fruibile anche se con diversa modalità” e per
sopperire alla perdita dei posteggi dovuta alla apertura del cantiere – recita la risposta – è stata temporaneamente riutilizzata piazza F.lli Cervi (36 posti sosta, che in parte sostituiscono i 66 momentaneamente soppressi). Altra richiesta delle associazioni ha riguardato “la utilizzazione a parcheggio dell’area retrostante la ex-scuola elementare, attualmente non utilizzata”. Una proposta già avanzata informalmente da parte del CCN, disponibile a investire anche delle risorse economiche, ma che non ha trovato, nemmeno in questo caso, riscontro positivo da parte della amministrazione. In detta area, infatti, in mancanza di appropriate indagini e di una seria verifica degli aspetti strutturali e geologici, “non sono ammessi interventi, cambi di destinazione, etc”. I commercianti hanno infine giocato la carta della riapertura con sosta di via XXIV Maggio, adiacente al palazzo comunale. Ancora una volta un fermo “niet”. “Comporterebbe la creazione di un incrocio su viale Roma non conforme a tutti i mezzi e conseguente spezzamento della zona pedonale”, mentre ne resta consentito l’uso per la sosta degli amministratori e delle autorità.
Le richieste dei commercianti accolte dal comune
“Non ci sono motivi ostativi alla modifica della ordinanza 60/14 relativamente all’inserimento di una fascia oraria aggiuntiva per il transito dei mezzi superiori a 35 quintali per il carico e scarico
merci, mantenendo i percorsi indicati, dalle ore 14 alle ore 16, essendo questa una fascia oraria interessata da scarso traffico veicolare”, risponde il comune badengo alla richiesta specifica dei commercianti. E prolunga la sosta di tali mezzi fino alle ore 17 in via Mentana e fino alle ore 20 in via Cavour. Venivano inoltre sollecitati permessi della durata di almeno tre mesi, ma questo sta già avvenendo. Quanto al problema delle insegne oscurate da parte delle attività che si affacciano sulla provinciale, il sindaco ha assicurato che al momento “tutti gli esercizi posti sulla strada provinciale hanno ormai provveduto a regolarizzarsi”. E, infine, alla istanza di “prevedere con apposita delibera le richiesta temporanea di esenzione dalla applicazione degli studi di settore per tutte le attività interessate dal disagio” (è sufficiente un’autocertificazione) , il sindaco risponde che “su richiesta degli interessati, il comune può rilasciare una dichiarazione circa l’esecuzione di lavori pubblici che per la loro portata e ubicazione hanno provocato per un determinato periodo importanti modifiche alla circolazione e che hanno condizionato l’accesso a alcune zone del centro urbano”.]]>