Piancastagnaio. "Piancastagnaio verso il Palio": In Borgo novità per la vittoria

La Contrada della “Pinetina”, pronta alla vittoria Abbiamo incontrato la Dirigenza della Contrada del Borgo a pochi giorni dalla presentazione ufficiale del fantino, prevista per venerdì 12 giugno. Un colloquio a “tutto tondo” con il Priore Bruno Cornacchia, il Capitano Mirco Calvani ed il Difensore Antonio Angelini. Una Dirigenza caratterizzata da alcune novità importanti ed allo stesso tempo significative: i dirigenti suddetti ricoprono per la prima volta la carica affidata dalla Contrada dopo le elezioni del novembre 2014. Solamente Angelini però è al suo primo incarico in assoluto (pur essendo contradaiolo di lungo corso e punto di riferimento in contrada), mentre Cornacchia è stato Capitano plurivittorioso per nel primo decennio duemila (6 i palii vinti), con Vicecapitano per alcuni anni, proprio il Calvani. Dunque tre figure ben conosciute a Piancastagnaio che han deciso di impegnarsi nel riportare la contrada oro-blu ad essere “di nuovo considerata” nello scacchiere paliesco, e comunque contradaiolo, di Piancastagnaio. Un incontro “aperto”, dove ciascuno dei tre Dirigenti intervistati, parla di un momento importante per la propria Contrada, bisognosa di vittoria ma (soprattutto) di “ritrovare se stessa e riprendersi lo spazio spettante all’interno di organi direttivi esterni come il Magistrato delle Contrade.” La Contrada è consapevole del fatto che negli ultimi anni non tutto è stato fatto nella giusta direzione; errori di gestione, mancanza di comunicazione esterna ed interna, dirigenze valide ma non esperte nella gestione dei rapporti esterni della Contrada. Tanta voglia di riscatto a partire dal basso, ovvero dal contradaiolo non più diviso in correnti ma unito, in forza unica, in ogni attività della Contrada. Non è un caso il fatto che il Borgo abbia rinnovato profondamente la parte dello Statuto riguardante l’elezione dei propri Organi Dirigenziali; un rinnovamento che ha portato metodi nuovi del momento elettivo e, soprattutto, una definizione chiara di ruoli e responsabilità. Il popolo della “Pinetina” si prepara con convinzione al periodo più importante dell’anno che porterà, in Agosto, alla disputa del Palio. La presentazione del fantino del 12 giugno (non riportiamo per rispetto degli accordi il nome) sarà, sotto questo aspetto, l’inizio dell’attesa vittoria, che manca da quattro anni. Una vittoria attesa anche in relazione all’aver visto in questi anni vincere l’avversaria (Castello) e, soprattutto, per il livello ritenuto non consono alle aspettative della contrada, almeno territorialmente, più estesa di Piancastagnaio. Non solo Palio si diceva: l’attenzione è infatti rivolta al Consiglio Comunale per l’approvazione delle modifiche apportate al nuovo Regolamento ed alle prossime Feste di Luglio, in particolar modo, al “Procenello”, il tradizionale appuntamento di metà luglio che promette novità sostanziali, con il chiaro obiettivo di porsi all’attenzione ben al di fuori delle proprie mura attraverso una proposta “da gustare e vivere” (dedicheremo a tal proposito un servizio). Veniamo ora ad alcune domande e risposte con i tre intervistati.


Il Priore Bruno Cornacchia.

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  • Dopo circa un quinquennio e dopo dieci anni da Capitano, sei volte vittorioso, sei di nuovo Dirigente in Borgo ricoprendo per la prima volta la carica di Priore. Una scelta strategica visto che il Capitano attuale, Mirco Calvani, è stato tuo vice per alcuni anni?
    • La strategia è quella del cambiamento rispetto agli ultimi anni proprio nella figura del Priore. Un cambiamento sotto l’aspetto dell’anzianità contradaiola, ovvero dell’esperienza, viste anche le nostre novità interne come le nuove regole dello Statuto e le responsabilità che il nuovo Regolamento del Palio affida alle Dirigenze. La Contrada ha visto in me la persona giusta e ne sono onorato, anche perché ricevo un’eredità importante da parte del mio predecessore Stefano Lisanti, che ha ben lavorato, soprattutto all’interno della Contrada. Era necessario però riprenderci i nostri spazi, soprattutto all’esterno dei nostri confini, dove, probabilmente, non siamo stati negli ultimi anni all’altezza nell’affrontare problematiche legate alla Corsa ed all’interpretazione dei regolamenti che han causato qualche difficoltà nel rapportarci con le altre Contrade, il Magistrato delle Contrade e le Istituzioni. Tutto questo, assieme anche a Pali dove non ci siamo presentati in maniera adeguata, ha creato anche disturbi all’interno della contrada con la nascita “correnti interne contrapposte”. Proprio Lisanti ha insistito verso la mia persona, dandomi, assieme alla Contrada, un’attestazione di fiducia che mi ha fatto decidere di accettare, pur avendo dichiarato negli anni passati, di non voler prendere più incarichi dirigenziali. Accanto a me, per mia fortuna, ho il Vice Priore Simone Visconti, persona apprezzata da tutti noi, ed anche oltre i confini di Contrada, per l’attaccamento da sempre dimostrato.
  • Un compito dunque che non rompe con il passato …
    • Assolutamente no. Il lavoro negli anni passati svolto in Contrada è comunque sotto gli occhi di tutti. Abbiamo investito moltissimo nella nostra Sede ed in tutto ciò che ci rappresenta, dai nuovi costumi, ai nuovi fazzolettoni, alle Feste estive e nel Crastatone. Proprio pochi giorni fa, abbiamo presentato ai contradaioli ed alla popolazione, il restauro dei nuovi spazi esterni che sono piaciuti alla stragrande maggioranza. Un progetto valutato un paio d’anni fa ed un valore aggiunto per la nostra Contrada e per tutto Piancastagnaio, visto che la nostra Sede si trova in una delle zone più frequentate del centro storico e, quindi, rappresenta un biglietto da visita della collettività. Abbiamo già avuto degli incontri con l’Amministrazione Comunale, dove abbiamo mostrata la nostra volontà nel restaurare gli spazi della piccola arena per giochi-spettacoli che abbiamo la fortuna di avere a disposizione. Sarebbe un fiore all’occhiello per tutti e motivo di rinascita per un’area sfruttabile per moltissime iniziative. Siamo fiduciosi ed attenti.
  • Non potrai negare Bruno, che vista la tua esperienza e dimostrata capacità come Capitano, sarai molto vicino al tuo anche nelle strategie paliesche …
    • Sono stato disponibile anche negli anni passati, ma sarà comunque il Capitano a decidere. Mirco è persona capace, conosce il Palio e conosce me; se mi chiederà consiglio, per quel che potrò fare, sarò felice di darlo. Il Capitano è lui, ed io, ne riconosco il ruolo anche attraverso la stima nei suoi confronti. Il messaggio che voglio ancora una volta dare è quello che non è la persona che vince il Palio ma è la Contrada; questo è un concetto che nella sua apparente verità e semplicità, talvolta viene cancellato dalle vittorie e dalle sconfitte. E si è perso, in parte, anche in Borgo, indebolendoci dentro e fuori.
  • Veniamo al nuovo Regolamento, che entro pochi giorni sarà approvato dal Consiglio Comunale. Venite da un anno difficile che vi ha visto sanzionati come Contrada (2.000 euro di multa) oltre alla squalifica del Migheli per la trattenuta delle redini al cavallo della rivale Castello. Sanzioni probabilmente eccessive, ma che hanno dato motivo di riflessione fino alla nuova stesura od aggiornamento di alcuni articoli del Regolamento. Quali le tue valutazioni a riguardo?
    • L’obiettivo primario che ci siamo posti, è stato quello di riconquistare lo spazio perduto all’interno dell’assemblea del Magistrato delle Contrade. Volevamo essere tra i protagonisti nella rivisitazione delle nuove regole, riprendendo credibilità e rispetto attraverso un atteggiamento costruttivo. Il cambio di Difensore era, sotto questo aspetto, dovuto. Massimo Santelli, il precedente, ha per anni rappresentato egregiamente la mia Contrada, ma era necessario, anche in base al nostro Statuto, il cambiamento. Antonio Angelini, il nuovo Difensore, lavora costantemente in questa direzione, necessaria per tutti noi. Sono molto fiducioso a riguardo perché Angelini è persona matura, contradaiola e conoscitore attento del Palio con buoni rapporti con le altre Contrade; gli effetti del suo lavoro sono già ben visibili. Ho partecipato ad alcune riunioni con le altre Contrade relativamente al Regolamento. L’obiettivo di Borgo, credo anche delle altre Contrade, è stato quello di avere la certezza della regola, delle sanzioni in caso di irregolarità ed anche della responsabilità dei Dirigenti. Credo che, anche grazie al nostro apporto ed atteggiamento, tutti si sia fatto un buon lavoro, raggiungendo un positivo equilibrio tra le quattro Contrade ed il Magistrato stesso.

Il Capitano Mirco Calvani.

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  • Alcuni anni da Vice Capitano, proprio affianco a Bruno Cornacchia; oggi Capitano della tua Contrada in un vostro momento storico importante. Una nuova Dirigenza, un nuovo Statuto ed nuovo Regolamento del Palio.
    • Si, un anno molto importante. Le novità sono tutte nella direzione del rinnovamento ma anche del rispetto per chi mi ha preceduto, che sempre ha cercato il meglio per la Contrada. La mancanza di vittorie negli ultimi quattro anni, considerati troppi dai nostri contradaioli anche in virtù di prestazioni non sempre all’altezza, necessitava di nuove scelte. Assieme al Priore Cornacchia ed il Difensore Angelini, si vuole portare avanti un progetto condiviso, dove la vittoria, pur attesa, non sarà, qualora venisse, il solo elemento di successo. Le modifiche apportate al nostro Statuto, in particolare quelle relative agli organi elettivi, hanno portato all’accettazione della mia candidatura da parte dell’assemblea elettiva. Questo per me è motivo di orgoglio ma, soprattutto, di responsabilità nel portare la mia Contrada ad essere protagonista e, speriamo vincente, già al Palio di quest’anno. Sono convinto, in tal senso, che tutto Borgo sarà unito ed a supporto nella volontà dichiarata di vittoria. Relativamente alle modifiche introdotte al regolamento del Palio, sono soddisfatto del lavoro svolto dalle Dirigenze delle quattro Contrade e dello stesso Magistrato delle Contrade. Il supporto e l’esperienza del mio attuale Priore, di cui sono stato vice capitano in momenti ben più felici per i nostri colori, è stato preziosissimo. In tal senso però vorrei esprimere la soddisfazione per l’impegno ed il lavoro del nostro Difensore, Antonio Angelini, che, pur stando fuori da Piancastagnaio per motivi professionali, non si è risparmiato nel rappresentare ad ogni riunione e nel giusto modo la mia Contrada, riportandola protagonista nella modifica e rilettura del Regolamento.
  • A tal proposito, negli anni passati si è molto discusso della “mossa”, delle azioni scorrette verso le altre Contrade e le “prove”. Quali le decisioni in tal senso?
    • Non è prevista la rincorsa: questa la decisione chiara e non interpretabile. Il mossiere potrà dare la mossa solamente quando i cavalli saranno all’interno tra il canapo ed il contro canapo. Lo stesso mossiere deciderà relativamente ai “cambi di mossa”, giudicando, attraverso una relazione, la volontarietà, l’accidentalità o la necessità del cambio di posizione. In poche parole, se un fantino di proposito deciderà di cambiare posto al canape, sarà un’evidente irregolarità. Sarà comunque il mossiere ad indicare  l’accaduto. Per quel che riguarda le scorrettezze, s’è cercato di tutelare innanzi tutto l’incolumità e la libertà di corsa del cavallo, vero vincitore della Corsa, visto che può vincere anche scosso. Nessuno potrà toccare in alcun modo il cavallo di un’altra Contrada in ogni sua parte. Episodi come quelli accaduti negli ultimi anni (trattenuta delle redini da parte del fantino avversario), di cui siamo stati anche noi malauguratamente protagonisti, non saranno tollerate dal nuovo regolamento attraverso chiare sanzioni. Relativamente all’utilizzo del nerbo, ne sarà possibile l’uso tra fantini ed eventualmente come sollecito al proprio cavallo. Altro aspetto preso in considerazione le prove, dove è stata mantenuta la tradizionale impostazione del Regolamento (le prove saranno sempre possibili dal 21 luglio al 11 agosto) con aggiunta di elementi per la calendarizzazione delle stesse (dovranno essere protocollati i giorni e gli orari della prove). E’ stato introdotto un vincolo restrittivo: qualunque fantino verrà trovato a provare un qualsiasi cavallo fuori dagli orari protocollati, egli non potrà correre il Palio nell’anno solare.
  • Tra pochi giorni, presenterai il fantino. La decisione è presa?
    • Il 12 di giugno, il nostro fantino sarà alla “Pinetina”, e, quella sera, sarà ufficialmente noto a tutti. E’ per lui la prima volta in Borgo, anche se persona conosciuta e stimata a Piancastagnaio e non solo. Quel che ci ha portati a lui, oltre alla fiducia personale e la stima professionale, è stato il connubio “cavallo-fantino”. La nostra scelta ci permette di aggiungere un obiettivo primario per il Palio Pianese: quello in cui il fantino sia il proprietario od alleni personalmente il soggetto con cui correrà. Una corsa solo apparentemente facile, ma ricca di insidie, dove è fondamentale la conoscenza e la preparazione dell’animale,  la sua capacità di stare al canape con la giusta malizia e senza timore, i tempi di reazione e la distanza. Non possiamo e , soprattutto non vogliamo, sbagliare in tal senso: dobbiamo tornare protagonisti assoluti del Palio.
  • Accanto a te, persone giovani ma anche esperte.
    • Sono in ottima compagnia. Ho voluto accanto a me, come Vicecapitano, Luca Guidotti, che ha già fatta questa esperienza con Enrico Magini. Assieme a Luca, Valerio Giglioni, giovane Contradaiolo, che sarà il responsabile della stalla. Un compito molto delicato che ho voluto affidare ad un contradaiolo che mi ha mostrato una forte volontà nel contribuire a raggiungere l’obiettivo sperato. Siamo una grande Contrada: vogliamo essere anche una Contrada vincente.

 Il Difensore Antonio Angelini.

  • Antonio Angelini, finalmente un incarico ufficiale: Difensore di Contrada. Cosa ti ha portato a fare una scelta così importante?
    • Non c’è un motivo specifico, ma molti; anche se tutto parte dall’amore per la Contrada e da quella passione che renderebbe ogni scelta inutile. C’è stata da parte mia una presa di coscienza condivisa con la Contrada. Non ho mai voluto incarichi in passato, ma la mia storia in Borgo tutti la conoscono. La presa di coscienza di cui parlo, riguarda il fatto che ho sentito le giuste motivazioni per dare il mio contributo sotto la veste ufficiale di Dirigente, in questo caso come Difensore all’interno del Magistrato delle Contrade. Una scelta voluta e ben accolta dalla mia Contrada, che ha sostenuto la mia candidatura seguendo le regole del nostro rinnovato Statuto. L’incarico di Difensore è un incarico in cui mi ci ritrovo pienamente, un vestito che mi sento a misura e che rispecchia il mio essere oggi, quello di un quarantatreenne, maturato in esperienza personale e contradaiola. Nei miei pensieri, ed in quelli di chi ha appoggiato la mia candidatura, la convinzione della necessità di un profondo cambiamento di uomini ai vertici della Dirigenza e, nel mio caso, all’interno del Magistrato delle Contrade con la volontà di far fronte al mio impegno in maniera diversa rispetto ai miei, comunque validi, predecessori. Mi son sentito “pronto ed orgoglioso” di rappresentare la mia Contrada, in questo momento storico che richiede esperienza ed apertura verso quelle giuste e ponderate novità e miglioramenti che la nostra Festa dovrà avere. Io mi sento a servizio della Contrada, da qui l’orgoglio di appartenenza e di rappresentanza.
  • Avrai valutata la posizione di Borgo negli ultimi anni all’interno del Magistrato delle Contrade. Anni difficili, in particolar modo l’ultimo, dove la tua Contrada ed il fantino Migheli hanno subito sanzioni pecuniarie e disciplinari.
    • Purtroppo gli ultimi anni, non sono stati felici; la nostra posizione all’interno del Magistrato è stata sicuramente la peggiore, non voluta, ma questo è un dato di fatto. L’obiettivo minimo che mi son posto in questi mesi, è stato quello di riportare la mia Contrada a riprendersi il suo posto, il proprio 25% sul tavolo delle trattative e dunque delle decisioni, attraverso un diverso atteggiamento che, pur deciso, trova nella condivisione e nella sana collaborazione con gli altri colleghi del Magistrato, la chiave di lettura vincente. Un Magistrato che si è messo al lavoro valutando positivamente le nostre volontà, ed oggi, dopo le modifiche ed introduzioni di nuovi articoli nel Regolamento e le dimissioni del Rettore Giuseppe Sani, si trova in una situazione di attesa per l’approvazione ufficiale del nuovo Regolamento, che vedo più maturo nella forma e nella sostanza ed anche più moderno, ovvero, al passo coi tempi e delle nuove problematiche paliesche.
  • Quale la caratteristica e la novità principale del nuovo Regolamento dal tuo punto di vista?
    • E’ sicuramente un regolamento che lascia poco spazio alle interpretazioni soggettive, dandone ampio alle valutazioni oggettive. L’introduzione di una “giuria”, formata dal Sindaco, dal Rettore e da un Assessore/Consigliere al Palio, introducono un nuovo concetto di responsabilità. Sarà appunto questa commissione che giudicherà e valuterà il rispetto delle regole e dello Statuto del Magistrato, applicando, in base ad esse, i provvedimenti disciplinari e pecuniari previsti. Una novità importantissima che pone il Difensore in una dimensione più consona, con un ruolo che, dal mio punto di vista, sarà sempre più importante per la propria Contrada e per la tutela della Festa. Il Difensore diviene una figura dalle caratteristiche “istituzionali”; una figura che avrà il compito di rappresentare al meglio la propria Contrada all’interno del Magistrato ma che contestualmente dovrà essere garante delle regole e delle decisioni per conto del Magistrato verso di essa. Queste sono le mie sensazioni sulle novità apportate al Regolamento; vedo dunque un Difensore molto più attivo verso i propri rappresentati, a cui dovrà spiegare le modifiche statutarie recenti e quelle che verranno, con un atteggiamento che ha tra i primi obiettivi, quello di tenere alta la qualità dell’informazione e della Festa. Un “tutore”, un “educatore” dei propri contradaioli sul lavoro del Magistrato. Altro importante elemento che si è voluto includere, condiviso da tutte le Contrade, è stato quello relativo alla responsabilità oggettiva e soggettiva delle stesse o dei contradaioli. Purtroppo ci sono stati per tutti, fatti di cronaca più o meno eclatanti e che, ovviamente, speriamo non avvengano più. Era però necessario dividere la responsabilità di una Contrada da quelle del singolo contradaiolo. Può essere il caso di comportamenti scorretti – tumulti – collettivi dove è chiara la responsabilità della Contrada od il caso di azioni singole (ad esempio danneggiamenti o singoli diverbi) dove la responsabilità sarà della persona. Ovviamente nulla a che vedere con la legge ordinaria, tutt’altra cosa. Ogni modo, considero, ad oggi, positivamente questa esperienza, condivisa anche con le dirigenze delle altre Contrade che talvolta si sono ritrovate con i Difensori dando un apporto importantissimo per una migliore stesura delle nuove regole.
  • Per concludere: oltre al Palio, siamo alla vigilia di appuntamenti estivi importanti. Ci sono novità?
    • La Contrada di Borgo è nella fase del cambiamento. Dopo le figure ed i ruoli Dirigenziali, siamo ormai pronti a mostrare ai nostri Contradaioli e simpatizzanti, importanti novità anche relativamente alle nostre Feste e manifestazioni. L’obiettivo è l’aggregazione e l’unione della Contrada. Vogliamo creare aspettative importanti per poi impegnarsi al massimo per ripagarle. Un esempio sarà l’appuntamento col tradizionale “Procenello”, la nostra Festa di Luglio, che annuncio già con importanti novità. Quasi un “Procenello 2.0”, una festa completamente rivisitata, con un sistema organizzativo e partecipativo completamente rinnovato, che offrirà al visitatore situazioni mai viste a Piancastagnaio e di cui siamo convinti dell’apprezzamento. Una proposta nuova, che esce dalla mentalità della festa/sagra, moderna, di qualità, legata al territorio ma con lo sguardo anche verso nuovi confini, in un anno, quello dell’EXPO, che invita il mondo e l’Italia a nuove rispettose proposte alimentari, ambientali e culturali. Un format di “street food” di qualità, con la presenza di attività importanti a livello nazionale e non solo, la partecipazione di aziende locali che offrono riconosciuti servizi e prodotti di qualità, in una Piazza Belvedere “in movimento” e completamente riprogettata, con allestimento di cucine e spazi nuovi per il visitatore. Saranno “qualità del cibo” ed “ambiente” i messaggi del nuovo Procenello, che vedrà la presenza e l’operosità di personaggi di spicco del panorama culinario italiano, e quindi internazionale, che preparerà un pranzo di qualità all’interno della Contrada. Bandito completamente l’utilizzo della plastica attraverso l’uso di materiali biodegradabile al 100%. Ma di tutto questo e molto altro, parleremo nelle prossime settimane con Amiatanews, che vorremmo presente alle nostre iniziaive, quando ci ritroveremo per scendere nei dettagli organizzativi.
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