Agricoltura, Cenni (PD): “Un testo di legge per tutelare i castagni”

Amiatanews: Firenze 07/05/2021
Adottato ieri all’unanimità il testo base di una nuova proposta di legge volta a favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti.

È stato adottato ieri all’unanimità il testo base di una nuova proposta di legge volta a favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti. Si tratta di un testo, di cui l’onorevole Susanna Cenni è relatrice, che riunifica più proposte di legge – tra cui quella del PD a prima firma Incerti, che Cenni aveva cofirmato – e che inizia così, formalmente, in Commissione Agricoltura il proprio iter. Si svolgeranno adesso audizioni dei soggetti interessati al provvedimento e di seguito la fase emendativa.
La norma nasce dall’esigenza di sviluppare e valorizzare la castanicoltura sostenibile, il recupero della coltivazione dei castagneti, la prevenzione dell’abbandono colturale e la promozione della filiera produttiva. D’altronde l’Italia, ma la Toscana in modo particolare, è terra di boschi e foreste. Nella nostra regione oltre un milione di ettari, circa il 50% del territorio, è boschivo e il ruolo delle foreste non si esaurisce nella caratterizzazione del paesaggio, ma è anche fondamentale nella difesa idrogeologica del suolo e per le funzioni sociali e di valorizzazione economica. Favorire lo sviluppo delle zone montane e la valorizzazione della coltivazione sostenibile dei castagneti è, dunque, necessario per l’equilibrio ambientale e per la tenuta anche sociale ed economica di questo territorio.

«Questa norma – spiega l’onorevole Cenni, deputata e responsabile per l’agricoltura nella Segreteria nazionale del PD – mira a promuovere e favorire interventi di recupero delle attività di coltivazione, di prevenzione dell’abbandono colturale e salvaguardia dei castagneti da frutto e da legno, soprattutto abbandonati, nei territori collinari e montani anche di particolare pregio paesaggistico, storico e ambientale e a rischio di dissesto idrogeologico». 

Si stabilisce di istituire un tavolo di filiera – con la partecipazione permanente di categorie professionali, enti locali, associazioni e studiosi – con il compito di monitoraggio e analisi continuativa del settore dei castagni e, parallelamente, si adotta un Piano nazionale e si istituisce un Fondo per sostenere la promozione della filiera di settore.

 
«Tra gli obiettivi della proposta di legge – aggiunge la deputata PD – c’è, infatti, un attento lavoro di promozione della filiera castanicola e del suo sviluppo in un’ottica di sostenibilità, equilibrio e naturalità della produzione. Al contempo, si mira a individuare le tecniche colturali che favoriscano la resistenza e la resilienza del castagno nei confronti dei cambiamenti climatici e delle patologie. Il castagno, d’altronde, è non solo un elemento identitario dei boschi toscani, ma anche una coltura di pregio che può trovare il suo spazio di qualità ed eccellenza anche nel panorama agricolo europeo: rappresenta una coltura e una tradizione che non possiamo permetterci di perdere o dimenticare».

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