Una piazza in nome di Tigrino Sabatini Roma celebra il partigiano di Abbadia San Salvatore, caduto per liberare la capitale dalle truppe nazifasciste A Roma una piazza intitolata al “badengo” Tigrino Sabatini. In occasione del 71° anniversario della liberazione della capitale sabato 6 giugno 2015, alle ore 17.00, il Centro Maria Baccante, Archivio Storico Viscosa e il Museo Storico della Liberazione di Roma, intitoleranno una piazza in via Tasso (dove avvenne la cattura ad opera dalle truppe nazifasciste) alla figura di Tigrino Sabatini. Originario di Abbadia San Salvatore, quando i tedeschi occuparono la città di Roma, Sabatini fu tra i fondatori del gruppo “Scintilla”, che avrebbe presto dato vita al movimento partigiano di “Bandiera Rossa”. Entrò, non a caso, con il nome di battaglia “IL BADENGO” ed ebbe l’incarico di capo settore della Seconda zona, che comprendeva il popolare quartiere di Torpignattara. Venne catturato durante un attacco ad un convoglio di camion tedeschi in località Pantano Borghese, attacco scaturito a seguito di una soffiata sul trasporto di armi. In realtà i camion trasportavano truppe e i partigiani, trovatisi in evidente inferiorità numerica, vennero uccisi o fatti prigionieri. In via Tasso, Sabatini subì interrogatori e torture e venne condannato a morte e fucilato a Forte Bravetta. Tigrino Sabatini è stato riconosciuto partigiano combattente caduto con la qualifica partigiana di comandante e insignito con la medaglia d’argento al valor militare il 16 giugno 1979. Da sabato 6 giugno, il luogo della sua cattura porterà d’ora in avanti il suo nome. L’Amministrazione Comunale di Abbadia San Salvatore sarà presente con i propri rappresentanti istituzionali alla cerimonia che rappresenta un grande orgoglio per l’intera comunità.
Riprendiamo altre note autobiografiche di Tigrino Sabatini dalle pagine del sito ANPI