Abbadia S. Salvatore. Abbadia Futura: "Poggio alla Billa, non è mai troppo tardi…"

Amiatanews (Marco Conti): Abbadia S. Salvatore 09/04/2018 Dopo alcune dichiarazioni del Sindaco, la lista civica di opposizione, ne rivendica alcune paternità. Mercoledì 11 Aprile (Centro Giovani – 17.30), il Comune presenterà il progetto alla cittadinanza.

Ad Abbadia S. Salvatore, sale la discussione sul progetto di ampliamento della discarica rifiuti di “Poggio alla Billa”, presentato da SienAmbiente alle forze politiche del Consiglio Comunale lo scorso 19 Marzo e che verrà reso noto alla cittadinanza nell’assemblea pubblica convocata dal Sindaco Fabrizio Tondi, Mercoledì 11 Aprile p.v. (Centro Giovani – ore 17.30). L’ampliamento (è stata presentata la VIA in Regione il mese passato), porterà dagli attuali 350.000 mc l’attuale dimensione dell’invaso della discarica dagli attuali 350.00 mc a circa 750.000 mc (tre gradoni), su una superficie complessiva di circa 16 ettari, su terreni di proprietà della stessa SienaAmbiente, in parte prossimi al passaggio della Via Francigena e ad aziende agricole (frantoi) e industriali. In questi giorni, Abbadia Futura, lista civica di opposizione all’attuale Amministrazione Comunale (nei giorni passati anche sit-in di protesta alla discarica da parte di alcuni cittadini), non ha nascosto il suo dissenso al progetto, non solo per l’ampliamento ma per l’intero impianto industriale e per il metodo di gestione dei rifiuti, idea quest’ultima, del resto portata avanti da diverso tempo e oggetto anche di campagna elettorale. A tal proposito, il movimento torna di nuovo a esprimersi attraverso una nota pervenutaci questo pomeriggio alla nostra redazione dal capogruppo Rosario Castro, ribadendo la sua posizione critica rispetto al progetto di ampliamento e alla stessa gestione dei rifiuti, sia per gli aspetti ambientali che per le stesse ricadute economiche; nel comunicato si rivendicano alcune paternità di Abbadia Futura verso alcune dichiarazioni del Sindaco Fabrizio Tondi, rilasciate alla stampa e pubblicate nel fine settimana appena trascorso ( (http://www.amiatanews.it/abbadia-s-salvatore-impianto-discarica-poggio-alla-billa-il-comune-ne-discute-coi-cittadini/). “A giudicare dall’intervista rilasciata dal Sindaco Tondi sul tema della discarica di Poggio alla Billa, finalmente forse qualcosa si muove nel verso giusto. – si legge – Tutto ciò che sostiene nella sua intervista, non è farina del suo sacco ma è il contenuto di una mozione sui rifiuti zero bocciata dalla sua maggioranza in data 9 settembre 2015 e presentata dalla lista civica Abbadia Futura.” dove si chiedeva al Comune “l’impegno di farsi carico unitamente agli altri comuni dell’unione comunale e nell’ambito dell’assemblea degli altri comuni facenti parte di SienAmbiente di chiedere la revisione del sistema di raccolta dei rifiuti.” Antonio_Pacini_Rosario_Castro_02 “In questa mozione ci siamo sforzati di far capire che anche i rifiuti, possono diventare una risorsa ai fini della creazione di lavoro: basta applicare una strategia e una prassi che sono alternative alla discarica e all’inceneritore, cosa che fino ad oggi è stata disattesa – continua la nota di Abbadia Futura -. Noi sosteniamo l’utilità della raccolta dei rifiuti porta a porta, in quanto serve per eliminare i cassonetti ai fini di una maggiore raccolta differenziata, così privilegiare il riutilizzo e il riciclaggio rispetto al sistema che va verso la filiera della discarica e dell’incenerimento.” Una proposta, quella relativa ai “rifiuti zero” che Abbadia Futra ritiene non sia stata recepita dall’Amministrazione Comunale “nonostante gli esempi di comuni più virtuosi che con questo sistema pagano tariffe inferiori rispetto a quelle applicate nella nostra comunità.” “Abbiamo spiegato anche la differenza che c’è a livello di manodopera tra la raccolta a rifiuti zero e quella differenziata – insiste Abbadia Futura -: a ogni posto di lavoro nella filiera d’incenerimento ce ne sono 6 in quella del riciclo, risolvendo in parte il grave problema della disoccupazione nel nostro territorio.” Relativamente a come sarebbe possibile far fronte alle retribuzioni dei nuovi dipendenti, Abbadia Futura ritiene che tutti gli addetti verrebbero “retribuiti attraverso la compartecipazione delle tariffe e con i proventi derivati dalla vendita dei materiali raccolti con la differenziata”, chiedendo di “considerare e riflettere sul fatto che il Comune di Abbadia S. Salvatore” paga 1.460.000 euro per il servizio rifiuti, l’equivalente del costo dei propri dipendenti.” Altro punto nella nota di Abbadia Futura, l’assetto societario e quindi decisionale all’interno di SienAmbiente. “Il sistema di raccolta dei rifiuti lo decidono 5 comuni su 106 – si legge nella nota – quelli che hanno la sede degli impianti di incenerimento e produzione di combustibile derivato dai rifiuti urbani che, ovviamente, sono interessati a mantenere costanti i flussi di rifiuti e non a privilegiare la differenziata, altrimenti i loro impianti diventerebbero sovradimensionati, con il rischio di non avere la materia prima necessaria per la loro funzione. A proposito dei sistemi industriali, siamo del parere che siano trasformati da sistemi lineari aperti a quelli chiusi in cui, i sottoprodotti di una azienda, diventino energia per la fase produttiva successiva secondo i dettami della natura. C’è anche un problema di ordine societario: questi 5 comuni detengono la maggioranza delle quote societarie di controllo, mentre, il nostro, pur avendo la discarica, detiene una quota minima come gli altri comuni facenti parte della società e quindi ha scarsi poteri decisionali; in merito alla realizzazione della raccolta differenziata e, per superare questo scoglio, occorre che gli altri 100 comuni, facenti parte della società, condividano il sistema della raccolta differenziata, cosa non facile considerate le prese di posizioni che risultano nelle riunioni dell’assemblea della società.” Abbadia_San_Salvatore_Discarica_Poggio_La_Billa_01_01

Per completezza ricordiamo che l’area interessata è situata all’interno del territorio comunale di Abbadia S. Salvatore in un lembo di terra a confine con i Comuni di Piancastagnaio e Radicofani e che raccoglie i rifiuti di un comprensorio ben più ampio. Come suddetto, l’ampliamento porterebbe a una dimensione dell’invaso della discarica pari a circa 750.000 mc (tre gradoni), su una superficie complessiva di circa 16 ettari, su terreni di proprietà della stessa Siena Ambiente, in parte prossimi al passaggio della Via Francigena e ad aziende agricole e industriali; l‘ampliamento richiederà comunque l’esproprio di porzioni di territorio confinanti e una serie di interventi per il contenimento e la gestione dei flussi acquiferi per un totale di circa 8.250.000 Euro comprensivo anche delle spese di esproprio. All’interno della discarica (nata negli anni 80 a seguito di necessità di chiusura della vecchia discarica di Abbadia S. Salvatore), sono presenti moderni impianti di compostaggio e termovalorizzatori per la produzione di energia elettrica. Oltre a una riduzione per i cittadini di Abbadia delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti, gli accordi contemplati nel progetto prevedono anche il pagamento di 500.000 Euro l’anno al Comune.

]]>

Lascia un commento