Abbadia S. Salvatore. Al Centro Giovani il murales di Pollyanna racconta il valore della diversità e dell’integrazione

Amiatanews (Marco Conti): Abbadia S. Salvatore 17/01/2019
Proseguono gli incontri tra i ragazzi dell’associazione amiatina e gli studenti dell’Istituto Carducci di Siena. Un’opera realizzata assieme ad alcuni ragazzi dell’Avogadro, in una giornata ricca di iniziative e significati

Con il piacere del cuore dell’anima, Amiatanews ospita nuovamente il racconto di Letizia Nucciotti, tra le responsabili di Pollyanna Onlus, l’associazione amiatina nata nel 2014, con l’intento di costituire un punto di riferimento e di incontro per situazioni di solitudine, difficoltà ed handicap e che cerca di affrontare e risolvere il problema del “durante” e del “dopo” la presenza delle famiglie.
Dal mese di dicembre, sono iniziati una serie di incontri e visite tra i ragazzi della Pollyanna e gli studenti dell’Istituto Giosuè Carducci di Siena al quale si è aggiunto aggiunto l’apporto spontaneo e di grande valore di tre studenti dell’Istituto superiore Amedeo Avogadro di Abbadia.
Letizia Nucciotti, ci racconta l’ultimo di questa serie di incontri, avvenuto giovedì 17 Gennaio u.s. che ha coinvolto sei ragazzi della Pollyanna, tre dell’Avogadro e ventidue del Carducci accompagnati da tre insegnanti. Una giornata che, tra le tante attività, ha visto la realizzazione di un murales ispirato a “Tuttomondo” di Keith Haring che racconta della ricchezza nella diversità e di integrazione.

Di Letizia Nucciotti
Vorremmo davvero riuscire a condividere con più persone possibile l’entusiasmo e la speranza che ci sta regalando ogni tappa del progetto in corso tra L’associazione Pollyanna e l’Istituto superiore G.Carducci di Siena al quale si è aggiunto l’apporto spontaneo e di grande valore di tre studenti dell’Istituto superiore A. Avogadro di Abbadia S. Salvatore.
Giovedì scorso 17 gennaio, l’aula messa a disposizione della nostra Associazione dal Comune e dalla direzione didattica di Abbadia San Salvatore, si è trasformata in un laboratorio creativo fervente di attività, di colori, di gioventù e di emozioni positive. Per rendere poi più comodo e accogliente lo spazio destinato al lavoro, abbiamo potuto usufruire anche dell’ampia sala destinata al “centro giovani” che la Cooperativa il Prato (che l’ha in gestione) ci ha gentilmente concesso in uso per questa iniziativa.
Con queste comode soluzioni anche i nostri ragazzi in carrozzina hanno potuto muoversi con facilità e contribuire alla realizzazione di quest’opera variopinta e composita, le cui basi erano già state gettate dai frequentatori del laboratorio pomeridiano della Pollyanna col valido supporto degli studenti dell’Avogadro.
Dalle 10 di mattina e fino alle 16, i sei ragazzi della Pollyanna, i tre dell’Avogadro e i ventidue del Carducci, insieme a tre delle loro insegnanti, hanno lavorato fissando basi di carta già disegnate e perforate, ricavando lo stampo col carboncino e procedendo poi tutti insieme alla pittura. Nel frattempo, qualcuno degli studenti, con specifico incarico, si occupava di realizzare documentazione fotografica per arricchire la dettagliata relazione che dovrà seguire al progetto. Altre studentesse (indirizzo socio sanitario) si dedicavano, inoltre, ad impegnativi colloqui con alcuni genitori di ragazzi dell’associazione per raccogliere dati e impressioni su percorsi di vita legati all’handicap e capire in che misura e in che direzione fossero stati modificati da questo evento, quali soluzioni avessero costruito per i propri figli.
Il pranzo al sacco, che da solo parla di “gita di gruppo”, ha contribuito a sottolineare l’aspetto ludico di questo incontro senza togliere nulla alla serietà e alla voglia di finire con impegno e qualità il lavoro programmato. Così bibite, frutta, panini e pizzette, si sono casualmente alternate a pennelli e matite seguendo la logica primaria dell’appetito e dei tempi di lavoro di ognuno.
Alla partenza tutto era stato rimesso a posto, anche grazie alla collaborazione di alcuni dei genitori dell’associazione. Soprattutto, era palpabile una comune e giusta soddisfazione riassunta in quella stanchezza positiva che segue a una grande eccitazione e alla consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante, di averlo fatto insieme agli altri . Con le mani, con la testa e col cuore.
Il murales realizzato, è liberamente tratto e ispirato a “TUTTOMONDO” realizzato a Pisa da Keith Haring. Immagine che ci pare ben rappresenti, nel suo fantasioso mescolamento di strane forme umane e di colori, il nostro pensiero di ricchezza nella diversità e di integrazione.

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