Abbadia S. Salvatore. Anteprima nazionale dello spettacolo di danza "Cretti, o delle fragilità".

L’appuntamento è per Venerdì, 22 aprile alle ore 21.30, al Cinema Teatro Amiata Lo spettacolo rientra nella Quarta rassegna Roberto Fabbrini, Formula Nuova Arcadia da uno studio di Francesco Chiantese sui testi di Ingmar Bergman. Prodotto dal “Teatro dei Sintomi” di Firenze, con Elisa Bartoli, la scrittura scenica di Francesco Chiantese ed il coordinamento di Aurora Scofano. Debutto amiatino per il nuovo progetto teatrale di Francesco Chiantese (www.francescochiantese.it) e della sua nuova compagnia Teatro dei Sintomi. Una produzione che ha alle spalle una lunga preparazione, grazie all’ospitalità de i Macelli di Certaldo, del Teatro degli Arrischianti di Sarteano e della compagnia internazionale Chille de la balanza che hanno ospitato il lavoro di studio e di prove di questo spettacolo dialogando con Francesco Chiantese ed Elisa Bartoli, che è fisicamente in scenda durante tutto lo spettacolo. “Ci siamo messi in discussione con in mano i testi di Bergman, alcune sue interviste ed i soggetti di alcuni suoi film, che avevano come tema la fragilità umana ed il rapporto tra l’uomo ed il sacro. Ne è nato uno spettacolo di danza teatro o di teatro danza o decidete voi dopo averlo visto– scherza Francesco Chiantese – perché la divisione tra teatro e danza è comparsa relativamente pochi anni fa nella storia delle nostre arti ed anche subito scomparsa grazie ad artisti come Pina Baush o Jerzi Grotowski e nel teatro contemporaneo è abbastanza ridicolo fare questa suddivisione”. Nella scheda descrittiva dello spettacolo si può leggere la seguente dichiarazione di intenti: “E’ nel momento in cui si manifestano in tutta la loro fragilità che gli esseri umani si assomigliano ed è proprio nel momento in cui la frattura avviene, nel passaggio tra l’equilibrio e la perdita dell’equilibro, che l’essere umano può riconoscersi e riconoscere in se dio. Entrando ed uscendo dai testi di Bergman i due artigiani hanno dialogato alla ricerca del punto di rottura, hanno cercato di fotografarlo, di dilatarlo e di mostrarlo al pubblico perché vi si riconosca. I brandelli di testo sono presentati al pubblico con semplicità, quasi a mani nude, come in un a parte; al centro della scena resta il corpo, svelato e non mostrato, suggerito e non detto, che affronta frammento dopo frammento una drammaturgia esplosa che si ricompone piano davanti al pubblico, per poi dissolversi delicatamente in un momento di riconciliazione, di pace, di scoperta della serenità in un piccolo istante.” Assieme a “Requiem popolare”, precedente lavoro di Francesco Chiantese, Cretti, o delle fragilità costituisce la tappa di uno studio attorno al Teatro dei sintomi (In limine, appunti per un teatro dei sintomi. Francesco Chiantese ed. Lampidistampa 2012); un tentativo di arrivare ad una nuova idea di popolare che comunichi, con tutti coloro che si rendono disponibili al dialogo, su di un piano sottostante e più nascosto di quello occupato dal linguaggio, ad un piano appunto sintomatico dove il dialogo può avvenire “senza la superstizione della comprensione” in maniera diretta. Elisa_Cretti_02 Uno spettacolo “per tutti” quindi purché non sia abbiano “pregiudizi” e si sia disposti a lasciarsi andare e farsi avvicinare dalle emozioni che nascono in scena. “Abbiamo scelto Abbadia – aggiunge Francesco Chiantese – perché è la sede di una delle mie officine teatrali, dove faccio lezione settimanalmente, e perché il nostro è un tipo di lavoro che stupidamente spesso gli organizzatori teatrali non considerano adatto alle piccole città con una forma di razzismo tutto italiano che contrappone le principali città alla provincia; noi crediamo invece che proprio nella provincia, nelle realtà geograficamente più distanti dai capoluoghi, si viva quell’esperienza umana particolare che può far meglio apprezzare il nostro lavoro. Quindi, prima di dare il via nel prossimo autunno alla nostra tournèe italiana ed europea, vogliamo incontrare il pubblico che preferiamo.”. [caption id="attachment_18194" align="aligncenter" width="300"]Francesco_Chiantese Francesco_Chiantese[/caption] Per informazioni/interviste/prenotazioni addetti stampa (biglietto gratuito) www.teatrodeisintomi.it – posta@francescochiantese.it – mob.: 339.6338565  


Fonti. Ufficio Stampa Teatro dei Sintomi / Francesco Chiantese ]]>

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